Transformers One
di: Andy Reevieny… e questo sabato qualunque è un sabato… Cybertroniano!
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Originati e originali
Ebbene sì, dopo gli eccellenti prequel Bumblebee e Il risveglio, esce quella che possiamo considerare la vera origin story dei robot senzienti e mutaforma più famosi di sempre con una co-produzione pressochè ininterrotta dagli inizi degli anni ottanta da parte della americana Hasbro©™® e della nipponica Takara Tomy©™®. Transformers One, in anteprima il 21 e 22 settembre 2024 e programmato dal 26 settembre nelle sale italiane, ci racconta l’origine di Cybertron 3 miliardi di anni fa, concentrandosi da subito sulla storia di amicizia di 2 robot minatori: Orion Pax e D-16, relegati alla raccolta dell’indispensabile energon, principale fonte di sostentamento del celebre pianeta robotico. A loro si uniranno altri compagni come Elita e B-127.
In granare l’ingranaggio
Direte, ma quindi Transformers One che storia di origine è? Dove sono i personaggi iconici dei giocattoli e della serie animata? Tranquilliii! Son sempre io il pan… ehm volevo dire che i nostri principali robo-eroi operai “proletari”, dall’aspetto da subito inconfondibile, altri non sono che Optimus Prime (per la mia generazione sarà sempre Commander) e Megatron, con tutta una serie di comprimari tra cui l’immancabile Bumblebee/Maggiolino di cui al film prequel di Travis Knight, prima della nota acerrima rivalità, qui fianco a fianco alla scoperta di un destino che li porta a compiere gesta e scelte destinate ad entrare nella leggenda di Cybertron e non solo.
Optimus et abundantis abundantibus
Con Transformers One si tratta di un film di animazione realizzato in CGI diretto da Josh Cooley reduce dal successo di Toy Story 4 che vanta oltre a Michael Bay, per nostra fortuna non più in regia anche qui, ma in veste di produttore, anche un certo Steven Spielberg, forti della Industrial Light&Magic di Lucasiana memoria al comparto tecnico. Il risultato parla da sè.
Le quasi 2 ore di durata scorrono fluide come l’energon per restare in tema, con una idea di soggetto semplice, su una storia di amicizia dove ci si guardano le spalle a vicenda, una avventura, una evoluzione in un crescendo epico continuo, sviluppata a dovere per grandi e piccini, senza ovviamente lesinare fan service ma non può essere altrimenti in questi casi, offrendo uno spettacolo visivo splendido, a partire appunto dall’azione che coinvolge i robot, specie nelle scene di trasformazione, e qui non manca l’ironia anche su determinate scelte tecniche dei velivoli, che solo coi più recenti summenzionati live action prequel sono state ottimizzate per evitare l’effetto dei Simpson che guardano gli anime e/o leccano rospi psichedelici (sì, mi riferisco sempre ai primi episodi, che definirli film è veramente troppo, della saga diretti da Michele Baia). Il comparto visivo è dunque maestoso, coloratissimo e non è da meno il sonoro, con un meticoloso lavoro di redistribuzione delle voci tra i protagonisti nell’edizione italiana: si segnalano Massimiliano Manfredi stavolta su Prime al posto dell’iconico Alessandro Rossi, Domitilla D’Amico perfetta come Elita e, su tutti, Simone Mori che arrichisce di sfumature da par suo il personaggio di D-16.
Transformers One è un film per tutte le età dunque straconsigliato a chiunque, appassionati del brand in primis, ma anche neofiti che possono entusiasmarsi e seguire anche completamente a digiuno da qui le storie di Autorobot e Decepticons. Trasformatevi!