Saw Legacy – L’enigmista è tornato
di: scandonianoI sette anni di assenza dagli schermi non hanno arrugginito il mito di Jigsaw, che torna più spietato che mai in Saw legacy.
L’ottavo capitolo della saga, un po’ sequel, un po’ reboot, rinvigorisce il franchise grazie ad una trama piena di colpi di scena, ma soprattutto all’ulteriore mitizzazione della figura dell’enigmista, che con i suoi clichè riconoscibilissimi (a cominciare dal mitico Billy il pupazzo – sfido a trovare qualcosa di più inquietante nel cinema di genere degli ultimi 20 anni) si consacra demone inarrestabile, semidio la cui ideologia si propaga come un virus maligno eppure liberatorio, iI cui segreto sta nella capacità karmica che muove le azioni di un uomo che non ha futuro e, per questo, non ha alcun timore del presente e delle sue conseguenze.
Tuttavia la bontà di Saw legacy risiede quasi tutta nell’intuizione del duo di registi Michael e Peter Spierig (quelli di Daybreakers e soprattutto del sorprendente Predestination) e degli sceneggiatori Pete Goldfinger e Josh Stolberg di ritornare alla potente mistura di gore e thriller, come nel primissimo capitolo del 2004. Commistione che specie negli ultimi film della saga si era persa, facendo propendere verso la matrice orrorifica ed abbandonando il piano della suspense.
accettare i cookie con finalità di marketing.
L’effetto prolungato di mistero mette addirittura in secondo piano l’empatia dello spettatore verso le malcapitate vittime alla resa dei conti col proprio karma individuale, virando principalmente le proprie attenzioni sul gioco di rimandi tra i personaggi, in un continuo viavai di sospetti, cambi di ruolo, intuizioni più o meno perspicaci. Un’atmosfera thriller sostenuta e credibile, nonostante i personaggi protagonisti siano solo quattro, i due poliziotti e i due medici (tra cui spicca la promettente e sensuale Hannah Emily Anderson nel ruolo di Eleanor Bonneville, medico forense ambiguo e misterioso con una spiccata passione per le torture).
Proprio questo non limitarsi a rimodulare se stesso come nell’ennesimo livello di uno stesso videogame che cominciava a diventare monotono, la saga di Saw trova la strada giusta per continuare ancora ad appassionare e terrificare.
Cento di questi sequel, Jigsaw!