Cyborg 009 Vs DevilMan
di: Andrea CamprianiLà sull’Himalaya… i magnifici, imprevedibili… invincibili, inafferrabili… siamo i
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Acceleratori principi del brivido
Ormai 10 anni fa viene annunziata, tra le tante in terra nipponica, un’operazione tanto ambiziosa quanto nostalgia, un ennesimo crossover animato. Stavolta tra le opere ormai classiche di riferimento si riprendono per le ennesime volte quelle dei Sensei Go Nagai e l’indimenticabile Shotaro Ishinomori. Il tutto langue qui, fino a che a settembre 2024 Nexo Digital porta per tre giorni nelle sale Cyborg009 Vs DevilMan, che arriva in home video grazie a Yamato a fine gennaio 2025.
Nel film perchè tale è seppur suddiviso anche formalmente, da subito vediamo i nostri storici e stoici 9 agenti segreti cyborg coordinati dal naso del Dr. Gilmore dover affrontare per l’ennesima volta l’organizzazione Spettro Nero, stavolta oltre a loro temibili omologhi cibernetici pressochè divini, hanno a che fare con Akira Fudo, già Devilman, insieme al diabolico sodale Ryo Asuka. Lo scontro finale vede i nostri al titolo unirsi per fronteggiare la minaccia comune.
Tutti per demone, demone per tutti
La sinossi di Cyborg009 Vs DevilMan è presto scritta, si potrebbe anzi pensare di trovarci di fronte all’ennesimo mappazzone stile 70ies perchè di allora sono le originarie serie animate nipponiche (1972 Devilman; 1979 Cyborg 009) tanto per, sfruttando per l’ennesima volta l’effetto nostalgia canaglia come reiterato anche di recente. Non corriamo. Stavolta come diceva uno spot di un noto marchio alimentare, chi ha ideato e diretto l’operazione (Jun Kawagoe) fa le cose per bene.
Veramente. Compresa l’edizione italiana curata dall’impeccabile Giorgio Bassanelli Bisbal che vede distribuiti anzitutto sui cyborg (già eternati nella edizioni primigenia da leggende quali Massimo Rossi, Massimo Venturiello, Diego Reggente, Roberto Del Giudice, Silvia Pepitoni…), su tutti alcune delle migliori voci in circolazione quali quei fuoriclasse di Stefano Crescentini (009), Franco Mannella (007), Loris Loddi (004, superiore anche al mitico originale). Restano le voci di Massimo Triggiani per Akira Fudo/Devilman e Maurizio Merluzzo per Ryo Asuka dall’anime rieditato di recente per il trentennale sempre da Yamato Video, ma in entrambi i casi rimane in generale l’ossequio per il materiale di origine dei gioielli su cartaceo creati dai sensei Go Nagai e Shotaro Ishinomori.
Il nemico dell’uomo è l’uomo stesso
Così si legge nel retro dello splendido br+dvd curato da Yamato Video con tanto di 52 pagine di booklet all’intero sul character e mecha design in cui si nota la cura per lo studio dei personaggi (particolare Devilman è riproposto qui nella feroce versione manga ma con l’estetica verdastra seventies), degli ambienti, dei veicoli che sono la vera forza di Cyborg009 Vs DevilMan.
Il tema di fondo è sempre appunto l’umanità dei protagonisti che rischia di perdersi e di perderli in più di una occasione, Akira fusosi col demone Amon, i cyborg resi tali su base umana, salvo rivelarsi al culmine la loro principale risorsa.
Demoni cyborg dall’aspetto deistico, scienziati pazzi, sono tutti funzionali ad una narrazione che scorre impreziosita da un comparto tecnico prevalentemente in animazione tradizionale che vola via. Stringi i pugni e vai, grande uomo diavolo.