The Wonderful 101
Se c’è un titolo che ha destato la curiosità del pubblico fin dal suo esordio sotto il nome di “Project P-100” è senza dubbio The Wonderful 101, ultima creazione del genio Hideki Kamiya e Platinum Games in collaborazione con Nintendo.
di: Andrea "Macchiaiolo" BarbaraSe c’è un titolo che ha destato la curiosità del pubblico fin dal suo esordio sotto il nome di “Project P-100” è senza dubbio The Wonderful 101,ultima creazione del genio Hideki Kamiya e Platinum Games in collaborazione con Nintendo.
Di difficilissima classificazione, il nuovo gioco Platinum fonde le basi dei classici hack & slash con la gestione di un centinaio di personaggi, strizzando l’occhio alla serie Pikmin seppur condivida con questa solo il concetto di essere alla guida di tantissimi personaggi, motore trainante di The Wonderful 101.
Una guerra contro gli alieni costringe le forze terrestri a creare un team di 100 agenti speciali dotati di armi tecnologiche che li rendono dei veri e propri supereroi, per fronteggiare la minaccia.
Il giocatore riveste il ruolo di 101° elemento del team e funge da guida dell’intero gruppo.
La nostra prova ci ha portato per le strade di Blossom City, invase dagli alieni armati di giganteschi robot. Il colpo d’occhio è disorientante, i colori sono molto accesi e l’azione in campo è frenetica e velocissima come da tradizione Platinum, con una fluidità garantita dai 60fps a cui il gioco viaggia. La telecamera inquadra la nostra squadra dall’alto in visuale isometrica, liberamente “zoomabile” tramite i tasti LB e RB.
I modelli degli edifici e dei personaggi sono pulitissimi e animati in modo molto convincente.
Inizialmente ci siamo trovati spiazzati alla guida dell’intero team che si muove come un unico elemento, ma dopo pochi minuti, grazie ad un gameplay decisamente semplice, controllare i nostri eroi è diventato naturale e decisamente soddisfacente.
Tramite il tasto A, vengono effettuati gli attacchi classici con il supereroe leader in quel momento, mentre con il tasto B possiamo far saltare l’intero gruppo. I tasti X e Y sono dedicati ai comandi di squadra, con il primo mandiamo i nostri compagni all’assalto, mentre con il secondo li richiamiamo. Questa funzione si è rivelata importantissima durante la nostra sessione: i compagni inviati contro un nemico lo sovrastano, distraendolo ed infliggendogli una buona quantità di danno, ma soprattutto lo rendono vulnerabile ai nostri super attacchi tramite Morfounione.
Quest’ultima è il vero colpo di genio dell’intero gioco: il giocatore può, sfruttando lo schermo touch del pad WiiU, evocare le supermosse di ogni personaggio che vedono i nostri eroi unirsi e creare armi gigantesche. Wonder-Red ad esempio può far creare un’enorme mano disegnando un cerchio sullo schermo, Wonder-Blue una spada tracciando una linea retta, Wonder-Green una pistola o un cannone, a seconda del numero di eroi impiegati, con una grande “L” sullo schermo e via discorrendo. E’ possibile anche usare la levetta analogica destra per creare le unioni, ma si è rivelata una scelta poco pratica per forme che vadano oltre una linea retta. L’uso di queste mosse determina il nostro leader e l’attacco che scateneremo premendo il tasto A.
I combattimenti sono molto veloci e se inizialmente i nemici minori possono far pensare che il gioco si riveli un button-mashing, i primi avversari più grandi svelano la natura più tecnica del sistema di gioco, con una buona dose di schivate, combo e attacchi di gruppo per bloccare momentaneamente gli assalti simultanei dei numerosi avversari. La scelta della Morfounione attiva, con conseguente scelta del leader, si rivela una caratteristica chiave: la mano fa ingenti danni ma ha un raggio d’azione minuto, la spada è ottima per liberarsi di gruppi di nemici spazzandoli via, ma provoca meno danni, la pistola colpisce da lontano permettendo al gruppo di prendere respiro e così via. L’utilizzo di abilità che sfruttino le unioni dei nostri eroi come schivate o contrattacchi consumano, però, la nostra energia, rappresentata da piccole batterie sotto la barra della salute; questa si ricarica automaticamente con il tempo, combattendo con gli attacchi standard.
Lo scontro con il boss di turno ci ha visto affrontare orde di nemici in un campo di baseball e soprattutto ci ha fatto saggiare un tasso di sfida decisamente alto e sopra la media.
Il titolo trasuda amore per gli anime giapponesi con scelte stilistiche grafiche e musicali che calano il giocatore in un contesto tipicamente dal sapore orientale. Questo potrebbe essere però un’arma a doppio taglio, trasformando il titolo da system-seller a gioco di nicchia.
Dati il sistema di gioco solido e decisamente soddisfacente e la componente grafica intrigante e divertente, i dubbi che ci rimangono sono legati alla longevità e alla varietà di situazioni in cui verrà calato il nostro gruppo di supereroi, vera croce degli hack & slash, dubbi che scioglieremo in fase di recensione.
Nella speranza di avervi incuriosito, vi diamo appuntamento al 19 agosto con The Wonderful 101.