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Watch_Dogs: Bad Blood

A livello commerciale, Watch Dogs è stato un grande successo economico nonostante i giocatori si sono divisi essenzialmente in due tronconi, tra cui c'è chi ha apprezzato il lavoro svolto da Ubisoft e chi invece è rimasto parecchio deluso, forse anche a causa di aspettative davvero alte. Così a qualche mese di distanza dal lancio del prodotto originale, Ubisoft ci riprova con la prima espansione singleplayer intitolata Bad Blood.

di: Luca Saati

A livello commerciale, Watch Dogs è stato un grande successo economico nonostante i giocatori si sono divisi essenzialmente in due tronconi, tra cui c’è chi ha apprezzato il lavoro svolto da Ubisoft e chi invece è rimasto parecchio deluso, forse anche a causa di aspettative davvero alte. Così a qualche mese di distanza dal lancio del prodotto originale, Ubisoft ci riprova con la prima espansione singleplayer intitolata Bad Blood.

Cattivo sangue

Uno dei difetti più grandi del free roaming di Ubisoft è senza dubbio la sua componente narrativa che mesi fa non è riuscita a stupire. Uno degli aspetti più criticabili era probabilmente la caratterizzazione di Aiden Pearce, un protagonista che non riusciva a trasmettere un carisma all’altezza di un prodotto che nei mesi precedenti all’uscita era riuscito a creare un grande hype. 
Bad Blood ci fa vestire i panni di T-Bone, personaggio che abbiamo già avuto il piacere di conoscere insieme ad Aiden. La trama sarà ambientata poco dopo la conclusione di Watch Dogs e vede T-Bone impegnato a cancellare tutte le tracce che lo riguardano per scappare indisturbato dalla città di Chicago. Tutto è pronto, una sola notte di riposo lo separa dalla tanto bramata libertà ma ovviamente qualcosa va storto. Tobias, un’altra vecchia conoscenza in Watch Dogs, è braccato dai fixer della Blume e solo T-Bone può salvarlo. La storia non riesce a stupire con particolari colpi di scena, ma scorre piacevole soprattutto grazie al carisma del protagonista e dei suoi continui battibecchi con Tobias.

Hacking is the way

A livello di gameplay Ubisoft continua sulla solida strada del prodotto originale aggiungendo qualche piccola novità. Dopo alcune missioni T-Bone entrerà in possesso di Eugene, una macchinina telecomandata che permette di accedere a zone altrimenti inaccessibili per hackerare gli elementi dello scenario e di stordire i nemici con un teaser a distanza. Si tratta di un’aggiunta molto carina ma che purtroppo non è stata sfruttata al meglio. Fatta eccezione per una missione appositamente strutturata per la macchinina, per il resto dell’avventura il level design non ci spronerà a sfruttarne tutte le sue possibili potenzialità lasciandoci con un pizzico di amaro in bocca per quella che è un’occasione sprecata. Non mancheranno anche nuovi enigmi come il minigioco dedicato all’hacking integrato con lo scenario, il cui effetto scenografico è molto riuscito, e missioni in cui ci vengono messe a disposizione delle telecamere munite di mitragliatori per avere la meglio sui nemici. Insomma la varietà di situazioni non manca, se si considera anche che possiamo agire in tanti modi differenti, dallo stealth, all’assalto alla Rambo, oppure avanzare a colpi di hacking. Oltre alle missioni principali ci saranno una serie di attività non troppo dissimili da quelle viste con Aiden Pearce legate alla lotta contro il crimine o al trasporto di veicoli. Inoltre tra le missioni secondarie troviamo anche una serie di obiettivi legati ad alcuni personaggi o eventi visti nel capitolo principale. 
Altra novità è la presenza di una modalità cooperativa per due giocatori che abbiamo particolarmente apprezzato in Bad Blood. Insieme a un altro giocatore viene data la possibilità di esplorare liberamente Chicago e perché no di seminare distruzione per tutta la città o di completare le missioni Pulizie delle Strade che chiedono di portare a termine una serie di compiti in zone piene di nemici. Anche in queste missioni è possibile dedicarsi a un approccio aggressivo ad armi spianate, oppure sfruttare un approccio più silenzioso e tattico per completare anche gli obiettivi secondari che chiedono ad esempio di non uccidere nessuno o di non farsi scoprire dai nemici. 
A livello tecnico non segnaliamo particolari upgrade rispetto al titolo uscito lo scorso Maggio. Segnaliamo la presenza di un bug che non permette di avanzare in una missione. Niente di particolarmente grave in quanto basta ricaricare il checkpoint per tornare a giocare senza problemi, ma ammettiamo di aver provato un certo fastidio dinanzi questa disattenzione del team di sviluppo. Per quanto riguarda il comparto sonoro confermiamo l’ottima selezione di brani e l’ottimo doppiaggio in italiano. 
Piccola parentesi sulla longevità di questa espansione. Le missioni legate alla trama sono dieci in totale, divise in tre atti, che tengono impegnati per circa quattro ore. Longevità che aumenta di molto se decidete di dedicarvi alle missioni secondarie e alla cooperativa.

Commento finale

Chiariamolo subito: se non avete apprezzato Watch Dogs questa espansione non vi farà certamente cambiare idea sul free roaming di Ubisoft. Per tutti gli altri ci sentiamo invece di consigliare l’acquisto di Bad Blood che ripropone le stesse solide meccaniche del prodotto originale infarcite di piccole e apprezzabili novità. T-Bone è un personaggio carismatico, la trama che lo riguarda, seppur non stupisce con dei colpi di scena, risulta godibile e le missioni riescono a divertire e a garantire una buona varietà di situazioni.

  • Gameplay vario e divertente

  • La cooperativa è un’ottima aggiunta

  • T-Bone è un personaggio carismatico…

  • … ma la trama non stupisce

  • Le missioni principali tengono impegnati per poche ore

  • Un fastidioso bug