Tearaway
Avventurati in un palpitante mondo cartaceo con il tuo nuovo amico iota, un'intrepida staffetta con un messaggio speciale per te! Questo mondo cartaceo è piccolo abbastanza da essere stretto fra le tue mani, permettendoti di entrare in gioco con i tuoi poteri divini e aiutare iota a completare la sua consegna davvero speciale.
di: Simone CantiniDopo un E3 che non ha fatto nulla per squarciare le nubi oscure che gravitano su PS Vita, gli addetti ai lavori aspettavano con ansia la Gamescom 2012 per capire se Sony avesse già deciso di tirare prematuramente i remi in barca in merito alla sua ultima creatura. Tutti a chiedere a gran voce nuovi giochi, nuove IP, nuovi titoli capaci di calamitare l’attenzione degli scettici e di mitigare la delusione degli early adopters. Fortunatamente, almeno per una volta, il colosso nipponico si è ricordato di quell’Europa capace di fare la fortuna occidentale del suo marchio videoludico, riservando per la convention teutonica una serie di annunci portatili di tutto rispetto. Tra questi è impossibile non citare il nuovo lavoro di Media Molecule, quel Tearaway capace di stregare ed incuriosire anche solo in seguito ad una fugace apparizione. Che sia questo il gioco della Vita?
Sogni di carta
Benvenuti nel cartaceo mondo di Iota, un buffo esserino con il volto a forma di busta chiamato a percorrere un estenuante viaggio al fine di consegnare il suo messaggio. Un universo fatto di forme e colori intagliate, ripiegate, sagomate interamente nella semplice e spesso sottovalutata amica carta. Il tocco di Media Molecule è evidente sin dai primi fotogrammi di gioco, complice un design stilistico dannatamente accattivante che, seppur lontano dallo stile multimateriale sperimentato in Little Big Planet, colpisce ugualmente per la cura maniacale con cui è stata confezionata la semplice cornice visiva. Da quel poco mostrato in quel di Colonia, Tearaway sarà un classico platform 3D, ma il vero punto di forza del titolo non dovrà essere ritrovato nel suo concept ludico quanto nelle possibilità di interazione che verranno garantite da PS Vita. Ampliando quanto sperimentato, seppur in maniera superficiale, in Little Deviants, Tearaway è un vero e proprio spot in movimento delle feature uniche ospitate a bordo dell’handheld Sony: tramite i due pannelli touch potremo spostare oggetti, creare passaggi, scavare voragini o utilizzare strumenti in maniera estremamente intuitiva e naturale (sempre stando alle parole degli sviluppatori). Ma tutto, ovviamente, non sarà soltanto rose e fiori, dato che Iota si troverà ad affrontare anche creature a lui ostili. Ecco allora giungere in nostro soccorso il microfono e l’accelerometro, tramite i quali potremo rispettivamente colpire i nostri avversari semplicemente urlando (e scatenando così una letale onda sonica), oppure ruotando il mondo di gioco. Le feature gestuali saranno anche la chiave utile a risolvere alcuni enigmi in cui Iota si imbatterà.
C’è tutto un mondo intorno
E queste sono soltanto alcune delle interazione promesse da Media Molecule e delle quali abbiamo avuto una fugace dimostrazione grazie alla demo visionata a Colonia. Ma conoscendo l’inventiva ed il pedigree di tutto rispetto del team siamo certi che le sorprese non mancheranno, sia per quanto concerne il level design che riguardo alle possibilità fisiche. Massimo riserbo, invece, in merito alla trama attorno a cui ruoteranno le vicende del piccolo Iota, così come niente è dato ancora sapere rispetto ad una eventuale componente multigiocatore. Ma vista la natura del titolo non stupirebbe se, almeno per una volta, si abbandonasse questo inflazionatissimo trend e si scegliesse di riportare il platform sui binari solitari che sin dagli albori gli sono più congeniali. A non lasciare dubbi sin da questo suo debutto, invece, è l’aspetto audiovisivo su cui si poggia Tearaway, forte di una cura grafica e stilistica invidiabile a cui si accompagna una campitura sonora decisamente accattivante. Forse però, a ben vedere, un difetto si può trovare: Media Molecule non si è ancora espressa in merito ad un’ipotetica finestra di lancio.
Insomma, tutto molto bello, almeno sulla carta… e perdonate il gioco di parole.