PSN Games: Titoli Zen
Dopo lo Special sui titoli piu' divertenti del PSN, e' giunto il momento di quello sui giochi piu' rilassanti, altrimenti chiamati zen. E' giusto concedersi, di tanto in tanto, qualche minuto di riposo dopo ore di sessioni su adrenalinici FPS e actions vari. Per raffreddare i bollenti spiriti, secondo lo Staff di Console-Tribe, basta volare nel cielo tra colorati petali, immergersi nelle profondita' degli abissi, esplorare enormi giardini o cantare in compagnia di simpatici animaletti! Buona lettura!
di: Giorgio "Nadim" CataniaUnico e… leggero!
Dagli stessi creatori di flOw è giunto sugli scaffali del PSNetwork un’altra piccola perla, un gioco che segue le idee imposte dal suo predecessore.
Sebbene non si possa definire un vero e proprio seguito del titolo accennato, Flower si rivela un erede degno, capace non solo di inondare i nostri televisori HD di colori vivaci, ma anche di rilassare gli spiriti dei giocatori più irrequieti.
Questa volta, anziché controllare una creatura degli abissi, ci limiteremo a governare il vento che percorre il mondo di gioco. Un vento che dovrà spingere avanti i petali colorati di centinaia di fiori, ottenuti passando vicino ad essi (e da qui il titolo, Flower).
All’inizio di ogni livello si parte muovendo un semplice petalo, sospinto da una leggera brezza, ma avvicinando questo ad altri fiori li si farà sbocciare e se ne libereranno altri. In breve il giocatore si ritroverà a trasportare nei cieli una marea fluttuante di forme colorate, in un tripudio di suoni armoniosi.
Lo scopo del gioco è quello di far tornare verdi le zone aride di gioco, e per riuscirci dovrà appunto far schiudere tutti i fiori che troverà, in modo da far tornare luminose le aree cupe che si estendono all’orizzonte.
Ad ogni bocciolo aperto corrisponderà un suono delicato, e mano a mano che se ne apriranno altri si otterranno melodie dolci e rilassanti.
In questo titolo i controlli saranno affidati, come nel predecessore, ai sensori di movimento del DualShock, rendendo tutto facile e immediato.
Sebbene il gioco non sia particolarmente lungo, è altamente rigiocabile per via della sua bellezza unica e, quasi, poetica.
Dagli stessi creatori di flOw è giunto sugli scaffali del PSNetwork un’altra piccola perla, un gioco che segue le idee imposte dal suo predecessore.
Sebbene non si possa definire un vero e proprio seguito del titolo accennato, Flower si rivela un erede degno, capace non solo di inondare i nostri televisori HD di colori vivaci, ma anche di rilassare gli spiriti dei giocatori più irrequieti.
Questa volta, anziché controllare una creatura degli abissi, ci limiteremo a governare il vento che percorre il mondo di gioco. Un vento che dovrà spingere avanti i petali colorati di centinaia di fiori, ottenuti passando vicino ad essi (e da qui il titolo, Flower).
All’inizio di ogni livello si parte muovendo un semplice petalo, sospinto da una leggera brezza, ma avvicinando questo ad altri fiori li si farà sbocciare e se ne libereranno altri. In breve il giocatore si ritroverà a trasportare nei cieli una marea fluttuante di forme colorate, in un tripudio di suoni armoniosi.
Lo scopo del gioco è quello di far tornare verdi le zone aride di gioco, e per riuscirci dovrà appunto far schiudere tutti i fiori che troverà, in modo da far tornare luminose le aree cupe che si estendono all’orizzonte.
Ad ogni bocciolo aperto corrisponderà un suono delicato, e mano a mano che se ne apriranno altri si otterranno melodie dolci e rilassanti.
In questo titolo i controlli saranno affidati, come nel predecessore, ai sensori di movimento del DualShock, rendendo tutto facile e immediato.
Sebbene il gioco non sia particolarmente lungo, è altamente rigiocabile per via della sua bellezza unica e, quasi, poetica.
Flower è il degno erede spirituale di flOw, che si impone nel suo particolare genere grazie ad una immediatezza rara e ad una bellezza altrettanto unica.
Dolce, armonioso, è un titolo più che adatto per rilassarsi dopo qualche sessione di gioco troppo frenetica, o semplicemente per godersi un titolo colorato come pochi.