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Pixel Junk Games

Ecco un nuovissimo Speciale PSN di Console-Tribe, tutto incentrato sui giochi di una Software House tanto piccola quanto originale e creativa, Q Games. I ragazzi di Q Games in pochi anni sono riusciti a dare vita a quattro titoli, denominati Pixel Junk, spassosi e colorati, legati ognuno ad un genere proprio e tutti capaci di regalare numerose ore di divertimento al giocatore, ad un basso prezzo. Analizziamo quindi piu' nel dettaglio queste quattro opere che hanno reso la in questione SH famosa in ambito Digital Delivery, e i motivi per cui ne dovreste possedere almeno una.

di: Redazione

 

 

 

Pixel Junk Eden
Quando coltivare un giardino è una questione di stile!

Titolo tanto particolare quanto unico è Pixel Junk Eden, terza creazione della serie Pixel Junk.
In questo gioco si controlla un simpatico animaletto, chiamato Grimp, in grado di saltare, aggrapparsi tramite delle tele agli steli delle piante, catturare il polline che vola per i vari livelli e far germogliare nuovi arbusti. Lo scopo del gioco è quello di catturare gli Spettri nascosti nelle varie aree di gioco, grazie ai quali sarà possibile far crescere sempre più il giardino presente nella schermata principale.
È quindi necessario gironzolare per i vari livelli, oasi di vari colori e aspetti, raccogliendo il polline sospeso nell’aria tra salti, piroette ed altre evoluzioni sviluppabili appendendosi alle piante presenti con una sorta di tela, lanciata dal nostro essere.
Una volta ottenuto sufficiente polline matureranno così i semi sparsi in giro per la zona, e tuffandosi in essi cresceranno nuovi arbusti da utilizzare per raggiungere aree sopraelevate.
Da un punto di vista grafico il gioco non stupisce certo per effetti speciali ricercati, ma gode di immagini pulite e colorate, che allietano certamente l’occhio del giocatore. Le musiche ritmate contribuiscono a rendere il gioco più frenetico in alcuni momenti, anche se solitamente prevale un senso di quiete mentre si gioca.
L’unica pecca del gioco è rappresentata da una difficoltà crescente che a volte porta alla frustrazione, se non si ha sufficiente pazienza per raccogliere gli Spettri necessari per proseguire, rendendo il proprio giardino più ricco e bello.

In generale…

Il titolo è rilassante e riesce nell’intento di divertire il giocatore con scenari colorati e, a tratti, suggestivi.
Il ritmo in certi frangenti diventa più frenetico, con la presenza di piccoli nemici e paesaggi simili a puzzle. Longevo, ma a tratti frustrante, adatto per chi ha pazienza e sufficiente tempo per andare avanti.

Pixel Junk Shooter
Tra fuoco e acqua: salvataggi (spaziali) all’ultimo pixel!

Fedele alla sua capacità di “svecchiare” generi sulla soglia del cliché, Q Games segna il suo ritorno con un titolo a base di astronavine e salvataggi che, ancora più che in passato, sembra voler (rispettosamente) fare il verso ai primissimi esponenti del genere quali Asteroids o Space Wars. Tuttavia Shooter è molto più che un titolo arcade votato alla mattanza di esserini alieni e meteoriti. Si tratta infatti di un misto di esplorazione e puzzle gaming in cui, attraverso una serie di semplici – quanto ben realizzati – enigmi ambientali, sarà chiesto al giocatore di salvare una serie di sfortunati scienziati, vittime, loro malgrado, di un ambiente decisamente ostile. Fulcro di tale ostilità, più che rifarsi a qualche sparuto nemico, è la fisica dei fluidi. Nel particolare di lava e acqua. Convivendo su ognuno dei tre pianeti che visiterete (per un totale di 15 livelli), gli elementi di cui sopra minacceranno sia la vostra integrità, sia quella dei superstiti che dovrete salvare. A voi dunque, grazie alle prodigiose difese della piccola e stilizzata astronave, il compito di creare i giusti spiragli attraverso cui far incontrare fuoco e acqua in modo da trasformare il tutto in solida, quanto sicura, pietra scalfibile. Semplice, immediato e divertente! Aggiungete poi: nemici, bonus da scovare, ed una difficoltà crescente ottimamente calibrata, e capirete come Shooter sia in effetti un prodotto notevole, divertente tanto da giocare in singolo quanto in compagnia. Purtroppo però, anche stavolta, il discorso non è solo rose e fiori poiché, rispetto già al recente passato della serie, Shooter è probabilmente il gioco più breve mai edito da Q Games, e forse anche il più semplice. Completare il gioco al 100% è cosa da poco, ed anche impegnandosi per scovare ogni segreto, il titolo scorre veloce nel giro di un paio di pomeriggi. Un vero peccato, soprattutto se si conta che l’apice del divertimento (e della complessità) è raggiunto proprio nelle ultime ore di gioco. Anche graficamente il titolo è sottotono, con delle scelte che, se da un lato valorizzano lo stile minimal di Q Game, dall’altro risulteranno sin troppo povere sia per dettaglio, che per colore, che per animazioni. Sopra la media, e davvero ben realizzata, è invece la “cartoonesca” fisica dei fluidi. Bellissima da vedere e da giocare. Tutto il resto, come si suol dire, “è noia”.

In generale…

Pixel Junk Shooter è un gioco immediato e divertente, sebbene probabilmente non sia il migliore del roster Q Games, il titolo compiace e piace, complice soprattutto un modello di gioco tanto collaudato quanto appagante. La fusione e le meccaniche, poi, che stanno alla base dei fluidi, sono il classico tocco di classe. Peccato solo per la brevità.

 

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