Doom: The Board Game
di: Andrea "Macchiaiolo" BarbaraDoom: The Board Game
Anche questa settimana torniamo su un prodotto Fantasy Flight Games. La produttrice di giochi da tavolo americana è famosa infatti per molte licenze prese dai mondi videoludici.
Dopo World of Warcraft è il turno di Doom.
Con l’uscita del 4° episodio, un prodotto decisamente ben confezionato e coerente con la saga, non potevamo non cavalcare l’onda dell’entusiasmo.
Come da tradizione Fantasy Flight, la confezione contiene una quantità impressionante di componenti, segnalini e miniature di ottima fattura che ripropongono le creature viste nella serie, soprattutto nel 3° episodio.
Una grande parte dei componenti è rappresentata dai pezzi di mappa, difatti una particolarità del gioco è che quest’ultima non è fissa ma può essere personalizzata ad ogni partita in maniera simile ad un puzzle, sfruttando corridoi, stanze. In questa maniera potremo ricreare le mappe descritte nelle varie partite che compongono la campagna di gioco, oppure sbizzarrirci e crearne sempre nuove.
La dura vita del marine
All’inizio della partita, uno dei giocatori prende il ruolo di “game master”, gli altri invece scelgono ciascuno un marine di colore differente. In modalità campagna, il gioco prevede un massimo di 4 giocatori, 3 marines ed un master.
Il quantitativo di partecipanti impone la difficoltà di gioco, dando ad ogni marine un numero iniziale di punti salute, punti armatura, munizioni e carte abilità. Il master invece ha il compito di gestire il ruolo dei mostri, allestendo inizialmente la mappa come descritto sul libretto della campagna o a suo piacere e disponendo i vari oggetti sparsi per le stanze, come medikit, munizioni, armature o nemici.
Ogni partita è bilanciata sul numero di giocatori, infatti anche il numero di mostri dipende da questo.
Su ogni foglietto di riferimento sono infatti riportati le differenti creature di vario colore: questi sono i medesimi dei giocatori presenti nella partita. I colori non presenti vanno scartati. Ad esempio se in una partita non è presente il marine blu, tutti i mostri analoghi andranno ignorati e non disposti sulla mappa.
Discorso diverso è per gli esseri di colore bianco che non dipendono dal numero di giocatori ma vengono sempre piazzati.
La partita si svolge a turni. A rotazione ogni giocatore può scegliere una tra le 4 azioni a disposizione:
– Correre: il marine si può muovere fino a otto caselle di mappa, ma non può sparare. Se non incontra ostacoli può muoversi anche in diagonale. Lungo la via può raccogliere oggetti, in quanto non costa nessun punto movimento, mentre aprire o chiudere le porte consuma 2 punti movimento.
– Avanzare: il marine può muovere fino a quattro caselle di mappa sparare con una delle sue armi, prima o dopo, oppure durante il movimento, che verrà concluso una volta finita l’azione di attacco.
– Svuotare il caricatore: il marine non può muoversi ma può utilizzare due volte le sue armi (due volte la stessa arma o due armi differenti), ovviamente se le munizioni in possesso lo permettono.
– Prepararsi: il marine può scegliere tra muoversi fino a quattro caselle o usare una delle sue armi, in più può ricevere un ordine speciale.
Gli ordini speciali sono quattro, e generalmente rimangono sul marine finchè usati o finchè il marine non viene ferito:
– Cura: chi lo utilizza ha la possibilità scartandolo la carta di guarire un punto vita a se stesso o a un altro marine in una casella adiacente.
– Colpo mirato: il marine può rilanciare un qualsiasi numero di dadi di un suo attacco, dopodichè scarta l’ordine.
– Schivare: il marine può far rilanciare un qualsiasi numero di dadi ad un nemico lo sta attaccando, dopodichè scarta l’ordine.
– All’erta: il marine può compiere un attacco in un qualunque momento del turno del giocatore dei mostri, dopodichè scarta l’ordine.
Per tenere traccia delle munizioni, della salute e delle armi in possesso, ogni giocatore è dotato di una plancia.
Per un pugno di dadi
Il combattimento avviene tramite dadi di colore diverso.
Il colore indica la forza dell’arma, infatti i numeri presenti sulle facce dei dadi sono diversi a seconda del colore. Ogni arma riporta sulla sua carta di riferimento il numero e la tipologia di dadi che il giocatore dovrà lanciare quando la utilizza. Da notare che tra i numeri sulle facce dei dadi rosso e giallo è presente anche una X. Questa indica che il colpo è andato a vuoto, indipendentemente dal risultato degli altri dadi.
Essendo i dadi rosso e giallo dotati di danni elevati, significa che le armi che li utilizzano sono sì molto potenti, ma hanno anche un’alta percentuale di mancare il bersaglio.
Ogni faccia dei dadi riporta vari simboli e numeri.
I numeri indicano la gittata,
il numero di fori di proiettile indica il danno inflitto
il numero di bossoli indica le munizioni consumate.
Lanciati i dadi, si controlla il numero per vedere se il bersaglio è nella gittata, si conteggiano i bossoli e si scartano tanti segnalini munizioni quanto è il risultato, infine si conteggiano i fori di proiettile. Questi ultimi rappresentano il danno che abbiamo inflitto al nostro bersaglio. Confrontiamo il danno con l’armatura: ogni multiplo completo del valore di armatura equivale ad una ferita inferta. Ad esempio se il bersaglio ha 2 punti armatura e vengono inflitti 4 danni, questo perde 2 punti vita. Se il bersaglio in questo stesso caso, avesse avuto 3 punti armatura, avrebbe perso un solo punto ferita.
Quando i punti ferita raggiungono lo zero, il bersaglio è rimosso dal gioco.
Durante il turno del master, questo pesca della carte da un mazzo speciale. Queste possono essere mostri da evocare, imprevisti da scatenare contro i marine o potenziamenti per i propri mostri. In ogni suo turno può utilizzare tutte le carte che desidera tenendo presente che può giocare al massimo una sola carta evocazione. Inoltre può muovere e attaccare con i mostri presenti sulla mappa.
Ogni volta che il master riesce a sconfiggere un marine o è costretto e rimescolare il mazzo di carte speciale guadagna un punto vittoria, chiamato per l’occasione “frag”. Ogni partita ha un numero preciso di punti frag da raggiungere per dichiarare il master vincitore.
Quando il marine di un giocatore muore, questo perde tutto l’equipaggiamento che aveva guadagnato durante la partita, recupera quello iniziale e ricompare in una casella che sia tra le 8 e le 16 caselle da quella dove è deceduto. Scopo dei marines è raggiungere l’obiettivo della mappa senza subire troppe perdite per evitare di far vincere il master.
Una delle più grosse pecche del gioco è proprio il rendere il master un giocatore attivo e che concorre alla vittoria. Questo comporta un netto sbilanciamento tra la difficoltà di una partita come marine e una come master. Giocare come marine è molto difficile, in quanto il master ha un numero infinito di mostri da poter evocare mentre i marines hanno un numero molto limitato di morti e di munizioni a disposizione.
Conclusioni
Oltre al gioco base è presente un’espansione che oltre ad introdurre nuove parti di mappa, nuovi nemici e armi, introduce una vera e propria nuova modalità di gioco: la modalità Deathmatch.
La modalità “deathmatch” è uno scontro tra soli marines, in solitaria o in gruppi, in cui lo scopo è la distruzione dei nemici, o la cattura della bandiera nemica per ottenere punti vittoria. In questa modalità la vittoria dipende dal numero di “frag” ottenuti o dal numero di bandiere catturate.
Da notare che in questa modalità il numero di giocatori massimi sale a 6, ed inoltre non è presente lo sbilanciamento della modalità campagna.
Doom: The Board Game è un gioco massiccio, molto difficile e a tratti frustrante per chi gioca nel ruolo dei marines. Uno dei modi più intelligenti di giocarlo è usare un master che sia abituato a fare il master, di modo che giochi non per vincere ma per tenere il livello della partita elevato senza scadere nella frustrazione. Da tenere presente anche la durata media delle partite che difficilmente risulta inferiore alle 2 ore. Tra gli aspetti positivi c’è sicuramente la componentistica, caratteristica distintiva della casa produttrice. Le miniature sono di altissima qualità e le parti di mappa di cartone pre-tagliato molto spesso e resistente.
Tiro un D20 su Concludere, 20, Critico!
Alla prossima settimana con “Videogiochi da tavolo”!