Modern Warfare 2 DLC: Resurgence Pack
A poco piu' di due mesi di distanza dal rilascio del primo DLC di Modern Warfare 2 Activision ne ha da poco reso disponibile un altro, chiamandolo questa volta Rinascita. La natura di questo contenuto non differisce in alcun modo dal precedente, anche stavolta infatti ci troviamo di fronte a cinque nuove mappe multiplayer, tre del tutto inedite e due provenienti da Call of Duty: Modern Warfare. La differenza, potremmo dire, sta nel fatto che non saranno aggiunte nuove modalita' multiplayer al gioco.
di: Antonio "Difio" Di FinizioA poco più di due mesi di distanza dal rilascio del primo DLC di Modern Warfare 2, lo Stimulus pack, Activision ne ha da poco reso disponibile un altro, chiamandolo questa volta Rinascita. Come era lecito aspettarsi, la natura di questo contenuto non differisce in alcun modo dal precedente, anche stavolta infatti ci troviamo di fronte a cinque nuove mappe multiplayer, tre del tutto inedite e due provenienti da Call of Duty: Modern Warfare.
Carnival
Mappe per tutti i gusti
Come avevamo accennato prima, le location aggiunte sono cinque e si chiamano Vacant, Strike, Carnival, Fuel e Trailer Park. Iniziamo con l’analisi delle mappe del primo Modern Warfare. Queste non sono molto differenti da quelle del capitolo precedente, la struttura poligonale, le texture rimangono più o meno le stesse eccetto le ovvie migliorie portate dal nuovo engine grafico. Ciò che cambia, invece, è l’atmosfera. Giocando le “vecchie” location in Modern Warfare 2, infatti, si ha l’impressione che tutto sia come più cupo, desolato, abbandonato. La cosa si può notare maggiormente in Strike, la mappa situata nella città, dove le case sono deturpate da proiettili e bombe e il tutto è lasciato, come si suol dire, nelle mani di Dio. Strike rimane una mappa grande, dove difficilmente si creano partite confusionali causate da un’alta concentrazione di giocatori in uno spazio limitato.
Strike
La stessa cosa non si può dire per Vacant dove, seppur abbia zone all’aperto, la maggior parte degli scontri avviene all’interno dei corridoi della struttura a forza di granate, mitragliatrici e fucili a pompa. Passiamo ora a Carnival: si tratta di una mappa ambientata in un parco divertimento che, in linea con l’atteggiamento cupo e desolato che contraddistingue questo pack, finisce per apparire come un parco dell’orrore più che un luogo di divertimento. Siamo anche qui davanti ad una mappa di grandi dimensioni, dove avremo a nostra disposizione molte ampie aree all’aperto in cui poter competere con gli avversari. Qui si predilige dunque uno scontro con armi da fuoco a breve e media distanza, come mitragliatrici o pistole, più che con fucili da cecchino o corpo a corpo. La stazione petrolifera, invece, che troveremo sotto il nome di Fuel, è veramente molto grande. Oltre alle vaste aree per lo scontro, vista la presenza di strutture come i magazzini in cui è possibile entrare, salire e appostarsi, è consigliata a tutti quelli che volessero dilettarsi in uno scontro a suon di colpi da cecchino.
Fuel
Arriviamo infine all’ultima mappa di questo pacchetto, chiamata Trailer Park. Qui saremo di fronte ad una mappa piccola rispetto alle precedenti, gli scontri infatti avverranno nelle varie strade tra un prefabbricato e l’altro. Se possiamo anche qui permetterci di dare un consiglio, la indichiamo per coloro che volessero fare degli scontri corpo o corpo o comunque con armi da fuoco a breve distanza.
…ma tutto questo a che prezzo?
Possiamo dire che Rinascita non poteva essere un nome più azzeccato per questo DLC. Nonostante due delle cinque mappe siano state prese da Modern Warfare, queste risultano graficamente aggiornate grazie al nuovo motore grafico messo a punto da Infinity Ward.
Trailer park
Nel complesso sicuramente il contenuto darà nuova vita al reparto multiplayer del gioco, travagliato da molti problemi causati sia dagli utenti che dai server di gioco. La critica che ci sentiamo in dovere di muovere non sta tanto nel numero di mappe inserite nel pack, che rientrano negli standard attuali di tutti i giochi (anzi, ci sono casi in cui ne vengono rilasciate persino meno), ma bensì nel costo del contenuto rimasto invariato rispetto al primo DLC nonostante le lamentele di svariati giocatori. Come era già stato detto nella recensione dello Stimulus pack, infatti, 1200MP (circa 15€) sono troppi per questo genere di DLC. Potrebbero essere giustificati qualora venissero aggiunte molte più mappe, modalità, armi, nuove “operazioni speciali” o qualsivoglia altro contenuto in grado di migliorare ancor di più l’esperienza di gioco, ma rendiamoci conto che a quel prezzo, e anche a meno, si possono acquistare Xbox Live Arcade di spessore che potrebbero essere benissimo annoverati tra i capolavori di questa generazione.
Vacant
Non vediamo quindi alcun motivo per il quale questo contenuto debba costare tanto invece che i più canonici 800MP (standard rispettato praticamente da qualunque altro gioco con modalità online competitiva), se non quello di una pura speculazione sui giocatori e su un brand che ha riscosso un gigantesco successo sul piano delle vendite. Quello che non vogliamo è che questo di Modern Warfare 2 possa diventare un precedente che le altre software house chiameranno in causa quando magari anche loro aumenteranno il costo dei DLC. Già con 15€ siamo arrivati ad un quarto del costo di un gioco nuovo, che, se sommiamo al precedente, arrivano a ben 30€. Siamo fiduciosi che nessun giocatore voglia entrare in un circolo vizioso dove i DLC aumentano esponenzialmente di prezzo di volta in volta. Non vogliamo di certo obbligarvi a non comprare questo contenuto, ci mancherebbe altro, tuttavia riteniamo che in casi come questi sia necessario riflettere un minuto di più su ciò che stiamo andando a fare. Non si può quindi non citare quanto detto alla fine della recensione dello Stimulus Pack:
“Ci saremmo aspettati molto di più da Infinity Ward, e a meno”.