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Borderlands DLC Pack: Extravasplosion

La caccia alla cripta e' oramai giunta alla conclusione ultima. Tutti i poco raccomandabili avventurieri che hanno preso parte alla ricerca sono adesso allo sbando senza alcuno scopo nella vita. E voi, che tanto avete penato nelle vostre peripezie, cosa vi ritrovate fra le mani, se non un inutile brandello sabbioso di questo maledetto, desertico pianeta? Il destino, manovrato dalle malefiche mani del Dio Gearbox non vi ha pero' abbandonato, anzi, non aspetta altro che un'occasione per piombarvi addosso e trasformarvi nell'ennesima carcassa marcescente che decora Pandora.

di: Claudio "Evil_Sephiroth" Perfler

The Secret Armory of General Knoxx

La terza fatica di Ercole (Gearbox) conferma la bontà della nostra intuizione: ogni DLC pare andare verso un tipo di utenza diversa, ampliando la fruibilità del titolo tramite contenuti radicalmente differenziati tra di loro. Se le due espansioni finora analizzate potevano essere considerate semplici side-story, The Secret Armory of General Knoxx si presenta come un vero e proprio seguito della trama e come seguito si comporta, aggiungendo innumerevoli aree inedite, abitate da altrettanti nuovi avversari e condite da esclusivi metodi per uccidere o morire. Nuove armi e nuovi mezzi amplieranno enormemente la nostra esperienza di gioco, che toccherà il suo apice quando potremo usare un innovativo veicolo, su cui potranno prendere posto fino a 4 giocatori (in multiplayer) e a cui saranno assegnate altrettante armi con cui sradicare qualunque minaccia possa crescere su Pandora. Le modifiche non si fermano alla semplice aggiunta di “equipment” utilizzabile, ma vanno anche a modificare la progressione del personaggio, portando il livello massimo a 61. Non aspettatevi però solo graditi regali: i livelli in più e le nuove armi, infatti, saranno appena sufficienti a gestire il prepotente innalzamento del grado di sfida , che a qualunque livello di difficoltà risulterà particolarmente ostico. Ecco, se dovessimo trovare un difetto di questo DLC, sarebbe sicuramente la non fruibilità se non a livelli di personaggio elevati (e quindi ad un notevole bagaglio di ore di gioco), senza i quali ogni nostro passo potrebbe equivalere ad un prematuro e poco dignitoso annientamento.

Claptrap’s New Robot Revolution

L’ultima espansione di Borderlands, volendo seguire ancora le nostre supposizioni, torna a dedicarsi a chi ama anche conoscere una storia in un videogioco.
Pur essendo nuovamente un spin-off, questo quarto DLC risulta inizialmente il più interessante in quanto a contenuti narrativi: la Hyperion Company, stanca di tutti gli avventurieri che non comprano più le armi da essa prodotte, limitandosi a depredare i cadaveri (incontrati o creati), decide di utilizzare i Claptrap (i simpatici robottini che di norma ci aiutano durante il gioco) per eliminarli tutti, ma un fatale errore porta le piccole scatolette di latta a voler annichilire e robotizzare qualunque forma di vita presente sulla Terra.
L’incipit proposto è qualcosa di geniale ed esilarante e si sposa perfettamente con l’ironia nera che pervade qualunque aspetto del gioco (specie per quanto riguarda i proclami rivoluzionari del leader robot). Ciononostante ciò che questo DLC aggiunge alla nostra esperienza giocata si ferma qui. L’area design è povera e caratterizzata dal riutilizzo di zone gia viste, i nemici robotizzati donano un minimo di varietà in più ma, al di là dello scontro finale, la sfida offerta è veramente bassa per chi ha già raggiunto livelli elevati (probabilmente tutti con i precedenti tre DLC rilasciati). Come se non bastasse, l’intero corso dell’espansione (anche lunga a dire il vero) si limita spesso a catene interminabili di uccisioni e nessuna ricompensa riesce ad essere minimamente soddisfacente. Dopo la terza espansione-capolavoro, gli sviluppatori sprecano in parte un’idea narrativa azzeccata, contornandola di trovate non riuscite, che non rovinano completamente l’espansione ma la relegano a contenuto consigliabile solamente ai pochi irriducibili amanti di Borderlands.

Second tale ending

L’idea generale che gli sviluppatori paiono aver riservato a questi contenuti scaricabili è quella di soddisfare un po’ tutti i tipi di giocatori che possiedono il titolo originale.
Questo, se da un lato ha portato ad una indubbia varietà di contenuti offerti, ha purtroppo fatto oscillare inevitabilmente l’esperienza offerta da ognuno di essi.
Non sarebbe corretto bollare ognuno dei 4 DLC come riuscito o non riuscito, in quanto la longevità media offerta si attesta intorno alle 6 ore – praticamente quanto molti giochi “completi” dell’ultimo periodo – e il tutto a un prezzo unitario di 800 MP o 10 euro, che consideriamo molto competitivo. Ciononostante è innegabile che la prima e la terza espansione rilasciate siano in assoluto le migliori, capaci di attrarre chiunque abbia minimamente apprezzato il gioco. Per gli altri due extra la collocazione è invece quella di acquisti comunque consigliabili ma che faranno la felicità solamente dei fan più accaniti della cooperazione o dei piccoli Claptrap. Ad ogni modo, se Borderlands vi ha divertito e avete oltre 3 GB di spazio libero sui vostri hard-disk, non vi resta che avviare i download e andare incontro al fato che vi attende nuovamente su Pandora.

 

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