Puppeteer
Lo scorso 5 Luglio, Sony ci ha invitato nella propria sede di Roma per provare in anteprima il nuovo gioco di Japan Studio: Puppetter.
A presentare questo nuovo platform in esclusiva per PS3 c'era Gavin Moore, game director di Japan Studio.
Nella sua breve introduzione, Moore ha raccontato dei curiosi retroscena sul gioco. In particolare ha voluto svelare che Puppeteer è nato per merito di suo figlio di 9 anni, che si stancava velocemente di qualsiasi videogioco.
Al che Gavin gli chiese "perchè non vuoi più giocare?" ed il bambino rispose "perchè questi giochi sono tutti uguali! Io voglio un gioco che mi faccia una sorpresa ogni 10 minuti".
di: Simone "PulpGuy88" Bravi
Lo scorso 5 Luglio, Sony ci ha invitato nella propria sede di Roma per provare in anteprima il nuovo gioco di Japan Studio: Puppetter.
A presentare questo nuovo platform in esclusiva per PS3 c’era Gavin Moore, game director di Japan Studio.
Nella sua breve introduzione, Moore ha raccontato dei curiosi retroscena sul gioco. In particolare ha voluto svelare che Puppeteer è nato per merito di suo figlio di 9 anni, che si stancava velocemente di qualsiasi videogioco.
Al che Gavin gli chiese “perchè non vuoi più giocare?” ed il bambino rispose “perchè questi giochi sono tutti uguali! Io voglio un gioco che mi faccia una sorpresa ogni 10 minuti“.
Questo ha fatto scattare la scintilla in Moore e nel suo team che hanno così cominciato a pensare ad un platform che proponesse continuamente elementi nuovi con cui interagire.
Puppeteer è il frutto di circa 3 anni di incessante lavoro per Japan Studios, noi abbiamo potuto provarlo e vi diciamo le nostre impressioni.
Something new
Il primo impatto con Puppeteer sarà molto familiare agli amanti del platform. Il titolo Japan Studios infatti vi ricorderà immediatamente Little Big Planet, sia per l’impostazione di gioco sia per le coloratissime ambientazioni.
Mai impressione fu più sbagliata però.
Puppeteer ha un suo carattere ben distinto e ben presto rivela la sua natura completamente folle.
Il giocatore impersonerà un pupazzino accompagnato da uno spiritello volante. La caratteristica principale del titolo sono le teste intercambiabili del protagonista, che hanno tutte un potere speciale preciso.
In ogni livello possiamo accumulare ed usare ben tre teste. Ogni testa può essere usata una sola volta in tutto il gioco, come ogni oggetto speciale che troverete e come ogni location che visiterete!
E’ questo quello che intendeva il figlio di Moore, questa scelta ha permesso al team di riempire il titolo di elementi sempre nuovi!
Il titolo rivela sin da subito la sua natura marcatamente cooperativa. Il secondo giocatore puiò controllare lo spiritello volante (anche tramite il Move), che può eseguire attacchi combinati col protagonista, recuperare oggetti per lui ed attaccare i nemici.
Si viaggia così all’interno di scenari coloratissimi, che godono di una direzione artistica del tutto fuori dal comune.
Moore ci ha rivelato che ogni singolo elemento dei livelli è stato disegnato a mano a trasposto nel gioco. Non c’è quasi nessun intervento digitale sugli sfondi, questo ha permesso di infondere ad ogni ambiente un tratto distintivo unico.
Ed infatti è proprio così; raramente ci si può ancora stupire dell’impatto visivo di un videogioco di una console che è arrivata a fine generazione. Puppeteer però, con le sue atmosfere spiccatamente Burtoniane, i suoi elementi fuori di testa che sembrano usciti da un film dei Monty Python, riesce a rapire il giocatore e trasportarlo in un mondo da cui sarà difficile uscire.
Tornando al gioco però, ognuno dei tre livelli che abbiamo potuto provare proponeva meccaniche sempre nuove, dal platforming puro, all’uso di mezzi di trasporto, fasi shooter, quick time events ambientazioni che cambiavano dinamicamente intorno a noi e delle spettacolari e divertentissime boss fight (dodici in totale nel gioco completo).
Ogni ambiente era infarcito di intelligenti enigmi, alcuni dei quali anche discretamente impegnativi da risolvere, che hanno richiesto una buona dose di cooperazione tra i due giocatori.
Il gioco è stato comunque pensato anche per giocare in singolo anche se il secondo giocatore può prendere parte alla partita in corso in qualsiasi momento.
Un temibile rivale per Sackboy
Puppeteer ci ha sorpreso. E’ stato davvero emozionante assistere alla sua presentazione e mettere mano al titolo che vedrà la luce il prossimo 11 Settembre, in esclusiva su PS3.
L’abilità di Japan Studio di creare un platform realmente innovativo e che si distacca da canoni del genere è stata apprezzata da tutti. Il fantastico lavoro svolto sul comparto visivo del gioco ci ha letteralmente incantato.
Se Puppeteer è questo non vediamo l’ora di avere tra le mani il gioco completo. Ci sarà da divertirsi!
Vi lasciamo con una breve video-intervista che il buon Gavin ci ha concesso dopo la presentazione. Buona visione!