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Super Scribblenauts

Avvicinarsi a Scribblenauts la prima volta non e' stato facile: e' stato come trovarsi davanti ad un foglio bianco e cercare l'ispirazione per scrivere un libro. Dopo i primi stentati tentativi pero', l'incertezza ci ha abbandonati velocemente e la nostra scrittura si e' fatta fluida e sicura: avevamo davanti ai nostri occhi un mondo intero a nostra disposizione. E' con questo spirito che siamo andati agli studi Warner di Milano, tanto entusiasmo e una vena di scetticismo: come si puo' aggiungere qualcosa ad un gioco dalle potenzialita' gia' infinite?

di: Federico Lelli

Avvicinarsi a Scribblenauts la prima volta non è stato facile: è stato come trovarsi davanti ad un foglio bianco e cercare l’ispirazione per scrivere un libro. Dopo i primi stentati tentativi però, l’incertezza ci ha abbandonati velocemente e la nostra scrittura si è fatta fluida e sicura: avevamo davanti ai nostri occhi un mondo intero a nostra disposizione.
È con questo spirito che siamo andati agli studi Warner di Milano, tanto entusiasmo e una vena di scetticismo: come si può aggiungere qualcosa ad un gioco dalle potenzialità già infinite?

Migliorare l’infinito

Super Scribblenauts è un originale puzzle-game strutturato in piccoli livelli: ogni livello ci presenta una situazione diversa da risolvere nei modi più fantasiosi possibili.
Il nostro strumento di interazione col gioco è il blocchetto dove scrivere qualunque cosa ci passi per la mente: ogni sfida può essere quindi affrontata in un modo differente grazie alla nostra immaginazione, ad esempio per aggirare un dislivello possiamo usare una scala o equipaggiare un paio di ali. Inutile dire quanto lavoro si nasconda dietro l’enorme database che comprende anche le diverse interazioni tra i diversi oggetti.

Oltre a questo i ragazzi di 5th Cell, non contenti, hanno voluto alzare ulteriormente il livello di personalizzazione permesso dal loro gioco aggiungendo la possibilità di aggettivare i sostantivi creati. Grazie a questa introduzione possiamo creare cani gialli e pompieri giganti. Gli aggettivi servono inoltre a modificare l’atteggiamento o il funzionamento delle cose e persone che creiamo fino ad arrivare anche a risultati grotteschi come la pietra amichevole, la montagna cavalcabile e il magnifico fucile alato magnetizzato, che spara proiettili con le stesse proprietà.

Grazie ai feedback raccolti in rete inoltre è stato migliorato il tradizionale sistema di controllo: finalmente siamo in grado di muovere Maxwell con il D-pad invece che con lo stilo, chi invece vuole rimanere con la vecchia configurazione trova uno stilo molto più preciso che distingue il tap dalla pressione continua, l’obbiettivo è quello di evitare i famigerati movimenti involontari del primo capitolo che spesso ci portavano alla morte.
I 120 livelli da affrontare si concentrano principalmente sull’uso del nuovo sistema di aggettivi e offrono una sfida ben bilanciata e ottima per comprendere appieno il sistema di gioco. Sotto questo aspetto l’introduzione dei tre aiuti da comprare si rivela una grande intuizione per guidare meglio il giocatore meno esperto.
Ma da un gioco del genere quello che ci si aspetta è la possibilità di creare: ci vengono così incontro le nuove modalità di creazione degli ambienti, dove possiamo disegnare con lo stilo il nostro paesaggio preferito, e di creazione livelli, dove possiamo definire degli obbiettivi particolari da raggiungere per completare le nostre missioni personalizzate.

Non possiamo terminare senza spendere due parole sullo stile grafico del gioco: in particolare ci teniamo a dire che abbiamo trovato meraviglioso l’ispirato character design dallo stile minimale ma sempre ben riconoscibile.

Si può quantificare l’infinito?

Pur trovandosi in equilibrio tra un gioco e un tool Super Scribblenauts sarà sicuramente un must-have per ogni giocatore del DS che si rispetti.
Per rispondere alla domanda iniziale, l’infinito può essere più grande di quello che ci potevamo aspettare e ne siamo felicemente sorpresi.

 

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