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Mass Effect 3

John Shepard e' l'unico che possa salvare la galassia. Miliardi di vite sono appese ad un filo e lui, il comandante della Normandy SR-2, deve fare di tutto per impedire che i Razziatori sterminino ogni essere senziente della galassia. Un'impresa impossibile, verrebbe da dire. Eppure potrebbe non esserlo. Il tempo a sua disposizione, pero', sta per esaurirsi: la Terra e' gia' stata attaccata e presto la stessa sorte la subiranno le decine di altri pianeti abitati sparsi per la galassia. Tutto questo, e molto di piu', lo si vedra' e vivra' nel prossimo capitolo di una delle saghe videoludiche di fantascienza di maggior successo: Mass Effect 3.

di: Giorgio "Nadim" Catania

Impugnate le armi! Nemici all’orizzonte!

La demo testata dall’addetto di Electronic Arts vedeva Shepard intento a sfuggire alla furia dei Razziatori, giunti sulla Terra. In questo caso, oltre al sistema di combattimento, si è dato grande peso alla spettacolarità dell’ambientazione. Vedere i palazzi della città crollare sotto i colpi dei nemici, le astronavi da battaglia esplodere in milioni di pezzi e alieni di ogni tipo cercare di sbarrare la strada al comandante, si è rivelato uno spettacolo tanto tragico quanto unico, davvero mozzafiato. Certo, in tale demo le scene scriptate hanno lievemente prevalso sul resto del gameplay, concedendo minore libertà di movimento in cambio di eventi davvero cinematografici.
Una sparatoria ed ecco un incrociatore cadere sotto i colpi di un Razziatore. Un altro combattimento ed ecco Shepard scivolare lungo il fianco di un palazzo crollato, ritrovandosi in un’altra area della città. Tutto sommato la sessione si è rivelata comunque interessante, capace di alternare tali eventi al resto del gameplay senza renderli troppo invasivi.

La grafica, già di grande impatto e discretamente fluida a questo stadio di sviluppo, contribuiva a rendere l’ambientazione sufficientemente apocalittica. Paesaggi, protagonisti, nemici, esplosioni ed effetti particellari hanno arricchito oltremodo lo schermo gigante su cui il tutto veniva proiettato. Il comparto sonoro, invece, ha assordato i presenti con un doppiaggio ed effetti degni di una produzione di grande portata, quale Mass Effect è.
La missione, dopo aver ucciso una manciata di nemici ed aver percorso le rovine della città, si concludeva con Shepard a bordo della Normandy, in procinto di contrattaccare.
Il tutto tra gli applausi degli spettatori presenti, rimasti senza parole di fronte a tanta bellezza.

Tante razze, un solo salvatore!

Al lancio del gioco mancano ancora svariati mesi, tempo utile per gli sviluppatori per rendere l’esperienza di gioco la più completa possibile, donando un’epica conclusione ad un videogioco dalla trama degna delle migliori produzioni cinematografiche. Il tutto sarà inoltre accostato da un comparto multiplayer, già annunciato ma di cui ancora si sa poco, che si spera sia all’altezza del comparto single player. Impresa certamente ardua ma siamo certi che i ragazzi di BioWare possano superare anche questa grande sfida. Ma per quanto riguarda la campagna principale, che rimarrà in ogni caso il piatto forte del gioco, potete dormire sonni tranquilli, visto che i lavori sembrano procedere nel verso giusto.

Il destino dell’intero universo dipenderà quindi da Shepard e dalle numerose scelte che sarà costretto a fare. Che avvenga nella totale tranquillità, a bordo della sua tecnologica e sicura nave spaziale o nel pieno della battaglia, tra le trincee scavate sulla Terra durante l’assalto dei Razziatori, poco importa. Dovrà scegliere chi salvare, quando farlo e come, e la cosa certamente non sarà facile. Il prezzo da pagare per eventuali errori sarà altissimo. E noi redattori di Console-Tribe, in tutta onestà, non vediamo l’ora di combattere con lui, supportandolo come meglio potremo, piangendo i morti caduti e gioendo per le vite salvate. E voi invece? Aiuterete il comandante John Shepard nella sua ultima, impossibile missione? O lascerete sprofondare l’universo nell’oblio, distrutto dai terribili Razziatori?
Pensateci su, avete tempo fino alla prossima primavera per decidere cosa fare.

 

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