Battlefield 3 Multiplayer
E' da tempo che si parla dello scontro tra Battlefield 3 e Call Of Duty: Modern Warfare 3. Ma come per i paragoni che vengono fatti tra Gran Turismo 5 e Forza Motorsport 4, FIFA 12 e PES 2012 o, ancora, Xbox 360 e PS3 (e si potrebbe andare avanti all'infinito), lasciamo che siate voi a discuterne. Cio' di cui vorremmo parlare in questo articolo e' del comparto multiplayer del titolo DICE che, appunto, e' il fulcro attorno a cui ruotano tutti i dibattiti delle community. E cosi', dopo decine di partite giocate grazie all'Open Beta, siamo riusciti ad avere un primo assaggio di quanto, il prossimo 28 ottobre, ci aspettera' su PS3 e Xbox 360.
di: RedazioneÈ da tempo che si parla dello scontro tra Battlefield 3 e Call Of Duty: Modern Warfare 3. Ma come per i paragoni che vengono fatti tra Gran Turismo 5 e Forza Motorsport 4, FIFA 12 e PES 2012 o, ancora, Xbox 360 e PS3 (e si potrebbe andare avanti all’infinito), lasciamo che siate voi a discuterne.
Ciò di cui vorremmo parlare in questo articolo è del comparto multiplayer del titolo DICE che, appunto, è il fulcro attorno a cui ruotano tutti i dibattiti delle community. E così, dopo decine di partite giocate grazie all’Open Beta, siamo riusciti ad avere un primo assaggio di quanto, il prossimo 28 Ottobre, ci aspetterà su PS3 e Xbox 360.
Salutiamo la cattiva compagnia
La beta ci ha permesso di mettere le mani su un’unica mappa, Operation Metro, giocabile esclusivamente in modalità Rush. Per chi non avesse mai giocato gli spin-off Bad Company, si tratta di una modalità a obiettivi nella quale gli attaccanti hanno il compito di armare e far esplodere delle coppie di ordigni. Una volta conseguito tale obiettivo, verrà sbloccata la successiva area della mappa in cui si concentrerà tutto il gioco. Qui infatti verrà attivata una nuova coppia di ordigni, e così via. Lo scopo dei difensori è ovviamente impedire che tutto ciò avvenga e, per strappare una vittoria, dovranno effettuare un certo numero di uccisioni. Il contatore si azzererà ogniqualvolta la squadra avversaria sarà riuscita a far esplodere gli ordigni.
L’ambientazione di questa beta non è stata sicuramente selezionata a caso, Operation Metro offre infatti ampi spazi aperti alternati da ambienti urbani e una lunga galleria metropolitana. Questa ottima varietà ci permette dunque di poter mettere mano su una qualsiasi delle bocche da fuoco offerte dal gioco. Andando a selezionare una delle quattro classi disponibili, ognuna con il proprio tipo di equipaggiamento, ci troviamo di fronte ad altrettanti stili di gioco. Dal medico che impugna la sua mitraglietta al distruttore che alterna bazooka e fucile d’assalto, passando per il più cauto cecchino, l’imbarazzo della scelta veramente non manca. E considerando che potremo aumentare il nostro livello di abilità con ciascuna delle tantissime armi, la longevità non può che salire alle stelle.
Ma quando si ha una tale abbondanza, la cosa che più interessa è il bilanciamento. Così tante armi, suddivise per quattro diverse classi, riescono a garantire un buon equilibrio? La nostra prima impressione non può assolutamente determinare un pensiero definitivo, in quanto, trattandosi di una beta, è proprio l’elemento sotto osservazione da parte degli sviluppatori. Comunque sia, il feeling che si prova pad alla mano è uno di quelli più realistici mai offerti in questa generazione. La vena "arcade" di Call Of Duty non si sente neanche lontanamente. In Battlefield 3 bastano giusto una manciata di colpi per uccidere un nemico (sì, salvo casi “eccezionali”) e l’arma nelle nostre mani risulta molto sensibile al rinculo. È impossibile andare in giro per la mappa e pensare di fare il kamikaze di turno, con il mitra che spara all’impazzata. Seppur ci siano le condizioni per farlo (grazie al bonus Sprint si riesce a coprire una vasta area a tutta corsa), entrano in gioco una serie di fattori, positivi e negativi, che ce lo impediscono. Uno è, come già accennato, il rinculo dell’arma, molto realistico e che impedisce di sparare forsennatamente, gli altri invece riguardano la conformazione della mappa. Operation Metro presenta infatti numerosi punti che favoriscono in modo estremo il "camperaggio", una pratica che in questa beta sembra aver raggiunto livelli spropositati. Eppure si sa, Battlefield è più un gioco di cooperazione, in cui conta più l’obiettivo che l’uccisione. Ma non ci sono particolari vantaggi che possano convincere i più sedentari ad abbandonare la loro postazione. Azioni come uccidere un nemico e armare/disarmare l’ordigno conferiscono infatti lo stesso quantitativo di punti esperienza. Sicuramente ci sono diversi fattori da rivedere per quanto concerne il bilanciamento del gioco che, come sappiamo, è la cosa fondamentale per la buona riuscita di un comparto multiplayer competitivo.
Ancora non ci vedo bene
L’altro punto di forza della produzione è ovviamente il comparto tecnico. Ma se è su PC in cui riesce a raggiungere livelli superlativi, lo stesso non si può dire per le versioni console. Pur trattandosi di una vecchia build, la qualità offerta non conferma quanto di buono è stato promesso negli ultimi mesi. L’impatto avuto è infatti ben lontano da ciò che gli ultimi trailer ci hanno abituati a vedere. Distruttibilità ambientale da rivedere, alla quale non sembrano essere stati apportati grandi cambiamenti da quanto già visto in Bad Company 2, texture scialbe e bug grafici ne costruiscono un cattivo biglietto da visita. Tra questi abbiamo notato la scomparsa del corpo del soldato che si sdraia nell’erba, la perfetta mimetizzazione dei corpi con le rocce, il ritardo della distruzione di vetrate e frequenti fenomeni di pop-up. Direte voi, si tratta di una beta, non di una demo o del gioco definitivo. E infatti lo scopo di una beta non è quello di presentare la versione finale del gioco. Però ci è consentito dire che a meno di un mese dalla pubblicazione ci saremmo aspettati molto di più. Tralasciando il fatto che si tratti di una vecchia build (di quanto poi?), quanto mostrato sconvolge infatti tutti i buoni auspici che abbiamo avuto finora. Diciamo che, al momento, Battlefield 3 si attesta più o meno sulla media degli altri sparatutto. Si denota un grande potenziale ma totalmente inespresso.
Riuscirà DICE ad apportare così tanti miglioramenti in tempo utile per il rilascio?
Appuntamento al 28 Ottobre
Rilasciare una beta multiplayer a ridosso dell’uscita del gioco è una scelta discutibile, probabilmente una lama a doppio taglio. Se da un lato permette di studiare meglio il bilanciamento delle armi, dall’altro non lascia il tempo necessario per apportare tutte quelle modifiche annotate durante le due settimane di sessioni. Ciò porterà sicuramente ad una patch, probabilmente pesante, già al day one.
Ma qualcosa ci ha colpito: pur trattandosi di una beta, i server sono riusciti a reggere la grande affluenza di utenti senza particolari problemi. A livello di netcode infatti non abbiamo riscontrato un fastidioso lag, anzi. Se ci è permesso fare un paragone diremmo proprio che l’esperienza di gioco si affianca a Resistance 3 e Killzone 3 che, ricordiamo, godono di server dedicati.
Per trarre le dovute conclusioni, non ci resta quindi che attendere l’uscita del gioco completo.