Pro Evolution Soccer 2016
Mentre all'estero alcuni campionati hanno già aperto le danze, in Italia ci tocca aspettare fino a Sabato per assistere al ritorno della Serie A. L'inizio dei campionati di calcio prepara il terreno per l'ormai classico derby videoludico tra la serie FIFA e PES. Un derby pronto a entrare nel vivo tra circa un mese, quando i due simulatori calcistici verranno lanciati sul mercato. Intanto Konami ha rilasciato la consueta demo di PES 2016 sugli store digitali permettendo a tutti di testare con mano le novità apportate al suo simulatore calcistico e capire così in che direzione si sta muovendo la serie che quest'anno celebra il suo ventesimo anniversario.
di: Luca SaatiMentre all’estero alcuni campionati hanno già aperto le danze, in Italia ci tocca aspettare fino a sabato per assistere al ritorno della Serie A. L’inizio dei campionati di calcio prepara il terreno per l’ormai classico derby videoludico tra la serie FIFA e PES. Un derby pronto a entrare nel vivo tra circa un mese, quando i due simulatori calcistici verranno lanciati sul mercato. Intanto Konami ha rilasciato la consueta demo di PES 2016 sugli store digitali permettendo a tutti di testare con mano le novità apportate al suo simulatore calcistico e capire così in che direzione si sta muovendo la serie che quest’anno celebra il suo ventesimo anniversario.
Dentro la demo
Come lo scorso anno, anche la demo di quest’anno di PES ci butta immediatamente nella selezione delle squadre senza permetterci di dare uno sguardo alle modalità che il gioco offrirà il 17 Settembre, una volta disponibile sul mercato. Al suo interno quindi troviamo cinque club, tra cui Juventus, Bayern Monaco, Roma, Corinthians e Palmerias, e due nazionali, ovvero Brasile e Francia. Gli stadi messi a disposizione sono invece due: lo Juventus Stadium e l’Arena Corinthians. Infine troviamo i classici livelli di difficoltà che arrivano fino al livello Superstar e le condizioni meteorologiche sereno e piovoso.
Sul campo
I primi attimi pad alla mano ci hanno trasmesso la sensazione di trovarci dinanzi a un ritmo di gioco leggermente più veloce rispetto al suo predecessore. Una sensazione trasmessa grazie a una fluidità nettamente migliore delle animazioni dei giocatori che sono state arricchite andando a colmare uno dei difetti di PES 2015 che risultava mancante di alcune animazioni chiave. In PES 2016 infatti si parla di un numero di animazioni tre volte superiori rispetto all’edizione dello scorso anno che pad alla mano fanno una notevole differenza e rendono l’esperienza di gioco molto più piacevole.
In questo modo quando si è in possesso palla il controllo del giocatore e il dribbling risulta più preciso, in particolare negli spazi ristretti. A bilanciare questa maggiore accessibilità in fase di possesso ci pensa una gestione della difesa rivista. Infatti il tasto X su PS4 adibito per il pressing sull’avversario e per l’affondo del tackle risulta più efficace rispetto all’anno scorso rendendo il gioco più fisico.
Il possesso palla a centrocampo risulta ancora fondamentale per creare azioni da gol e la rinnovata intelligenza artificiale viene ancora più incontro alle esigenze dei giocatori. L’intelligenza artificiale infatti ci è sembrata migliore, in particolare sulle fasce, permettendo di creare azioni più corali e di variare maggiormente la manovra durante i 90 minuti. Anche l’IA dei portieri è stata rivista e se da una parte abbiamo potuto apprezzare le migliorie, dall’altra abbiamo notato anche delle criticità che speriamo vengano risolte quando il gioco sarà disponibile nei negozi. I portieri infatti sono capaci di compiere autentici miracoli ma ci è capitato anche di assistere a qualche incertezza di troppo in particolare sui tiri dalla distanza. Anche l’intelligenza artificiale degli avversari si comporta bene e al livello di difficoltà più alto è riuscita a metterci in difficoltà.
Altra novità riguarda l’introduzione della pioggia che rende il controllo dei giocatori e della palla più pesante costringendo ad esempio ad imprimere una maggiore pressione sul tasto adibito al passaggio.
Il tocco di Kojima
Il FOX Engine non è solo il motore della serie Metal Gear Solid. Infatti da qualche anno il motore creato da Kojima Productions viene utilizzato anche per la simulazione calcistica di Konami con un risultato notevole. I modelli dei giocatori sono da sempre il fiore all’occhiello della serie conosciuta in Giappone con il nome Winning Eleven e anche quest’anno possiamo ritenerci tutt’altro che delusi. Resta da vedere se anche i giocatori meno importanti verranno realizzati con la stessa cura, ma guardando al passato possiamo essere fiduciosi. Migliorie anche per il manto erboso e per la realizzazione degli stadi che risultano adesso più curati rispetto al passato. Ottimo anche il pubblico e l’atmosfera che si respira sul campo con i tifosi che reagiscono in tempo reale a ciò che accade durante la partita, ad esempio fate un’entrata in scivolata piuttosto dura e sentirete i fischi del pubblico. Anche l’inquadratura è stata aggiornata con una telecamera televisiva che offre un maggiore controllo della partita grazie a una visuale più larga. Solo la resa visiva della pioggia ci ha lasciato con l’amaro in bocca risultando piuttosto dimenticabile. In sospeso invece il giudizio sulla componente sonora visto che la telecronaca risulta completamente assente da questa demo. Sappiamo che tornerà il duo Caressa-Marchegiani rivisto lo scorso anno con la speranza di un risultato finale decisamente migliore rispetto la dimenticabile telecronaca di PES 2015.
In conclusione…
Questa prova di PES 2016 è sicuramente positiva. Dopo aver stravolto il suo gameplay lo scorso anno, questa volta la serie calcistica di Konami promette piccole ma importanti modifiche che rendono l’esperienza di gioco più fluida e appagante. Restano ovviamente tanti punti interrogativi sulle licenze e sulle modalità di gioco che verranno risolti tra un mese, quando arriverà il verdetto definitivo su PES 2016.