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Playstation Home – Cercando casa

Comunicare, una semplice parola che per certi versi racchiude in se' la storia dell'evoluzione umana. Assistiamo di questi ultimi tempi al proliferare di soluzioni di social networking, comunita' virtuali all'interno delle quali i partecipanti possono interagire in senso multimediale, non poteva mancare all'appello il popolo Playstation! Sony con Home si candida a dimora virtuale di ogni videogiocatore, vediamo come.

di: Mariano "TylerDurden" Adamo

Senza tradire le aspettative dovute al nome che la piattaforma porta, ci ritroviamo nel bel mezzo del nostro appartamento, anch’esso interamente modificabile. Accedendo al menù principale è possibile richiamare una schermata in cui troviamo quanto occorre per improvvisarci architetti e designer e abbellire la nostra dimora. Purtroppo la beta non lascia spazio a grandi rivisitazioni, per cui la voglia di ristrutturare finisce presto e decidiamo di uscire fuori dalla casa e di lanciarci nell’esplorazione del mondo esterno.
Prima di poter accedere alle aree pubbliche è necessario effettuare un download delle stesse, bisognerà armarsi di pazienza ed attendere.
Le locazioni presenti per ora sono: Piazza, Centro Commerciale, Teatro, Sala da Bowling e Club Privato.

 

 

La Piazza – E’ il centro nevralgico della città, da qui è possibile raggiungere praticamente ogni zona circostante. Non offre molte features interessanti, ma in compenso è possibile incontrarvi molte persone. Ci basta salutare qualcuno per iniziare a scambiare due chiacchiere. Per intrattenersi con sistemi più ludici è possibile sfidare gli altri utenti in partite di gioco da tavolo come gli scacchi. Fondamentale.

Centro Commerciale – Odio e amore di questa giornata in città. Le potenzialità di quest’ambientazione sono palesi, in essa è racchiusa la possibilità di aggiungere oggetti su oggetti al nostro inventario. Scelta in parte condivisibile e in parte opinabile, in quanto è chiaro come sia l’impiego del denaro vero a muovere l’intera zona. Sony è comunque un’azienda e di certo mira al profitto, non ci resta che sperare comunque in contenuti gratis. Scheletro nell’armadio.

Sala da Bowling – La sala da bowling incarna lo scenario più ludico della città, probabilmente è qui che molti degli utenti preferiranno passare il proprio tempo. In perfetto stile Bowling Alley americano oltre a saggiare il parquet potremo anche divertirci con biliardo e giochi arcade, ogni angolo della sala offre una sorta di intrattenimento. I giochi disponibili apparentemente non sono molti, ma la realizzazione tecnica, considerando che sono solo dei passatempo, è di buon livello. Il bowling ha il classico sistema a barre che si caricano per dosare la potenza e l’angolazione di tiro. Inizialmente può sembrare macchinoso, ma dopo poco tempo regala molte soddisfazioni. Il biliardo ha una struttura abbastanza semplice, anche qui il lavoro svolto è di buon livello. Gli arcade comprendono un gioco in stile Arkanoid, un puzzle in cui incastrare treni colorati e l’innovativo Echochrome. Giocando insieme è facile rapportarsi con gli altri e di conseguenza la vera essenza di Home esce fuori. Centro Sociale.

Teatro – Praticamente una zona di passaggio, unica cosa possibile per ora è visionare dei video, il cui caricamento tra l’altro è piuttosto lento. Poca interazione e poco divertimento. Accessorio.

Club Privato – Questa possibilità è sicuramente apprezzata, almeno in chiave futura. L’ambiente è decisamente ristretto e per giunta non ancora personalizzabile. Per ora rappresenta l’unico modo per organizzare delle chat completamente private, utile quindi a chi vuole organizzare sessioni di gioco con un gruppo ben preciso di persone. Da segnalare la possibilità di lasciare in bacheca messaggi con una determinata scadenza. Potenziale inespresso.

 

Siamo stati praticamente dappertutto, abbiamo giocato, ci siamo divertiti. Passando in rassegna ogni zona possiamo ricordare alcuni dei momenti salienti della nostra esperienza. Le prime parole scambiate con un italiano, i festaioli che si riuniscono per ballare in piazza, le ragazze o quelli che si spacciano per esse! Insomma, ricordiamo la nostra vera esperienza di interazione sociale, del resto Home è proprio tutto questo. Tralasciando ciò che è stato detto o scritto, tralasciando l’hype generatosi in questi lunghi mesi, l’unica cosa che possiamo fare ora è stressare per intero il concetto che c’è dietro questa community creata da Sony. Quest’articolo è iniziato con la parola comunicare, ed è soprattutto questo che abbiamo ricercato nella piattaforma Sony. Il sistema messo a disposizione del giocatore è stato ben congegnato, la semplicità e l’immediatezza con cui si riesce ad interagire è sicuramente un punto a favore. Quello che davvero ci interessa è comprendere come questo sistema riesca a mantenere vivo l’interesse del giocatore, quello che ci chiediamo è se veramente si avverte la voglia di comunicare. Su tale tema è difficile dare un parere obbiettivo, forse sta ad ognuno di noi tentare un approccio con le persone che girano per le strade virtuali. L’interazione se appare immediata richiamando i comandi predefiniti, perde di intensità durante le chat testuali, infatti, è impossibile comunicare privatamente se non utilizzando gli appositi messaggi della dashboard. Unico sistema per rimediare è invitare la persona in luoghi privati, perché con l’accumularsi delle “voci” di tutti i giocatori si finisce per creare confusione.

Tra le tante note positive c’è anche qualche dettaglio che ci ha deluso: il più delle volte ci siamo imbattuti in utenti che vagano senza sosta, senza voglia, soli. In chiave futura invece, immaginiamo sessioni di gioco organizzate per strada, amici conosciuti dapprima solo come un nome tra tanti e che ci salutano e ci invitano a giocare. Sotto questo aspetto Home ha grandi possibilità: le basi e le infrastrutture ci sono, il successo è nelle mani di noi utilizzatori.