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Plants vs Zombies: Garden Warfare 2

Che bella sorpresa è stato Plants vs Zombies: Garden Warfare nel 2014? PopCap Games ha trasformato completamente la sua creatura passando dal tower defense su dispositivi mobile allo shooter multiplayer su console che scimmiotta e ironizza su videogiochi del calibro di Battlefield, Call of Duty e Halo. Il risultato fu straordinario con uno dei titoli più divertenti del 2014. Due anni dopo i ragazzi di PopCap Games ci riprovano e in attesa del 25 Febbraio, giorno di lancio di Plants vs Zombies: Garden Warfare 2, è stata pubblicata una beta multiplayer che ci offre un piccolo assaggio di cosa ci aspetta tra circa un mese.

di: Luca Saati

Che bella sorpresa è stato Plants vs Zombies: Garden Warfare nel 2014? PopCap Games ha trasformato completamente la sua creatura passando dal tower defense su dispositivi mobile allo shooter multiplayer su console che scimmiotta e ironizza su videogiochi del calibro di Battlefield, Call of Duty e Halo. Il risultato fu straordinario con uno dei titoli più divertenti del 2014. Due anni dopo i ragazzi di PopCap Games ci riprovano e in attesa del 25 Febbraio, giorno di lancio di Plants vs Zombies: Garden Warfare 2, è stata pubblicata una beta multiplayer che ci offre un piccolo assaggio di cosa ci aspetta tra circa un mese.

Benvenuti ai nuovi

Diverse sono le novità proposte da Plants vs Zombies: Garden Warfare 2. Iniziamo dai sei nuovi personaggi (tre per fazione) che accompagnano gli otto personaggi che abbiamo conosciuto nel gioco precedente. Cedro, Rosa e Chicco di Mais si uniscono a Sparasemi, Mastiazombi, Girasole e Cactus dalla parte delle piante. Gli zombie invece possono contare su new entry come Zombolino, Super Zomb e Capitan Barbamorta che uniscono le forze a Fante, Ingegnere, Scienziato e Fuoriclasse. 
Cedro è un tank che colpisce i nemici con un raggio laser, si protegge con uno scudo ed è capace di velocizzare i suoi movimenti trasformandosi in una palla in modo non così dissimile dalla Morfosfera di Samus nella serie Metroid. Rosa è una classe di supporto capace di costruire portali per il teletrasporto (esattamente come l’Ingegnere zombi), immobilizzare i nemici in una bolla temporale, entrare in modalità berserk e trasformare i nemici in capre. Chicco di Mais è invece un vero e proprio assaltatore che può contare su due mitra che scimmiottano i cari e vecchi Thompson e fare grandi danni con una sorta di lanciarazzi e un raid aereo. Zombolino invece è un piccolo non morto abbastanza delicato (ha soltanto 50 punti vita) ma che può contare su un’agilità invidiabile grazie al suo jetpack e in un istante diventare l’avversario più temibile richiamando dal cielo lo Z-Mech un titano robot (qualcuno ha detto Titanfall?) dalla grande potenza di fuoco e resistenza. Super Zomb è il supereroe degli zombie, letale dalla breve distanza grazie ai suoi pugni, calci e tornadi, ma anche duttile per gli scontri dalla distanza con un raggio laser che gli spunta dalle mani. Anche Capitan Barbamorta è un personaggio molto versatile in quanto la sua arma primaria ha due tipologie di fuoco (una per la corta e l’altra per la lunga distanza), può inoltre mandare il suo pappagallo nel cielo come il Drone Aglioso del Cactus o il Drone Zombot dell’Ingegnere, e evocare un cannone a mò di torretta fissa per attaccare gli avversari.
I nuovi personaggi sono una delle aggiunte più gradite, introducono una varietà ancora maggiore e cercano di pareggiare i conti tra le varie fazioni. Ad esempio Super Zomb possiamo considerarlo lo speculare della Masticazombie, Chicco di Mais ci ha ricordato il Fante degli zombie e così via. A tutto questo aggiungiamoci poi il fatto che nel gioco completo ogni classe avrà diverse versioni come quella ghiacciata, tossica e molte altre ancora. Insomma già ci sfreghiamo le mani al solo pensiero di voler sbloccare e testare tutte le varianti dei personaggi. L’unica cosa a preoccuparci è il bilanciamento visto che stiamo parlando di sette personaggi per fazione che rischiano di mettere in bilico gli equilibri. Già il primo Garden Warfare non era un campione di bilanciamento e ammettiamo una certa preoccupazione in tal senso.

Battaglie in giardino

Altra novità di Plants vs Zombies: Garden Warfare 2 è una sorta di hub a cui accedere a tutti i contenuti che il gioco offre e che va a sostituire il menù di gioco. Per la beta è quasi tutto bloccato ad eccezione della Bandiera del Potere. L’hub è infatti situato in un quartiere diviso in due parti, una per gli zombie e l’altra per le piante permettendoci di passare dall’una all’altra fazione. Al centro del quartiere troviamo una bandiera da conquistare affrontando orde sempre più crescenti di nemici. Si tratta di un buon diversivo che ci permette di provare i vari personaggi così da capire i loro punti forti e le loro debolezze in vista del multiplayer competitivo. 
Nell’hub è presente un portale che permette di accedere alle modalità competitive del gioco. Nella beta abbiamo provato Supremazia Erbosa, Deathmatch a squadre e una modalità mista rilasciata in occasione dell’ultimo giorno su cui preferiamo sorvolare in questa sede visto che non propone nulla di nuovo oltre ai grandi classici come King of the Hill e il già citato Deathmatch a squadre.
Concentriamoci quindi solo su Supremazia Erbosa che fonde la ben nota Tombe & Giardini e Attacco Erboso. Tombe & Giardini vede gli zombie andare all’assalto di una zona da conquistare difesa dalle piante. Conquistata la prima zona si procede alla prossima e così via fino ad arrivare all’ultima dove bisogna completare uno speciale obiettivo. La particolarità di questa modalità sta nel fatto che a ogni giardino conquistato dagli zombie la mappa cambia in quanto si passa a una zona completamente nuova. Nella mappa Semi del Tempo ad esempio ci viene proposto un vero e proprio excursus temporale viaggiando tra l’antico Egitto, Cina, Roma e Medioevo. 
Attacco Erboso è praticamente l’esatto opposto di quanto descritto un attimo fa. Gli zombie devono difendere le zone dagli attacchi delle piante. La mappa disponibile nella beta per questa modalità è Base Lunare Z che sfoggia un look fantascientifico. Straordinaria l’ultima zona della mappa che trasforma il gioco in una sorta di flipper dove bisogna spingere delle sfere e imbucarle nell’apposito spazio per ottenere un punto. 
Il lavoro svolto sul level design è eccellente con mappe capaci di offrire un divertimento unico senza mai annoiare. Anche in questo caso ciò che ci preoccupa maggiormente è il bilanciamento dato che durante la nostra prova abbiamo notato match troppo a favore delle squadre che difendono rendendo una vera e propria impresa il superamento di ogni zona da parte degli attaccanti. Speriamo che il feedback ottenuto dalla beta metta in guardia gli sviluppatori su questi problemi.

In conclusione…

Se PopCap dovesse riuscire a risolvere i problemi di bilanciamento entro il lancio, Plants vs Zombies: Garden Warfare 2 rischia di essere uno dei videogiochi più divertenti di questo 2016. Il team di sviluppo ha arricchito la sua creatura con tante novità all’insegna della varietà e del divertimento. Manca circa un mese all’uscita e noi non vediamo l’ora di mettere le mani sul prodotto completo.