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PES 2015

Si è fatta aspettare una settimana più del previsto ma finalmente Konami ha pubblicato la tanto attesa demo di PES 2015. Manca ancora un po' al 13 Novembre, giorno di lancio del nuovo videogioco calcistico, ma nell'attesa ci siamo dilettati a lungo con questa versione di prova e queste sono le nostre impressioni pad alla mano. 

di: Luca Saati

Si è fatta aspettare una settimana più del previsto ma finalmente Konami ha pubblicato la tanto attesa demo di PES 2015. Manca ancora un po’ al 13 Novembre, giorno di lancio del nuovo videogioco calcistico, ma nell’attesa ci siamo dilettati a lungo con questa versione di prova e queste sono le nostre impressioni pad alla mano.

Superstar

Questa demo non ci permette di avere un’anteprima delle modalità che poi troveremo nel videogioco completo, limitandoci a una semplice Partita Veloce con due livelli di difficoltà: Medio e Superstar. A nostra disposizione ci vengono messe 7 squadre, tra cui troviamo Real Madrid, Barcellone, Athletic Bilbao, Atletico Madrid, Napoli, Juventus e Bayern Monaco. Abbiamo giocato molte partite alternandoci con tutte le squadre e con entrambi i livelli di difficoltà in modo tale da avere un quadro della situazione quanto più completo possibile. 

In campo

Sin dai primi minuti di gioco abbiamo notato molte differenze e migliorie rispetto le edizioni degli anni precedenti. Il team di sviluppo aveva promesso un ritorno alle origini e le sensazioni pad mano in questo senso sono state molto positive. Il ritmo di gioco è molto equilibrato e sembra rispettare quanto si vede nella realtà, il controllo dei giocatori risulta tanto semplice quanto fluido e profondo. I movimenti dei giocatori e i dribbling rispondono con estrema precisione alle sollecitazioni della levetta analogica sinistra. Anche sulla fisicità dei giocatori è stato fatto un bel lavoro, i giocatori difendono con le unghie e con i denti la palla dal pressing avversario. Elementi questi, dribbling e fisicità, che ci hanno permesso di destreggiarci in spazi davvero ristretti con due (ma anche tre) giocatori a pressarci. 
Chiariamo che questo non vuol dire che è possibile partire con il Ronaldo della situazione dalla difesa e arrivare davanti alla porta a suon di dribbling, anche se ovviamente i giocatori più abili possono fare la differenza, ma il gioco di squadra è fondamentale per buttare la palla in rete. A favorire il gioco di squadra ci pensa l’intelligenza artificiale che vede i nostri compagni proporsi e inserirsi negli spazi per ricevere passaggi filtranti per scavalcare la difesa avversaria. A proposito di intelligenza artificiale abbiamo notato differenze abissali tra i due livelli proposti in questa demo. Se in Medio gli avversari si impegnano il minimo nel pressare e nell’avvicinarsi all’area avversaria, è al livello Superstar che l’IA da il meglio di se. Il pressing è molto aggressivo, costringendoci a un continuo scambio di palla tra i giocatori per avere la meglio, e ci verrà chiesta la massima attenzione nella fase difensiva per non subire gol. Gli avversari si comportano proprio come nella realtà, ad esempio il Barcellona si dedica in un possesso palla quasi ossessivo per riuscire ad innescare i suoi attaccanti. Anche i portieri si comportano egregiamente, non ci è capitato di assistere a delle sbavature tra i pali. 
La risposta ai comandi è immediata e la fisica del pallone, che riesce a trasmettere la giusta sensazione di peso, ci ha convinto moltissimo non solo nei passaggi e nelle conclusioni a rete, ma anche nei rimpalli e nelle deviazioni di questo tipo. Nel complesso quindi PES 2015 riesce dare la sensazione di avere il pieno controllo del campo e dei giocatori, con un gameplay tanto semplice e accessibile quanto profondo. 

Una volpe nel pallone

Anche a livello tecnico le impressioni sono più che positive. A colpire in particolare sono le modellazioni e le animazioni dei volti dei giocatori. Buone ma non stupefacenti le animazioni dei movimenti dei calciatori molto fluide e meno slegate tra loro, a tal proposito abbiamo apprezzato molto gli stili di corsa personalizzati per i giocatori più celebri che si muovono come nella realtà. Ottimo anche il sistema d’illuminazione, anche se abbiamo notato un po’ di scalettature nelle ombre sui giocatori, la resa del campo di gioco e la modellazione del pubblico. Sul comparto sonoro non possiamo dire molto, essendo assente la telecronaca che ricordiamo vedrà Caressa al commento italiano, ma siamo rimasti soddisfatti dai cori dei tifosi. 

In conclusione…

Questa volta sembriamo davvero esserci a un ritorno in grande della serie Pro Evolution Soccer. Siamo molto curiosi di mettere le mani sul prodotto finale, per testare in particolare le modalità, tra cui la nuova myClub che vuole essere la risposta all’Ultimate Team della concorrenza, ma questo assaggio ci ha trasmesso sensazioni positive e testimonia il fatto che PES 2015 è in grande forma.