New Super Mario Bros U
Noi giocatori siamo proprio insaziabili, è risaputo. New Super Mario Bros 2 è disponibile solo da qualche giorno e non abbiamo ancora fatto in tempo a raggiungere il fatidico milione di monete che già stiamo pensando al prossimo seguito su Wii U. Alcuni membri della redazione hanno potuto testare con mano il titolo e, anche alla luce del Nintendo Direct di pochi giorni fa, vediamo assieme cosa ci riserva l'idraulico più famoso del mondo per il lancio della nuova console da salotto Nintendo.
di: RedazioneNoi giocatori siamo proprio insaziabili, è risaputo. New Super Mario Bros 2 è disponibile solo da qualche giorno e non abbiamo ancora fatto in tempo a raggiungere il fatidico milione di monete che già stiamo pensando al prossimo seguito su Wii U. Alcuni membri della redazione hanno potuto testare con mano il titolo e, anche alla luce del Nintendo Direct di pochi giorni fa, vediamo assieme cosa ci riserva l’idraulico più famoso del mondo per il lancio della nuova console da salotto Nintendo.
Same Super Mario Bros
Che ci sia qualcosa che non va lo si capisce subito, basta guardare il titolo. Forse il meno attraente col quale l’idraulico nostrano ci abbia mai deliziato in anni e anni di onorata carriera. Già perché se il New ormai non stupisce più (siamo ormai al 4° capitolo dopo l’esordio su DS nel 2006), quel “U” ci è parso veramente al limite anche se Nintendo non è nuova nel legare ai nomi dei giochi quelli delle proprie console, basti ricordare l’era del Super Nintendo e del Nintendo 64 quando i Super e i 64 erano ovunque. Noi ci auguriamo di non ritrovare questo “U” in tutte le salse, basta e avanza nel nome della console. Wii Remote e Padlet (ufficialmente Wii U Gamepad ma noi opteremo per questa simpatica crasi fra Pad e Tablet) alla mano, il gioco presenta il medesimo feeling dei predecessori, una veste grafica poco più che evoluta e persino la stessa musica di sottofondo che già all’epoca dell’originale su DS non riuscì a imporsi fra i fan. Prime impressioni così, a caldo, ma comunque indici di una demo ancora in grado di svilupparsi a dovere. D’altronde il Super Mario originale è sempre stato in due dimensioni e siamo sicuri che Nintendo non tradirà certamente le aspettative con il suo marchio di punta.
I got the power!
Cominciamo con una “strabiliante” novità: dopo anni e anni di rapimenti ai danni della principessa, questa volta non sarà la dolcissima Peach ad essere allontanata dal reame. Bowser e i suoi scagnozzi hanno invaso il castello e sarà l’affiatato gruppo, capitanato ovviamente da Mario, ad essere letteralmente sbattuto fuori. Ci si aspetterebbe a questo punto di partire dal mondo 8 per risalire al primo, tuttavia l’iter da percorrere sembra quello standard, come suggeriscono delle sequenze video che mostrano Mario passare dalle verdi colline del primo mondo al deserto del secondo e successivamente dalla sabbia al ghiaccio, in una mappa che ricorda vagamente lo stile di Super Mario World. Una non rivoluzionaria ma gradita introduzione riguarda la possibilità di affrontare l’avventura in multiplayer impersonando il proprio Mii rendendo molto semplice capire quale personaggio sta controllando ognuno dei vostri amici. Ma cosa sarebbe Mario senza Power Up? Questo capitolo si arricchisce di un potere, per quanto visto nuovo solo nella forma. Raccogliendo una ghianda potrete trasformarvi in Mario Scoiattolo e acquisire l’abilità di planare, questa non è certo una novità per cui la speranza è che sia rivelata qualche peculiarità nascosta. Di ben altro spessore il ritorno in grande spolvero dei cuccioli di Yoshi conosciuti in Super Mario World, qui trasportabili come si fa coi blocchi e utili per poter godere di abilità inedite. Per ora, tra quelli mostrati, vi è il cucciolo rosso che consente di planare gonfiandosi come un pallone aerostatico, quello giallo capace di illuminare le buie caverne e quello blu in grado di sparare bolle per catturare i nemici sulle quali poi saltare per farsi strada e raggiungere piattaforme altrimenti inaccessibili. Immancabile infine la possibilità di poter cavalcare lo Yoshi adulto, pare con le stesse abilità presenti nella versione Wii.
Piattaforme che bontà
Stando ai discorsi di Nintendo, a quanto si è potuto osservare, ma sopratutto giocare, l’unica differenza col passato risiede nella possibilità offerte al 5° giocatore (avete letto bene, quinto!) il quale, Padlet alla mano, è in grado di creare dal nulla delle piattaforme temporanee o sconfiggere alcuni nemici semplicemente ricorrendo allo schermo sensibile al tocco (che come su DS, ricordiamo, non sarà multi-touch). Ci saranno ovviamente ulteriori elementi di contorno, ma l’idea generale è che Ubisoft con il suo Rayman Legends abbia saputo sfruttare meglio le possibilità offerte dai controlli tattili, soprattutto per quanto riguarda la modalità single player.
In singolo infatti si tratta del canonico Super Mario e l’uso del Padlet non sembra dare alcun valore aggiunto al gameplay, tuttavia offre la possibilità di “liberare” la TV in qualsiasi momento e procedere in modalità handheld. D’ora in poi nessun bisogno urgente vi impedirà di completare un livello senza mettere in pausa. Per quanto riguarda il multiplayer il Padlet assume un ruolo ben più profondo. Potrete decidere di usarlo per giocare nel classico modo come uno dei quattro, oppure come quinto elemento, discriminante della buona o cattiva riuscita del livello. In questa modalità di gioco assistito, denominata Boost Mode, il gioco di squadra e la coordinazione la faranno da padrona. Come dicevamo, potrete interagire col pennino su schermo per creare delle piattaforme al fine di agevolare, ma anche ostacolare, i vostri amici che tentano di completare il livello. Molto utile, da un lato per aiutare chi è alle prime armi, dall’altro per creare delle vere e proprie sfide personalizzate contro l’amico di turno che si è sempre bullato di essere il più fico dell’universo a Super Mario; un modo tutto nuovo e asimmetrico di intendere il multiplayer competitivo. Ci sono inoltre una serie di modalità aggiuntive mirate per mettere alla prova le vostre skill o per enfatizzare il gameplay in più giocatori. Nel Boost Rush Mode l’obiettivo è sì collezionare più monete possibili ma nel farlo lo schermo scorrerà sempre più velocemente rendendo l’impresa decisamente più ardua; inoltre viene offerta la possibilità di visionare replay per creare strategie sempre più efficaci alla caccia del miglior record. Nel Challenge Mode invece avrete a che fare con obiettivi di vario tipo che mettono alla prova le abilità del giocatore, ad esempio raggiungere la bandierina di fine livello il più velocemente possibile (confidiamo nella presenza di classifiche dedicate per sfidare anche online i tempi dei propri amici), collezionare più vite possibili saltando e fluttuando in testa ai nemici senza mai toccare terra ecc.
Seguendo la scia del recente New Super Mario Bros 2 su 3DS, sembra proprio che Nintendo voglia focalizzarsi sul fornire ai giocatori quanti più strumenti possibili per speedrun di ogni tipo, offrendo non solo nuovi power-up e mezzi per sprintare a tutta velocità da sinistra verso destra, ma anche un’intera struttura online atta alla condivisione (attraverso l’inedito Miiverse). Nintendo stessa sembra puntare molto su questo fronte grazie alla possibilità di scambiare messaggi di testo (e non solo ci auguriamo) con giocatori di tutto il mondo e confrontarsi in tempo reale con strategie, aiuti e chissà quanto altro.
Almeno non si chiama Super Mario Bros HD
Pur trattandosi della prima iterazione in HD del nostro brand preferito, l’idea generale è che anche sotto il profilo tecnico si potesse fare certamente di più per l’esordio di Mario nel mondo dell’alta definizione. Rimasto grosso modo invariato, il comparto visivo riesce a distinguersi solo per un netto miglioramento degli sfondi, ora degnamente caratterizzati e con qualche chicca davvero notevole (lo sfondo del livello dei fantasmi). Migliorati, anche se di poco, i modelli poligonali, ora decisamente più dettagliati. Il gameplay in single player non porta grosse innovazioni, gli sforzi per integrare le funzionalità del Padlet sembrano essere stati riversati quasi completamente nel multiplayer. In ogni caso saranno i dettagli tipicamente “Nintendo Difference” a far spiccare il gioco rispetto alla concorrenza.
Atteso insieme al lancio della nuova console, New Super Mario Bros U si presenta sin da subito come un progetto che può contare su delle solidissime basi, ma che a parte accompagnare i giocatori alla scoperta delle funzioni del nuovo WiiU sembra aver ben poco da offrire rispetto a quanto fatto dai suoi predecessori (il ritorno alle origini su DS e l’introduzione del multiplayer su Wii). Basterà il solo nome “Mario” a convincere i giocatori di tutto il mondo che è arrivato il momento di acquistare una nuova console?