Anteprima

Murdered: Soul Suspect

Presentato all'E3 2013, Murdered: Soul Suspect è la storia di un poliziotto che viene inaspettatamenente ucciso dal sospetto killer che stava inseguendo. Square Enix si lancia sugli investigativi paranormali. Chiamiamo i Ghostbusters?

di: Manuel "haures" Di Gregorio

Square Enix si lancia sugli investigativi paranormali. Chiamiamo i Ghostbusters?

Presentato all’E3 2013, Murdered: Soul Suspect è la storia di un poliziotto che viene inaspettatamenente ucciso dal sospetto killer che stava inseguendo.
La demo mostrata alla Gamescom 2013 è sostanzialmente la stessa dell’E3; dopo aver assistito al nostro omicidio in diretta nei panni di uno spirito in limbo tra vita e morte, diventeremo fantasmi e interagiremo con l’ambiente di gioco proprio come farebbe un’entità paranormale. 
Con l’arrivo della polizia non potremo fare a meno di investigare noi stessi sulla nostra morte per ritrovare l’assassino in libertà.
In quanto fantasmi abbiamo però particolari abilità: potremo possedere le anime delle persone guardando la realtà tramite i loro occhi, e ciò tornerà utile per leggere gli appunti raccolti dai poliziotti durante l’indagine. Inoltre potremo possedere i testimoni oculari spingendoli a ricordare precisi frammenti di memoria per ottenere importanti informazioni occultate dal subconscio. Non mancherà inoltre tanta sana investigazione vecchio stile, raccogliendo indizi e collegando logicamente certi avvenimenti.

 

All’interno delle abitazioni saremo liberi di passare attraverso muri e oggetti, incontrando anche altre anime di persone che sono diventate fantasmi ma che sono rimaste disorientate da questo limbo. Spesso ci chiederanno anche di portare a termine delle missioni che hanno a che fare con i vivi e sarà nostro compito aiutarli.

Non solo anime di uomini riempiranno le ambientazioni: demoni fluttuanti pattuglieranno corridoi e stanze, cercando di risucchiarci l’anima se capiteremo nel loro campo visivo (qualcuno ha detto Dissennatori?). Per sconfiggerrli dovremo aggirarli alle spalle, possederli e farli esplodere; non sappiamo però se questa specie di “nascondino spiritico” sarà l’unico modo a disposizione per distruggerli.

 

Una volta tornati sulla scena del crimine(prima regola di ogni delitto giallo!) analizzeremo le tracce di memoria che l’ambiente o gli oggetti hanno “registrato” al nostro passaggio, e analizzando per gradi la situazione creando un percorso logico (chi ha fatto cosa, perché è stato fatto, come è stato fatto), ricollegheremo insieme i pezzi per scoprire indizi di cui non eravamo a conoscenza da vivi.

Square Enix ha donato al titolo uno stile cupo e prettamente dark, perfettamente in linea con l’atmosfera voluta. Forse il gameplay si è rivelato sostanzialmente troppo ridotto all’osso mentre i combattimenti soprannaturali con i demoni non sembrano lasciar spazio ad impegnative tattiche stealth.
In attesa di provare una versione più recente, vi lasciamo alla visione dell’ultimo trailer rilasciato durante la Gamescom.