Metal Gear Solid – L’anniversario
3 settembre 1998: in Giappone approda, in esclusiva Playstation, il terzo della saga Metal Gear: stiamo parlando di Metal Gear Solid, un brand destinato ad avere un successo enorme.
In occasione del quindicesimo anniversario dal rilascio dell'iconico "primo capitolo", abbiamo pensato di ripercorrere la storia di questa saga, senza considerare i varispin-off, dall'ormai lontano 1987 ad oggi.
di: Gianmarco Forcella
3 settembre 1998: in Giappone approda, in esclusiva Playstation, il terzo della saga Metal Gear: stiamo parlando di Metal Gear Solid, un brand destinato ad avere un successo enorme.
In occasione del quindicesimo anniversario dal rilascio dell’iconico “primo capitolo”, abbiamo pensato di ripercorrere la storia di questa saga, senza considerare i varispin-off, dall’ormai lontano 1987 ad oggi.
Metal Gear – Metal Gear 2: Solid Snake (1987 – 1990)
Il primo e il secondo capitolo sono forse quelli meno conosciuti dell’intera saga, anche per il fatto che vennero rilasciati su MSX e NES e solo uno di questi approdò in occidente.
Eppure sono proprio i capitoli più importanti dell’intera saga, in quanto è qui che si fa la conoscenza di due personaggi chiave all’interno della storia ideata da Hideo Kojima: Gray Fox, grande amico di Solid Snake, che giocherà un ruolo importante dentro il titolo PS1, e Big Boss, probabilmente IL personaggio per eccellenza, che avrà un ruolo importante soprattutto in Metal Gear Solid 4.
Per l’epoca, i due Metal Gear furono sicuramente rivoluzionari, specie per il fatto che fu proprio lo stesso Kojima ad introdurre nell’industria videoludica il concetto di stealth. Ma lo stesso game director, in un’intervista di due anni fa, affermò che, considerando le limitazioni a livello hardware presenti sull’MSX, Metal Gear fu un “abominio”.
Nonostante tutto, entrambi i titoli ottennero un discreto successo.
Metal Gear Solid (1998)
Sebbene canonicamente corrisponda al terzo capitolo della saga, Metal Gear Solid è tuttora il titolo più conosciuto di tutta la serie ed anche il più venduto: si parla, ad oggi, di oltre sei milioni di copie.
In Metal Gear Solid, Snake questa volta ha il compito di infiltrarsi all’interno di una base militare sperduta in un’isola dell’arcipelago Fox, in Alaska, che verrà poi ribattezzata “Shadow Moses”, per evitare la possibilità che un gruppo di terroristi, comandati dal proprio fratello gemello (Liquid), possano lanciare un attacco nucleare attraverso una nuova arma di distruzione di massa, il “Metal Gear REX”. All’interno del capitolo per Playstation vengono quindi introdotti personaggi che saranno fondamentali per il prosieguo della trama, come Otacon, Meryl, Naomi, Roy Campbell, Liquid, Ocelot.
All’epoca del lancio, era il 1998, Metal Gear Solid fu sicuramente un gioco rivoluzionario, grazie agli ottimi dettagli (per la tecnologia del tempo) poligonali ma soprattutto alla trama così interessante da tenere il giocatore stimolato. Ancora oggi, continua ad essere un best-seller attraverso gli scaffali digitali del SEN.
Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty (2001)
Sons of Liberty, quarto capitolo dell’intera saga, è stato quello più criticato ed odiato, probabilmente per un solo motivo: il cambio di protagonista. Non è più Solid Snake ma Raiden, personaggio che ha subito un addestramento tramite missioni virtuali e supportato anche lui da Roy Campbell.
La particolarità di questo capitolo è però la storia: molti la criticano in quanto sono presenti molti dialoghi e con un messaggio nascosto non molto chiaro ma, a nostro parere, è proprio questo che rende bellissima la trama delle avventure di Raiden.
È durante questo capitolo che si viene poi a conoscenza di una delle figure più importanti di tutta la saga, definibili forse come gli “antagonisti” dell’intera saga di Metal Gear, ovvero i Patriots, un’organizzazione che ha ormai il controllo di tutto il globo. In Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty infatti, dopo aver giocato per breve tempo nei panni di Snake ed aver reincontrato Otacon, Ocelot e Liquid, si passa nei panni del nuovo protagonista e qui si fa la conoscenza di un personaggio importante che, all’epoca dei fatti dell’incidente di Shadow Moses, era il presidente degli USA: Solidus, fratello di Liquid e Snake. È proprio di quest’ultimo che i Patriots si prendono gioco ed eliminano: due anni prima dell’entrata in scena di Raiden, Ocelot riesce a rubare un nuovo prototipo di Metal Gear e lo consegna nelle mani di Solidus ma l’obiettivo di quest’ente è proprio quello di fargli credere di esserci riuscito, in quanto in realtà non sta facendo altro che favorire il loro piano, ovvero quello di creare una sorte di pace “orwelliana”.
Nonostante le pesanti critiche ricevute, Sons of Liberty riuscì a vendere circa tre milioni di copie.
Metal Gear Solid 3: Snake Eater (2004)
Ecco, il quinto capitolo dell’intera saga è forse quello più anomalo di tutti: tutto cambia. Il sistema di gameplay, l’ambientazione, il personaggio (sì, di nuovo). Tutto.
Eppure qui è cambiato tutto in positivo, facendo sì che diventasse il terzo, in ordine di classifica, titolo più venduto dell’intera saga. L’intero Snake Eater è da considerarsi un prequel dell’universo di Metal Gear.
Partiamo dall’ambientazione: ci troviamo nel 1964, durante la guerra fredda e con la crisi dei missili di Cuba alle spalle. Il governo degli Stati Uniti ha perso le tracce di uno scienziato nucleare in Russia ed è qui che entra in gioco il nuovo protagonista, senza dubbio il migliore di tutta la serie: Jack, anche conosciuto come “Naked Snake” e, alla fine del gioco, “Big Boss”, nonché padre naturale di Solid Snake, Liquid e Solidus.
Dopo il mancato recupero dello scienziato, quindi, Jack è obbligato a svolgere una seconda missione, ovvero quella di eliminare Volgin e la sua stessa mentore The Boss, autori di un gravissimo attacco nucleare in Russia.
La novità, a livello di gameplay, è comunque tutta nell’ambientazione: Kojima, per questo quinto capitolo, ha deciso infatti di rendere il tutto più realistico. Qualche esempio: le ferite che Naked Snake riceve devono essere curate manualmente e non tramite le classiche razioni; per nascondersi dai nemici, bisognerà sfruttare, oltre alla fitta erba della giungla russa, la mimetica, che giocherà un ruolo importante in tutto il gioco.
Complessivamente, il prequel di tutta la serie e l’inizio delle avventure di Big Boss hanno venduto oltre quattro milioni di copie.
Meta Gear Solid 4: Guns of the Patriots (2008)
Tutto ha un inizio e una fine. In genere i finali delle saghe videoludiche non sono mai stati granché, eppure Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots è riuscito a strapparci via, più di una volta, qualche lacrima. Unico, almeno per il momento, titolo della saga ad essere arrivato su PS3, riprende dagli eventi narrati in Sons of Liberty per chiudere completamente tutta la storia, con il ritorno di personaggi chiave all’interno della saga come Big Boss, EVA, Roy Campbell, Naomi, Meryl, Liquide Raiden.
Il protagonista è come sempre Solid Snake che, a causa della sua identità di clone, ritroviamo invecchiato molto velocemente rispetto alla media e con un’aspettativa di vita di circa un anno. Ma il protagonista ha ancora qualcosa da fare, ovvero fermare il piano di dominazione del fratello, Liquid, e porre la parola fine ai Patriots. Sebbene aiutato da molte persone, come Raiden, Meryl e, in particolare, senza rendersene conto fino alla fine, da Naomi, la missione sembra quasi disperata a causa dell’ingente potenza che Liquid, dentro il corpo di Ocelot, è riuscito ad accumulare in brevissimo tempo.
Il gameplay è invece rimasto sempre la stesso, fornendo però a Solid una vasta gamma di armi ed addirittura un negozio presso il quale comprare munizioni.
Molti lo definiscono come IL titolo blockbuster per eccellenza su PS3 ed in effetti, se si osservano i dati di vendita, Metal Gear Solid 4 ha venduto oltre cinque milioni di copie.
Metal Gear Solid Portable Ops – Metal Gear Solid: Peace Walker (2006 – 2010)
Sebbene cronologicamente la saga si concluda con Metal Gear Solid 4, Kojima ha voluto concentrarsi (anzi, si sta concentrando) sul passato di Big Boss, pubblicando quindi Metal Gear Solid: Portable Ops e Metal Gear Solid: Peace Walker su PSP.
All’interno dei due giochi è possibile scoprire le motivazioni che portarono Big Boss a fondare l’organizzazione dei Patriots e di come arriverà a fondare Outer Heaven.
Il Perché del successo della Saga
Se per altri videogiochi può sembrare più semplice trovare il motivo che ne ha favorito il successo, per Metal Gear è tutt’altra cosa: c’è chi dice che sia per la storia, chi per il gameplay. A nostro parere, però, senza ombra di dubbio, il successo della saga è dovuto sicuramente alla sua trama: sebbene possa sembrare piuttosto complicata, riesce a coinvolgere appieno al suo interno il giocatore, dal primo all’ultimo minuto.
Kept you waiting, huh?