Anteprima

The Last of Us

I talentuosi ragazzi di Naughty Dog, dopo averci regalato tre tra le più emozionanti ed adrenaliniche avventure di sempre, si sono rimboccati le maniche e hanno cominciato a sviluppare The Last of Us, ennesima esclusiva Sony presentata all’E3. Fin dalla sua prima presentazione, il gioco aveva riscosso un grande apprezzamento tra critica e pubblico. Ma sul palco di Los Angeles gli sviluppatori hanno concesso ben più di qualche breve video: un lungo trailer di gameplay. E dopo aver visto con occhi le gesta dei due personaggi, il vissuto Joel e la giovane Ellie, e un’azzeccata atmosfera che ricorda molto quella del film Io sono leggenda, possiamo dire di essere soddisfatti.
Insomma, questa nuova produzione sembra avere tutte le qualità per stupire, non solo su carta. Ecco quindi a voi un obbligatorio riassunto di quanto visto alla fiera losangelina.

di: Giorgio "Nadim" Catania

Distruzione e disperazione. Parole chiave per i videogiochi, oggigiorno.
Non a caso in questi ultimi anni nel nostro universo preferito è tornata di moda l’ambientazione post-apocalittica, quella che ci piace tanto. In cui i protagonisti devono sopravvivere in mondi in rovina, insidiosi, popolati da aberrazioni mostruose e disseminati di trappole di ogni tipo, con il solo scopo di sopravvivere un giorno di più.
Nemmeno a dirlo, i talentuosi ragazzi di Naughty Dog, dopo averci regalato tre tra le più emozionanti ed adrenaliniche avventure di sempre, si sono rimboccati le maniche e hanno cominciato a sviluppare The Last of Us, ennesima esclusiva Sony presentata all’E3. Fin dalla sua prima presentazione, il gioco aveva riscosso un grande apprezzamento tra critica e pubblico. Ma sul palco di Los Angeles gli sviluppatori hanno concesso ben più di qualche breve video: un lungo trailer di gameplay. E dopo aver visto con occhi le gesta dei due personaggi carismatici, il vissuto Joel e la giovane Ellie, e un’azzeccata atmosfera che ricorda molto quella del film Io sono leggenda, possiamo dire di essere soddisfatti.
Insomma, questa nuova produzione sembra avere tutte le qualità per stupire, non solo su carta. Ecco quindi a voi un obbligatorio riassunto di quanto visto alla fiera losangelina.

I tempi andati

Per prima cosa, ciò che ha stupito immediatamente sono state le ambientazioni. Che non hanno nulla di originale – mondi distrutti ne abbiamo già visti in quantità – ma che godono già ora di un livello di dettaglio superiore a buona parte dei giochi esistenti.
Ecco quindi Joel ed Ellie all’interno di quello che un tempo era un colorato bar. Sono fuggiti da qualcuno, o qualcosa, ma l’hanno fatta franca, e possono tirare un sospiro di sollievo. Un istante di tregua quindi, giusto per riprendere fiato e guardarsi attorno, cercando di intuire dove sono.
E già dalle prime immagini del video mostrato si può notare il lavoro certosino dei programmatori: il locale trasmette un senso di solitudine e abbandono che poche altre volte ci è capitato di vivere. Macerie per terra, attrezzature lasciate sui banconi a prendere polvere, come se qualcuno avesse dovuto un giorno fare ritorno. L’insegna ben visibile, l’unica cosa allegra in un contesto drammatico.
Fuori le strade sembrano vuote, silenziose come sempre. Nessuna minaccia apparente, i due si convincono così ad uscire. Questa volta gli va bene, effettivamente non c’è nessuno pronto a fargli la pelle, ma nella versione finale del gioco non sarà sempre così. Come già abbiamo avuto modo di vedere negli altri trailer diffusi e da quanto rivelato da Naughty Dog, il mondo di gioco diThe Last of Us sarà tutt’altro che tranquillo. Per le strade che percorreremo si potranno infatti fare improvvisi e spiacevoli incontri. Da mostri deformi pronti a divorare vivi i protagonisti, a predoni alla ricerca di cibo e armi. I pericoli saranno dietro ad ogni angolo, in altre parole.
Nella demo mostrata il paesaggio che si è visto è quantomeno desolante. Palazzi vestiti di rampicanti che si stagliano cupi su un cielo azzurro, quasi felice; le strade, perlopiù ricoperte d’acqua e di vegetazione, sostengono lampioni distrutti, macchine ormai inutilizzabili e cartelloni pubblicitari. Uno di questi mostra la locanda di un film di Hollywood, testimonianza dell’apparente splendore di quella che un tempo era la civiltà umana. Davvero deprimente.
Ellie segue cautamente Joel, che si aggira silenzioso tra le rovine. La loro meta è un ponte distante, apparentemente irraggiungibile. Ma si profila un’improvvisata strada all’interno di uno dei tanti edifici. Entrano dentro, per scoprire una sala che in passato era decorata in maniera sfarzosa, ma che ora potrebbe diventare la loro tomba. Anche qui il dettaglio è elevatissimo, capace di rendere l’idea di quanto il mondo è andato in malora. Ecco ai piani superiori una finestra rotta, da cui uscire nuovamente per ammirare il triste panorama. Uno stormo di uccelli passa in volo poco distante, le piante sono mosse dal vento. Una boccata d’aria e di nuovo all’interno del palazzo. Ma questa volta i due non sono soli.

Due contro tutti

L’E3 è stato finalmente in grado di far luce sul sistema di combattimento che starà alla base della produzione. Per certi versi simile ad Uncharted, per altri molto differente.
Ecco quindi un sistema di copertura, necessario per passare inosservati vicino a quelli che sembrano tutto fuorché degli sprovveduti. Joel si muove furtivamente, non c’è che dire, ma le animazioni tradiscono una grande incertezza dell’uomo, non la sicurezza di uno spavaldo cacciatore di tesori. Ellie lo segue ancora, senza fare un rumore. La tensione cresce alle stelle, basta poco per farsi scoprire. In alto a sinistra dello schermo vengono mostrate varie informazioni essenziali: una barra verde, ad indicare la salute di Joel, e l’icona di una pistola, caricata con sole quattro pallottole.
Niente caricatori pieni in The Last of Us, ma solo poche munizioni da sfruttare con il massimo della furbizia, in uno stile che ricorda quello dell’originale I Am Alive di Ubisoft – anche perché, una volta finite, i nemici potrebbero accorgersene e sfruttare il vantaggio. Spararne a casaccio si rivelerà quindi una strategia suicida, che porterà sicuramente ad una morte precoce. Joel così striscia dietro ad un nemico, afferrandolo per il collo e stendendolo in pochi attimi. Un altro elemento che dimostra quanto le fasi stealth saranno preponderanti nel gioco. Il tempo di razziare le munizioni dell’arma caduta che i due vengono scoperti. E qui entra in gioco la natura puramente action del titolo.
I nemici cercano subito riparo, provando al tempo stesso ad avvicinarsi ai due o ad aggirarli. Non potrete quindi sperare di uscire da queste situazioni facilmente, visto che nessuno vi verrà incontro a testa bassa. Anche se con dei colpi ben piazzati gli avversari cadranno giù subito, proprio come accadrebbe nella realtà.
Fintanto che Joel combatterà a suon di proiettili o pugni, Ellie cercherà invece sempre qualche oggetto utile a distrarre i nemici o a danneggiarli, dimostrando un’intelligenza artificiale particolarmente buona, quasi realistica. Senza uscire mai allo scoperto però, lei non sopravviverebbe ad uno scontro diretto. Mentre se Joel verrà colpito perderà spesso l’equilibrio e la barra della vita si svuoterà sempre più. Nel frattempo si lotta a suon di proiettili, e un nemico attacca violentemente il protagonista, ingaggiando così uno spettacolare combattimento corpo a corpo. Per poi divenire, controvoglia, lo scudo umano del nostro eroe, libero così di eliminare chi è rimasto con maggior facilità.
Insomma, un sistema di combattimento non innovativo, ma che sembra funzionare bene. A cui si aggiunge la possibilità, aprendo lo zaino e controllando l’inventario, di creare nuovi oggetti di offesa in tempo reale. Come bombe molotov, a quanto visto dal trailer, da lanciare in maniera molto intuitiva contro i bersagli, sfruttando le semplici ma esaustive traiettorie mostrate su schermo. Una trovata che ricorda Fallout: New Vegas, altro titolo post-apocalittico da cui sembra vagamente prendere ispirazione il titolo Naughty Dog.
Il sistema di combattimento, insomma, dona suspense ogni istante. Grazie anche ad una telecamera cinematografica, che ruota per inquadrare al meglio ogni istante di gioco. Di grande impatto, non c’è che dire.

Sopravviveremo?

Sopraggiungono altri nemici, allarmati dagli spari e dalle urla di dolore, e i combattimenti continuano in maniera cruda, mostrando la durezza di ogni singolo colpo inferto. In The Last of Us uccidere un uomo non sarà mai ricambiato con battute sarcastiche e premi vari, ma solo con scene violente e grida disperate. Capaci talvolta di far venire la pelle d’oca, quasi che i poveracci che si sta uccidendo siano reali e stiano realmente soffrendo.
Alla fine, come a sottolineare ciò, sopraggiunge un ultimo uomo, che prova ad avere la meglio su Joel. Ma Ellie prontamente lo accoltella alle spalle. Quello molla la presa per allontanarla con uno schiaffo, il volto contratto per la fatica ed il dolore.
Ansia e suspense sono un’altra volta protagoniste assolute, emozioni che The Last of Us promette di far vivere ad ogni istante di gioco. E, a quanto visto, le premesse per riuscire nell’impresa sembrano esserci davvero tutte. D’altronde ad occuparsi dello sviluppo del gioco, che uscirà tra pochi mesi, è appunto Naughty Dog, una software house che merita la piena fiducia di noi giocatori.
Il video si avvicina così alla conclusione. Joel approfitta della distrazione per stendere l’avversario a terra e recuperare il fucile a pompa caduto a terra – rubato ad un’altra persona poco prima. Lo punta poi contro il poveraccio riverso per terra, verso il volto intriso di sangue, pronto a sparare. Quello lo implora di non farlo, ma Joel non può esitare, per il bene suo e della sua compagna.
Parte così un ultimo colpo.