Injustice: Gods Among Us
Che NetherRealm Studios fosse una software house combattiva, questo si sapeva. Basta un'assaggio del lavoro svolto sull'ultimo Mortal Kombat uscito per capirlo; che fosse anche così intraprendente da creare un videogioco in cui la Justice League non si scontrasse solo contro i cattivi bensì anche con gli altri buoni, questo no. E così, un po' per sfida un po' per gioco, nasce uno dei videogiochi più intriganti e inaspettati degli ultimi mesi. Injustice: Gods Among Us non è solo un picchiaduro della vecchia scuola; punta ad essere uno di quegli esponenti del genere in grado di arricchire il gameplay con particolarità tali da farsi ricordare e aspettare con trepidazione. Oltre a provarlo con mano abbiamo anche avuto modo di intervistare anche Hector Sanchez, producer del titolo, quindi se siete curiosi di saperne di più, saltate direttamente all'intervista!
di: Manuel "haures" Di GregorioRingraziamo Hector Sanchez, producer di Injustice:Gods Among Us che si è gentilmente prestato per alcune domande.
CT: Qual è stato il vostro obiettivo nel creare questo titolo dopo aver già lavorato a titoli come Mortal Kombat VS DC Universe?
HS: Avevamo voglia di creare qualcosa di nuovo, un tipo diverso di fighting-game. Abbiamo scelto di continuare con DC per via della partnership che c’è con NetherRealm Studios ma sopratutto perché disponiamo di personaggi davvero belli. È stato svolto un lavoro su ogni super-attacco di ciascun personaggio in modo che rispecchiasse quello che è il suo personaggio e gli rendesse giustizia.
CT: Avete cambiato notevolmente il vostro target di riferimento con questo titolo. Come siete scesi a compromessi con il livello di violenza del gioco?
HS: Abbiamo sempre lavorato tenendo a mente che il target si riferisse ad un pubblico adolescente, volevamo espanderlo ad un pubblico molto più vasto di quello che avremmo raggiunto inserendo contenuti più maturi. Batman e gli altri supereroi sono tra l’altro personaggi di riferimento per questo tipo di pubblico, di conseguenza abbiamo dovuto togliere le fatality: non volevamo che la gente vedesse Batman strappare un arto a Wonder Woman! Non è stato difficile comunque sviluppare questa linea visto che Mortal Kombat VS DC Universe era già un titolo PEGI 16.Abbiamo diminuito la quantità di sangue e conseguentemente anche ridotto l’impatto visivo dei danni causati al corpo dei personaggi adattandolo al contesto di questo gioco. Troverete comunque dei momenti in cui, ad esempio, Batman investirà un nemico con la Batmobile ma non vedrete mai il poverino arrancare di dolore con una gamba rotta, piuttosto lo vedrete saltare per aria, ricevere dei danni e rialzarsi in piedi pronto a combattere poco dopo. Se così non fosse avremmo dovuto creare un gioco PEGI 18.
CT: Qual’era il vostro scopo nel creare una main-story così articolata? Perché è così importante che il gioco non sembri solamente una sorta di battle-royale tra i personaggi DC?
HS: Una delle cose che credo distingua di più Mortal Kombat da titoli a lui contemporanei sia il fatto che ogni battaglia abbia una motivazione, il torneo era per l’appunto la causa scatenante. In Injustice volevamo riflettere la stessa regola; non vogliamo solo dire: “Hey guardate, ci sono Batman e Cat Woman che combattono con le loro belle mosse”. Volevamo dare una ragione più profonda a questi scontri perché alla gente piace. Non puoi solamente mettere il giocatore davanti ad una schermata di selezione del giocatore e aspettarti che si divertano a picchiare: devi creare il contesto, devi arricchirlo di sequenze cinematografiche e amalgamarlo con il gameplay. Questo era l’obiettivo che ci siamo prefissati con Injustice rispetto a Mortal Kombat e speriamo di esserci riusciti.
CT: Sappiamo che presto rilascerete anche un DLC a tema Zombie giusto?
HS: Sarà disponibile tramite il pre-order. Il DLC permetterà ai giocatori di giocare i vari personaggi con il costume da zombie ma non offrirà nessuna modalità aggiuntiva o abilità speciale oltre a questo. Servirà più che altro a rendere molto più mostruosi i vostri supereroi preferiti.