Articoli

inFamous: Second Son

Spesso avere capacità uniche non comporta l’ammirazione degli altri, ma solo la loro paura. Questo Delsin Rowe lo sa benissimo, fin dal giorno in cui ha acquisito le sue abilità stupefacenti. Per questo non si ritroverà a combattere per il bene comune, ma per la libertà a cui tutti i Conduit aspirano. Questo l’incipit di inFamous: Second Son, in arrivo il prossimo febbraio in esclusiva su PlayStation 4Console-Tribe è riuscita a provare una corposa demo. Di seguito impressioni e dettagli.

di: Redazione

Deve essere bello diventare supereroi. Poter volare sopra gli alti edifici di una metropoli scrutando le persone comuni che, come piccole formiche operaie, si spostano tra una strada e l’altra alla ricerca di qualcosa. Poter usare i propri poteri speciali per aiutare e salvare la gente, migliorare la comunità e – perché no – fare colpo su qualche bella ragazza. Avere una seconda identità del tutto segreta, che nessun altro conosce e che rende unico chi la possiede.
Ma in pochi pensano che da grandi poteri non derivino solo grandi responsabilità e vantaggi ma anche tanti, tantissimi nemici. Spesso avere capacità uniche non comporta l’ammirazione degli altri, ma solo la loro paura. Questo Delsin Rowe lo sa benissimo, fin dal giorno in cui ha acquisito le sue abilità stupefacenti. Per questo non si ritroverà a combattere per il bene comune, ma per la libertà a cui tutti iConduit aspirano.
Questo l’incipit di inFamous: Second Son, nuova e promettente produzione targata Sucker Punch in arrivo, il prossimo febbraio, in esclusiva su PlayStation 4Console-Tribe è riuscita a provare una corposa demo. Di seguito impressioni e dettagli.

Zona ad alta densità di contaminazione…

La storia di inFamous: Second Son, ambientata sette anni dopo il “good ending” di inFamous 2, racconta la storia di Delsin Rowe, un ragazzo di Seattle – curiosità: Seattle è proprio la città dove i Sucker Punch hanno sede – di ventiquattro anni che non ha un vero scopo nella vita. Dopo aver però risvegliato i superpoteri che erano sopiti dentro di lui, Delsin decide di dedicare la sua vita ad uno scopo ben preciso: fare fuori la DUP.
La DUP è il nemico di turno all’interno di Second Son: si tratta sostanzialmente di un’organizzazione, se così la si può chiamare, che vuole eliminare tutte le persone che si sospetta abbiano poteri speciali. Proprio a causa loro, Seattle è ormai una metropoli piena di posti di blocco, dove basta appunto un piccolissimo dubbio per far sì che la DUP giustizi qualcuno.

Ed è proprio così che ha inizio la nostra demo giocabile: durante una classica giornata piovosa di Seattle, che sembra quasi realistica grazie alla potenza hardware PS4, Delsin cerca di passare ad un posto di blocco facendo scannerizzare la propria mano. Un’aziona effettuata effettuando uno swipe sul touchpad PS4, sintomo che quest’ultimo verrà utilizzato all’interno del gioco. Il software di identificazione dei geni però riconosce che in lui c’è qualcosa di anormale e comincia a suonare. Il suono viene trasmesso e fuoriesce anche dal Dualshock 4, facendo sembrare il tutto più realistico e rendendo il giocatore ancora più partecipe. La DUP interviene per farlo fuori, ovviamente, ma si ritrova a dover gestire un problema ben più grande di quanto si aspettasse…

Superpoteri a me!

Lo scenario si sposta quindi in una nuova zona di Seattle, stavolta in una giornata di Sole. L’area in cui Delsin si trova è piena di truppe nemiche e quindi ci viene consigliato di muoverci furtivamente. Il protagonista infatti, oltre a cercare di avvicinarsi alla classica maniera, può sfruttare i suoi superpoteri – come attraversare interi condotti di ventilazione o passare attraverso recinzioni – per arrivare in maniera furtiva alle spalle di un nemico. Certo, effettuare immediatamente attacchi esplosivi è ancora ampiamente possibile e talvolta consigliabile, ma chi non vorrebbe di tanto in tanto dare un bel calcio a sorpresa nel didietro di qualche soldatino troppo fastidioso?
Attenzione però: spesso lungo le aree sono disseminate varie telecamere che, se avvistano Delsin, fanno piombare nell’immediato le truppe della DUP. Questo di certo serve a mantenere il livello di sfida più alto e costringe a fare maggiore attenzione durante gli spostamenti, cosa molto buona.
Il protagonista di Second Son, ad ogni modo, a prescindere dall’approccio scelto, si sa difendere magnificamente. Può infatti destreggiarsi in due tipologie di attacchi: a distanza, sparando delle palle infuocate, e ravvicinati, usando le catene che porta al braccio sinistro. Queste poi possono essere potenziate tramite i poteri di Delsin per scatenare combo ancora più devastanti. Tutto ciò ricorda molto le abilità di un certo Cole, chissà che non ci sia qualche legame di parentela alla lontana…

I combattimenti provati scorrono fluidi, senza intoppi, e i controlli sono reattivi come non mai. Ogni scontro diventa divertente ed adrenalinico, specie quando si incontrano avversari un po’ più coriacei, e la nuova distruttibilità dell’ambiente rende il tutto ancora più caotico. In senso buono, certo. Vedere numerosi elementi dello scenario distruggersi al passaggio di Delsin dà quella sensazione di onnipotenza – o quasi – che ci si attende da un titolo simile. E l’interazione con quanto circonda il protagonista non è messa lì tanto per fare scena: i nemici vengono influenzati – e addirittura uccisi – da piattaforme che crollano, ponti che esplodono, veicoli che volano in aria… tante cose, insomma!
Se si pensa poi che i poteri di Delsin, con lo scorrere delle ore, si moltiplicheranno grazie a varianti totalmente differenti da quelle a base di fumo, non ci rimane che gioire! E a detta di Nate FoxGame Director di Sucker Punch, il sistema di scelte morali all’interno della serie è stato potenziato ulteriormente, portandolo a nuovi livelli. Cosa che si rifletterà oltremodo non solo sulla storia, ma sul gameplay stesso, specie nei combattimenti. Che dire quindi se non… hype?

Il potere della next-gen!

Graficamente parlando, i livelli raggiunti con inFamous: Second Son sono sicuramente sbalorditivi. Specie se si considera che questo sarà comunque uno dei primi titoli per PS4. L’esperienza ci ha dimostrato già ampiamente in passato che le capacità maturate dallesoftware house nello sfruttare un determinato hardware si fanno sentire solo dopo qualche anno. Quindi, se questo inFamous: Second Son riesce a stupirci già ora – con la sua pioggia quanto mai realistica, una definizione e caratterizzazione degli ambienti sbalorditiva, modelli poligonali di tutto rispetto ed effetti particellari e d’illuminazione da urlo – cosa riusciranno a fare con la console next-gen i Sucker Punch tra tre o quattro anni? Un altro inFamous sbalorditivo, probabilmente.

Ma non preoccupiamoci troppo del futuro più lontano, limitiamoci ad attendere quello prossimo, che sembra più che mai… esplosivo! IninFamous: Second Son di carne sul fuoco ce n’è già ora tanta, tantissima. Non rimane che attendere con somma pazienza febbraio del prossimo anno per scoprire tutti i segreti che ruotano attorno a Delsin e alla DUP. E il perché di quel sottotitolo – secondo noi non solo metaforico – che recita Second Son. Secondo figlio.