Hardware-Test

Trust GXT 619 Thorne, GXT 265 Cintar, GXT 867 Acira

di: Simone Cantini

Orami Trust è da anni una presenza costante nel mondo delle periferiche destinate al gaming e non, in virtù di una storia consolidata grazie ad un rapporto qualità/prezzo sempre altamente competitivo. Al punto che è davvero difficile non aver mai incrociato lungo il nostro cammino almeno un prodotto dell’azienda. Oggi siamo qua per parlarvi di un trittico di device, che dimostrano la capacità del brand di spaziare in lungo ed in largo: partiremo dalla soundbar GXT 619 Thorne, passando per il supporto per cuffie GXT 265 Cintar e finendo con la tastiera GXT 867 Acira.

Trust GXT 619 Thorne

Si tratta di una soundbar entry level estremamente compatta, ma dotata di alcune caratteristiche in grado di andare oltre i 39,99 Euro richiesti per acquistarla. Parliamo di un dispositivo alto 70 mm, largo 400 mm, e profondo 75 mm, che nei suoi 700 g di peso ospita due altoparlanti da 6 watt, con un’impedenza da 4 Ohm, per una potenza totale di 12 watt. L’alimentazione avviene per mezzo dell’immancabile cavo USB, mentre per quanto riguarda le opzioni di collegamento queste comprendono soltanto un jack audio da 3,5 mm., elemento che la rende principalmente adatta ad un utilizzo su PC e TV non di ultima generazione, data l’assenza della connettività bluetooth. Questo è senza dubbio il maggior limite della GXT 619 Thorne, che per il resto si è invece rivelata un’ottima soluzione per chi non desidera spendere cifre ben più consistenti.

A colpire nel segno, in primis, è senza dubbio il design essenziale e pulito della soundbar, caratterizzata da una scocca in plastica che trasmette una buona sensazione di solidità. Al centro troviamo una manopola per la regolazione del volume, mentre sulla parte superiore è presente un pulsante touch che permetterà di gestire l’illuminazione RGB. Si tratta di una feature sicuramente molto carina, in grado di conferire al tutto quel tocco in più in fatto di atmosfera, che sicuramente non guasta mai.

Sì, ma come suona la GXT 619 Thorne? Beh, naturalmente visto il prezzo di vendita sarebbe sciocco aspettarsi prestazioni da top di gamma, ma ciononostante la soundbar di casa Trust si comporta in maniera più che discreta. La risposta in frequenza copre lo spettro 20 Hz-20.000 Hz, e pur in assenza di bassi alquanto pronunciati, alti e medi sono risultati decisamente bilanciati. Questo permette una buona riproduzione di brani musicali, film e videogiochi, ovviamente nell’ottica di avere una resa senza troppe pretese. Non disprezzabile anche la potenza complessiva in quanto a volume, anche se l’audio tende a distorcere un poco se si esagera con la manopola.

Parliamo comunque di una soundbar entry level sicuramente interessante, che in poco spazio e ad un prezzo contenuto riesce a proporre un design accattivante ed un’esperienza audio in linea con le aspettative.

Trust GXT 265 Cintar

Dite la verità, capita anche a voi non sapere mai dove mettere le cuffie una volta finito di giocare. Bene, allora il supporto Trust GXT 265 Cintar farà sicuramente al caso vostro. Si tratta di uno stand alquanto comodo e versatile che, in pochissimo spazio, permette di trovare una sistemazione per il nostro headset di fiducia, oltre a fungere da comodo hub di ricarica. Oltre al cavo di collegamento USB, che attiva anche l’illuminazione RGB all’interno della cornice, sono presenti due porte USB, che ci consentiranno sia di caricare le cuffie in questione, ma anche eventuali joypad: la scelta spetta solo a voi.

Si tratta di un supporto alquanto accattivante, che può anche vantare un prezzo di vendita assai contenuto, come da tradizione Trust (parliamo di 24,99 Euro), senza però che questo ne pregiudichi la qualità. Solido e compatto, il GXT 265 Cintar è una soluzione ideale per chi è in cerca di uno stand per cuffie accattivante e versatile.

Trust GXT 867 Acira

Su Console Tribe, come lascia intuire il nome, non siamo soliti occuparci di materiale PC, ma stavolta faremo un’eccezione per la tastiera GXT 867 Acira. Si tratta di una keyboard dalle dimensioni alquanto ridotte (parliamo del 60% di ingombro rispetto allo standard), pensata prevalentemente per il gaming, così da lasciare più spazio per il movimento del mouse. Il layout incorpora solo i tasti alfanumerici, sacrificando frecce, tastierino numerico e pulsanti funzione, sebbene sia disponibile un software che permette la personalizzazione del layout. I tasti possono essere regolati anche tramite alcune shortcut dirette, che permettono di regolare l’illuminazione degli stessi, il blocco dei tasti Windows e molto altro.

Data la conformazione alquanto particolare, è necessario prendere confidenza con il tutto prima di poter far esprimere alla GXT 867 Acira tutto il suo pieno potenziale. I 49,99 Euro richiesti sono comunque una cifra interessante, considerando anche le feature hardware che il dispositivo incorpora. La più evidente è senza dubbio la presenza dell’illuminazione RGB di tutti i tasti, ma non sfigura nemmeno la struttura meccanica degli stessi che presentano il meccanismo ad interruttore Outemu Red, capace di sostenere oltre 50 milioni di pressioni. Si tratta di una soluzione sempre più in voga nelle tastiere economiche, in grado però di garantire un’elevata reattività, alquanto percepibile durante le sessioni di gioco più intense. Il rovescio della medaglia è rappresentato da una certa rumorosità, ma non si tratta di un difetto così impattante.

Parliamo, in definitiva, di una tastiera estremamente compatta e versatile, caratterizzata da buonissimi valori produttivi per la fascia di prezzo in cui è collocata. Una soluzione che farà sicuramente gola a chi è in cerca di ingombri ridotti e precisione, senza però che questo sacrifichi prestazioni ed estetica.