Hardware-Test

Super Everdrive X5

di: Simone Cantini

È un periodo felicissimo, il nostro, per tutti gli amanti del retrogaming, vista la mole di possibilità offerte dal mercato a tutti coloro che non possono fare a meno di rimpiangere i vecchi software ludici. Che si parli di console appositamente create per l’uso con gli emulatori più disparati, di riedizioni (in piccolo) di vecchie glorie hardware, o nuovi e performanti programmi da dare in pasto ai PC, il campionario che si dipana davanti a coloro che sono irresistibilmente attratti dal passato è quanto mai sconfinato. I veri cultori di questa filosofia, però, difficilmente possono prescindere dalle macchine originali, restii come sono a vedere replicate solo virtualmente le fedeli compagne di ore ed ore di spensierato divertimento giovanile. Anche costoro, però, possono beneficiare comunque degli attuali progressi, come nel caso della Super Everdrive X5, una cartuccia che permetterà a tutti i possessori di un Super Nintendo, di ricreare a puntino quella antica magia: a patto accettare qualche piccolo compromesso.

Piccole falle storiche

Tutti coloro che seguono la scena dell’emulazione hardware, quasi sicuramente avranno incrociato almeno una volta la loro strada con Krikzz, produttore ucraino specializzato nella realizzazione di periferiche ed accessori rivolti alla folta schiera dei nostalgici. E tra gli oggetti reperibili tramite il loro sito dedicato (o in alternativa anche su Everdrive.me) troviamo la Super Everdrive X5, replica di una delle cartucce da gioco per SNES che permetterà alla macchina Nintendo di accedere direttamente alle ROM, che potremo caricare all’interno di una normalissima scheda Micro SD, da inserire dentro il dispositivo. Parliamo, pertanto, di un device in grado di garantire un approccio decisamente più diretto e fedele al retrogaming, dato che il software che ci troveremo a far girare si appoggerà in tutto e per tutto all’hardware originale, seppur con qualche piccolo (e fisiologico) limite. Il primo, ed estremamente evidente anche solo prendendo in mano ed esaminando la Super Everdrive X5, è dato dalla non compatibilità con giochi sviluppati per il chip aggiuntivo Super FX, come Starfox, Stunt Race FX o Doom. Parliamo, pertanto, di un dispositivo non in grado di fornire una compatibilità totale con il comunque sterminato catalogo di produzioni che hanno caratterizzato il ciclo vitale del 16 bit della casa di Kyoto. La seconda pecca della cartuccia in questione è relativa all’impossibilità di riprodurre i titoli GameBoy, data l’assenza della circuiteria originale, presente invece nell’adattatore ufficiale commercializzato ai tempi dello SNES.

 

Senza frontiere

Ad eccezione di queste piccole (o grandi, a seconda dell’utenza) mancanze, posso confermare come la Super Everdrive X5 si sia comportata sempre in modo egregio durante i miei test, garantendo una resa estremamente fedele a quella delle cartucce originali. Il tutto senza incappare in problemi di blocco regionale, dato che sia i giochi europei che quelli americani e giapponesi, si sono presentati all’appello ludico senza sbavature. Ciò è possibile grazie alla possibilità di bypassare, tramite un’apposita funzione (SuperKey), l’eventuale blocco regionale. Sotto questo aspetto, pertanto, non ci si può certo lamentare. Quindi, se a livello puramente costruttivo e di resa attiva, gli appunti da muovere al prodotto Krikzz sono pressoché nulli, qualche piccola critica non si può non muovere al modo in cui questa si presenta una volta aperta la confezione. Sia il packaging che la documentazione di corredo, difatti, sono risultati estremamente spartani, per non dire totalmente assenti: all’interno della scatolina in cartone che ci troveremo tra le mani, difatti, potremo rinvenire unicamente la cartuccia, senza che questa venga accompagnata da alcun manuale di utilizzo. Vero è che parliamo, comunque, di un oggetto destinato ad un pubblico mediamente esperto, e che quindi è consapevole di ciò che acquista, ma il dover ricorrere gioco forza al forum presente sul sito, tramite il quale scaricare all’interno della Super Everdrive X5 il firmware necessario al funzionamento della stessa, oltre a reperire le informazioni relative alla configurazione delle varie opzioni, può risultare alquanto ostico per i neofiti. Certo, non stiamo parlando di niente di trascendentale o particolarmente complesso, ma visto che si sarebbe trattato di inserire anche solo un piccolo leaflet esplicativo, la trovo una mancanza tutto sommato grossolana e facilmente evitabile. L’altro aspetto a non avermi convinto pienamente, per quanto si parli di un elemento decisamente accessorio e marginale, è quello relativo alla resa estetica dell’UI di sistema, invero decisamente spartana e minimale: abituato come sono alle numerose possibilità di personalizzazione e visualizzazione offerte da Retropie, essere accolto da una semplice schermata in bassa risoluzione è stato alquanto spiazzante. Come detto, si tratta solo di un vezzo personale, dato che comunque non sarà certo questo il core dell’esperienza, visto che appoggiandosi direttamente all’hardware originale, non avremo motivo (né la possibilità) di passare ore nella dashboard sperimentando i settaggi più disparati.

Oltre la norma

Per coloro che, comunque, amano piegare ai loro voleri gli hardware, così da spingerli ad andare oltre le loro capacità iniziali, la Super Everdrive X5 riserva delle sorprese: sarà, difatti, possibile caricare al suo interno anche homebrew e versioni custom delle produzioni SNES, così da ampliare notevolmente il raggio d’azione della propria console. In aggiunta saremo anche in grado di sfruttare i cheat, scaricabili dalla rete ed inseribili (previa creazione di un documento testuale) all’interno della apposita cartella presente nella scheda Micro SD. Gli smanettoni potranno anche beneficiare della possibilità di utilizzare le versioni patchate (o applicare loro stessi le patch tramite degli appositi software), dei giochi più disparati: così facendo beneficeremo di traduzioni non ufficiali di titoli JAP only (ad esempio) e molto altro ancora. Si tratta di un trittico di funzionalità che, non essendo proprio immediate per l’utenza media, evidenziano ancora di più come la Super Everdrive X5 sia rivolta ad un pubblico leggermente pratico della materia.

Krikzz fa centro ancora una volta, confezionando una cartuccia in grado di fare davvero la felicità dei retrogamer duri e puri. Al netto della mancanza di compatibilità con il chip Super FX e le produzioni GameBoy, difatti, la Super Everdrive X5 si è rivelata una cartuccia estremamente varia e versatile, capace di accontentare sia coloro che desiderano soltanto rigiocare, sullo SNES, le glorie del passato a 16 bit della casa di Kyoto, sia coloro che amano divertirsi con piccole modifiche e produzioni non ufficiali. Forte di un prezzo tutto sommato contenuto, in rapporto all’offerta (parliamo di 55 Dollari), il dispositivo offre un valido motivo per tirare fuori da soffitte e cantine la nostra vecchia console, che ci permetterà di fare un efficace e completo tuffo nelle memorie ludiche più nascoste.