Hardware-Test

Samsung Galaxy Book 12″

di: Ulell

C’erano una volta i netbook, mini pc con display piccolissimi (massimo dieci pollici) con caratteristiche tecniche molto limitate ma utili se si voleva lavorare in viaggio non appesantendo la 24ore con un notebook di grandi dimensioni. Poi arrivarono gli ultrabook, che riprendevano l’idea di leggerezza e portabilità dei netbook ma aggiungendoci caratteristiche tecniche di tutto rispetto, utili a chi doveva lavorare anche progetti di grosse dimensioni in viaggio. Dopo gli ultrabook sono arrivati i Tablet-Pc, o come si chiamano adesso 2 in 1 che dovrebbero prenderne il posto, con il loro esponente di punta che si chiama Microsoft Surface e questo Galaxy Book che vuole soffiargli il primo posto del podio. Ci riuscirà?!?

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Confezione e caratteristiche tecniche.

All’interno della confezione del Samsung Galaxy Book troveremo, a prescindere dalla versione acquistata, una cover-tastiera magnetica qwerty retroilluminata e una s-pen che ci permetterà di sfruttare al meglio il digitalizzatore, inoltre troveremo un cavo microusb per la ricarica ed un caricabatteria da viaggio. Dal punto di vista tecnico viene venduto in varie declinazioni, con display SuperAmoled da 10 o 12 pollici, processore Intel Core m3 o Intel Core i5, 4gb o 8gb di Ram, e memoria ROM che va dai 64 ai 256GB, con prezzi che variano dai 546€ per il modello base fino ad arrivare ai 1127,60€ per la versione premium, oggetto della nostra recensione.

Estetica

Dal punto di vista estetico, il Samsung Galaxy Book si presenta in maniera elegante. La scocca argentata ne fa risaltare le forme arrotondate. I bordi laterali sono molto snelli, e ospitano nella parte destra due ingressi USB di tipo c utili anche per la ricarica e il jack audio per le cuffie, nella parte superiore troviamo il tasto di accensione ed il bilanciere per il volume, e nella parte sinistra troviamo invece lo slot per ospitare una ulteriore espansione tramite micro-SD. L’audio ci viene assicurato dai due altoparlanti situati sempre nei bordi. La cover tastiera è magnetica e assicura una presa salda al nostro apparato, permettendoci inoltre, grazie al kick stand posteriore, di posizionarlo con due inclinazioni diverse a seconda del nostro standard di uso. L’insieme ricorda molto una grande agenda. Comodo il supporto magnetico per la s-pen, che ci consente di conservarla sempre vicino al nostro device.

Prova su strada

Essendo un tablet-pc destinato al lavoro, il nostro primo test si è ovviamente concentrato sulla resa del display in ogni situazione di luce, e questo Samsung Galaxy Book non ci ha deluso. Il display super amoled con risoluzione Full HD è visibile ottimanente in ogni dove. Il vetro è riflettente e trattiene un po’ le ditate in caso lo si usi come tablet, ma niente di eccezionalmente grave. I colori sono saturi e brillanti, mentre i neri come da tradizione amoled sono assoluti il che, unito al giusto rapporto del display e all’ottimo supporto di Windows 10, lo rendono un ottimo schermo da lavoro. Parlando del display non ci si può esimere dal citare il digitalizzatore Wacom che grazie alla penna passiva S-Pen (la stessa in dotazione ad altri modelli della compagnia) ci permette un’esperienza di scrittura paragonabile a quella su carta. Il display infatti è liscio, ma offre una leggera resistenza che aiuta a non far scivolare la penna al di fuori dello schermo ed il lag fra input e testo è pari a zero, alla pari di device votati al disegno puro. Grazie al processore Intel Core i5 raffreddato ad aria e agli 8GB di RAM in dotazione, potremo lavorare tranquillamente anche a progetti pesanti (come rendering o modellazione 3D) senza problemi. Ma questa dotazione porge il fianco a tre difetti che vanno ad inficiare il valore totale di questo device: il primo difetto è sicuramente il surriscaldamento. Ci basterà effettuare anche le operazioni più facili affinchè le temperature del tablet schizzeranno, rendendolo bollente e praticamente intoccabile in alcuni punti situati all’altezza del processore. Questo primo difetto ci conduce direttamente al secondo: avendo scelto un processore normale e non uno adatto ad un device mobile, il raffreddamento avviene ad aria. Oltre ad essere insufficiente, la ventilazione sarà rumorosa e inoltre ci farà letteralmente vibrare il device in mano, rendendo scomodo anche sostenerlo. Ed infine forse il difetto più grave di tutti: la batteria. Nonostante le 11 ore promesse, il device usato a piene prestazioni sorreggerà l’utilizzo pesante solo 4 ore, rendendo praticamente inutile ogni sogno di portabilità per i lavoratori viaggianti. La cover-tastiera risponde bene alle sollecitazioni, però se utilizzata su mezzi pubblici dove gli scossoni sono frequenti, non sorreggerà al meglio il tablet, con il rischio che lo stesso ci caschi dalle ginocchia. Molto meglio in questi casi utilizzarlo in modalità tablet. La multimedialità è ai massimi livelli grazie al display che ci farà godere al meglio di ogni sfumatura di colore e agli altoparlanti stereo che riprodurranno senza problemi tutti i suoni delle nostre serie tv preferite. Per quanto riguarda il gaming, i nostri giochi di test girano alla perfezione, anche se con impostazioni di tipo medie visto che il device non è dotato di processori o schede video dedicate al gaming.

Conclusioni

Nonostante i suoi difetti, questo device mi ha fatto innamorare di sé per il suo fantastico display e per il digitalizzatore Wacom, che mi ha stupito per la sua precisione e per la sua facilità d’uso. Purtroppo però non si può far a meno di notare che l’azzardo di Samsung di installare un processore i5 normale nel device con relativo raffreddamento ad aria non ha aiutato nelle prestazioni della batteria, che al contrario dovrebbe essere uno dei core di un device nato e votato alla portabilità. Insomma, forse il prezzo non vale la candela ed il tablet, nonostante le sue indubbie qualità, non riesce a scalzare dal trono il Re.