Hands-On

The Last Guardian

di: Gianmarco Forcella

The Last Guardian è finalmente in dirittura d’arrivo su PlayStation 4, essendo entrato ormai nel suo ciclo finale di produzione. Recentemente il nostro Gianmarco “St Jimmy” Forcella ha avuto modo di  provare una build pressocché definitiva del gioco e, di seguito, vi proponiamo il suo resoconto

L’incontro con la mistica creatura

Nella build messa a nostra disposizione negli uffici romani di PlayStation sono stati due gli scenari esplorati: l’incontro con Trico e l’esplorazione di un antico sito di rovine.

Durante la prima fase il protagonista, un bambino, si risveglia in un luogo non meglio precisato in cui è rinchiusa una pericolosa bestia mangia-uomini, denominata “Trico”. Il bambino, inizialmente spaventato, cerca però di fare di tutto per far sì che la creatura si fidi di lui.

Nella seconda parte di gioco, invece, i due si ritrovano a scalare delle rovine di quello che sembra un castello. Nel procedere, però, Trico rimarrà molto spesso bloccato a causa di una serie di pannelli che gli impediscono i movimenti e sarà compito del bambino aiutare il suo nuovo amico.

Il particolare che fa effetto

Essendoci molto hype dietro a questo titolo, parliamo brevemente del gameplay per poi passare al comparto tecnico.

A livello di gameplay, l’interazione con l’ambiente circostante è molto limitata ed anche le stesse azioni del giocatore ma, paradossalmente, è proprio questo il punto di forza di The Last Guardian: l’obiettivo dell’ultima fatica dei Japan Studios è quello di proporre al grande pubblico un’avventura che abbia qualcosa da raccontare e da trasmettere ai giocatori. Questo lo si nota fin dal primissimo incontro tra il protagonista e Trico, in cui si percepisce il tema della diversità ed è molto interessante vedere il rapporto di profonda amicizia e fiducia che si instaura tra i due nel corso del gioco. Parlando sempre di Trico, quest’ultimo seguirà ovunque il giocatore ma, per poter superare certi ostacoli, sarà necessario impartirgli determinate istruzioni attraverso l’utilizzo di uno speciale scudo che incanta la bestia.

Stilisticamente parlando, The Last Guardian è un titolo che può far saltare letteralmente il videogiocatore dalla sedia: il comparto grafico presenta dettagli veramente incredibili, in cui ogni elemento sembra quasi realistico. Molto particolare è però la scelta dei modelli poligonali riservati a Trico ed al bambino: per il primo, infatti, sono state riservate le stesse tecniche di renderizzazione utilizzate per tutti gli altri elementi dell’ambiente di gioco mentre, per il piccolo, si è scelto di adottare uno stile molto cartoon, che sembra quasi, per certi versi, richiamare lo stile di Hayao Miyazaki.

Il giocare questa build ci ha dato molte speranze e caricato ancor più di hype per The Last Guardian, che non vediamo davvero l’ora di recensire: ha tutte le carte in regola per essere uno dei migliori titoli PlayStation 4 attualmente disponibili sul mercato.