Anteprima

NiOh 2 Open Beta

di: Simone Cantini

Questo mese novembrino sembra essere all’insegna del soulslike di casa Tecmo Koei, vista la contemporanea presenza sul PSN di NiOh (gratuito per gli iscritti al Plus) e della beta pubblica di NiOh 2. Se del capostipite di questa serie vi ho già parlato a tempo debito, per quanto riguarda la seconda iterazione della creatura Team Ninja ho avuto soltanto il modo di scrivere in occasione della precedente fase di test, ma visti i rinnovati contenuti presenti in questo inedito codice, ritengo opportuno spendere ancora qualche parola in merito al titolo. Che si preannuncia seriamente molto più bastardo del suo già alquanto ostico predecessore.

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Un demone per capello

Durante la rapida analisi della closed alpha di NiOh 2 testata durante l’estate appena trascorsa, ho immediatamente constatato come il mood generale di questa nuova iterazione fosse fondamentalmente identico a quello del predecessore, andandone a ricalcare in tutto e per tutto il riuscitissimo gameplay a metà strada tra un hack’n slash ed un soulslike vero e proprio. Pertanto, visti anche gli inediti contenuti di questa beta, non mi dilungherò nuovamente nell’illustrare i meccanismi che regolano il combat system della creatura Team Ninja, rimandando i più curiosi al precedente provato (che trovate qua). Stavolta, difatti, preferisco concentrarmi maggiormente sugli aspetti appena abbozzati durante il precedente incontro, come nel caso del ricchissimo editor del personaggio che ci accoglie non appena inizieremo la partita: a dispetto di alcune funzioni al momento disabilitate, le possibilità offerte in fase di creazione del nostro alter ego sono davvero spropositate, andando a rivaleggiare in modo assai sfrontato con il gargantuesco setup già visto nel recentissimo Code Vein. Si tratta, comunque, solo della punta dell’iceberg di questa beta, visto che la mole di contenuti che Tecmo Koei ci ha messo a disposizione è in grado di intrattenere tranquillamente per un consistente numero di ore. Si parte con la scelta della coppia di armi iniziali, il tutto all’interno di una grotta che servirà anche da tutorial, utile per impratichirsi con i distinti moveset di ciascuno strumento di lotta, oltre che per iniziare a padroneggiare le rinnovate mosse legate all’utilizzo delle anime Yokai che potremo equipaggiare. Queste, legate ad uno dei vari spiriti guardiani a cui potremo accompagnarci, ci garantiranno mosse speciali peculiari, legate al riempimento di un apposito selettore, oltre a consentirci di sfruttare un rinnovato sistema di parry, indispensabile per contrattaccare nel modo più efficace gli attacchi nemici più devastanti. Ovviamente questi frammenti spiritici potranno essere potenziati, oppure fusi tra di loro, per dare vita a nuove e più letali combinazioni. Una volta armati di tutto punto, giungerà il momento di iniziare la prima missione, introdotta da una cinematica di pregevolissima fattura, che ha il compito di illustrarci il nostro obiettivo. Durante questa sortita, di cui ignoro il posizionamento all’interno della storyline finale, ci ritroveremo a combattere in un livello assai vario, che alternerà porzioni boscose, fortificazioni e zone sotterranee, mettendo in mostra un level design decisamente più elaborato che in passato, oltre che dotato di numerose ramificazioni e interconnessioni, una struttura riconfermata anche dagli altri contenuti disponibili nella beta.

Calendario rovente

Lo stage servirà anche a mettere sulla scena il rinnovato bestiario di NiOh 2, caratterizzato da un corposo numero di interessantissime ed ottimamente caratterizzate new entry, che andranno ad affiancarsi a vecchie conoscenze. Intrigante, proprio nell’ottica della ramificazione del livello, la presenza di particolari deviazioni, denominate Zone Yokai, in cui ci troveremo a combattere contro dei veri e propri miniboss che, oltre a custodire ricompense più potenti del consueto, libereranno anche delle scorciatoie aggiuntive. Si tratta di sfide che, pur non raggiungendo i tassi di epicità e difficoltà con i boss finali di missione, rappresenteranno un ostacolo davvero ostico, vista anche la presenza di un’aura in grado di prosciugare in modo rapidissimo il nostro Ki. Si tratta di un aspetto che evidenzia in modo efficace l’aumento consistente della difficoltà di gioco generale, decisamente più spiccata rispetto al predecessore ed in grado far sudare le proverbiali sette camicie anche ai giocatori più navigati. Fortunatamente i ragazzi di Team Ninja hanno cercato di bilanciare l’aumento del tasso di bastardaggine rendendo disponibili, come avevo già scritto in precedenza, evocazioni di personaggi controllati dall’IA, disponibili in forma di tombe bluastre, che vanno ad affiancare il consueto sistema di evocazione di giocatori reali. Pur al netto di questo boost di benevolenza, avere la meglio tanto sui mob comuni che, soprattutto, sui boss veri e propri si è rivelata una sfida ai limiti del blasfemo, ed in questo senso confesso che gradirei una piccola revisione del rapporto danni inflitti/ricevuti, che ho trovato invero un po’ troppo sbilanciato. Agli amanti della cooperazione online, inoltre, farà piacere sapere che è stato aumentato a tre il numero di giocatori disponibili per le varie spedizioni collaborative, una scelta che evidenzia ulteriormente come Team Ninja abbia davvero deciso di premere forte sul pedale della difficoltà generale. Più rifinita è sembrata la messa in scena generale, che ho trovato leggermente migliorata rispetto al precedente provato, anche se resta da vedere se simili impressioni siano più dovute al layout dei livelli presenti nella beta in questione, ma si tratta comunque di aspetti che troveranno la loro definitiva risposta il prossimo 13 marzo.

La beta pubblica di NiOh 2 non ha fatto altro che confermare la bontà del lavoro firmato Team Ninja, che pur non distaccandosi troppo dal solco tracciato dall’ottimo capitolo precedente, non ha lesinato l’introduzione di una manciata di nuove feature. Il rinnovato sistema di gestione della forza Yokai, così come le migliorie riservate al comparto evocativo, sono delle gradite ciliegine che si spera andranno ad impreziosire una torta che si preannuncia sin da adesso alquanto gustosa, anche se sadicamente difficile da addentare e digerire.