Anteprima

Ace Combat 7 Skies Unknown

di: Simone Cantini

Figlio di una saga nata oltre 20 anni fa su PS1, Ace Combat 7 Skies Unknown rappresenta un vero ritorno alle origini per la saga Namco Bandai, visto l’abbandono di scenari realistici in favore del mondo fittizio che sin dagli albori accompagna lo shooter aereo della casa nipponica. Molto atteso dai fan del brand sin dall’annuncio, quest’ultimo episodio della serie debutterà a gennaio del prossimo anno, ma non per questo potevo esimermi dal provare una breve demo in occasione di Lucca Comics & Games 2018: vediamo assieme quali sono state le impressioni.

Per visualizzare i video di terze parti è necessario
accettare i cookie con finalità di marketing.

Ritorno al passato

La versione di prova allestita da Namco Bandai presso la fiera toscana mi ha permesso di testare per un breve lasso di tempo una delle missioni che andranno a costituire lo story mode di Ace Combat 7 Skies Unknown. La sortita in questione mi ha visto impegnato nella distruzioni di alcuni obiettivi terrestri, il tutto all’interno di uno spoglio scenario roccioso. Ovviamente il tempo a disposizione, unito al contesto estrapolato da un mosaico narrativo più ampio, non mi ha permesso di approfondire il setting della produzione nipponica, ma per fare ciò ci sarà sufficiente tempo in fase di review. L’obiettivo del test, come ovvio, è stato quello di provare con mano il gameplay di Ace Combat 7 Skies Unknown che, sin dalle prime battute, si è rivelato un degno erede della sua storica tradizione: lontano da qualsiasi velleità simulativa, il gioco si è configurato come uno shooter dal forte stampo arcade, frenetico quanto basta ma privo di evidenti esagerazioni e forzature spettacolari. I comandi sono risultati molto semplici ed intuitivi, con una gestione delle manovre aeree rapida da padroneggiare. Una volta scelto uno degli aerei disponibili per la sortita, ed aver allestito l’equipaggiamento bellico, sono stati sufficienti pochissimi istanti per iniziare ad eseguire manovre spericolate, avvitamenti e quanto altro. Gli stessi combattimenti con i velivoli nemici si sono rivelati esaltanti al punto giusto, facendomi in parte ritornare alla mente (con le dovute differenze del caso), le ore spese in gioventù in compagnia di Wings e Tie Fighter. Purtroppo per la struttura stessa della missione non ni è stato possibile sperimentare l’impatto dei già noti elementi atmosferici, che almeno stando a quanto riportato da Namco Bandai in occasione di altri appuntamenti, andranno a rivestire un importate elemento tattico e scenico della produzione. Peccato solo che il tempo a mia disposizione sia finito prima di poter portare a termine la sortita, ma spero di rifarmi a gennaio.

Cielo grigio cielo blu

Ace Combat 7 Skies Unknown sfrutta l’oramai sdoganato Unreal Engine 4, anche se il setting scelto per la demo non si è di certo dimostrato all’altezza della fama che ruota attorno al tool Epic: l’ambiente di gioco, difatti, pur potendo contare su di una profondità di campo considerevole, si è rivelato alquanto spoglio e privo di mordente, così come sotto tono sono apparsi i bersagli terrestri che ero chiamato a detonare. Discorso differente, invece, va fatto per i modelli degli aerei visibili durante il briefing, decisamente più dettagliati e rifiniti dello stage in questione. Preferisco non esprimermi, invece, in merito al comparto audio, dato che il rumore della folla che accalcava la postazione di prova era tale da non consentire una corretta percezione di rumori ambientali e voice over (presente solo inglese). Buona invece la fluidità generale riscontrata sulla PS4 Pro su cui era caricata la demo.

Questo incontro preliminare con Ace Combat 7 Skies Unknown si è rivelato tutto sommato soddisfacente, oltre che in linea con le aspettative fin qui maturate. La produzione Namco Bandai non rinnega le proprie origini smaccatamente arcade, scegliendo ancora una volta di presentare un gameplay immediato e divertente. Resta da verificare la durata sul lungo termine dell’offerta, oltre che l’impatto delle promesse interazioni atmosferiche, ma come già detto in precedenza, per tutti questi dettagli finali non resta che attendere con ansia e fiducia la release definitiva.