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God of War: Ascension – Beta Multiplayer

Un tempo c’era un dio della guerra. Uno solo, capace di seminare il terrore tra i nemici e di portare alla vittoria i propri sudditi. Poi è giunto uno spartano, un uomo pieno di rabbia e rancore, che ha stravolto gli equilibri dell’Olimpo e ha scatenato la sua furia tra le divinità, distruggendo ogni cosa. Questo, molti possessori di una PlayStation 3 lo sanno bene. Ciò che ancora non è ben noto è cosa sia successo prima.
C’era solo Kratos pronto a lottare per gli dei? O erano disposti a farlo anche altri greci, umili sudditi di Zeus e dei suoi figli divini? God of War: Ascension farà un po’ più di luce su questa domanda. Non tanto con il singleplayer, in cui il protagonista è ancora una volta lo spartano più pelato di sempre, ma in un’inedita modalità multiplayer, capace di far confrontare tutti i giocatori tra di loro a suon di mazzate, magie sovrannaturali e armi ultraterrene. Molte sono le perplessità che hanno stretto il cuore dei fan, dubbiosi che tale aggiunta possa rivelarsi all’altezza della qualità a cui sono stati abituati negli episodi precedenti. Noi redattori di Console-Tribe abbiamo provato a fondo varie modalità multigiocatore presenti nella beta, disponibile da pochi giorni per gli iscritti al PSN+, e siamo pronti a dirvi le nostre prime impressioni, in attesa della versione finale del gioco.

di: Redazione

Un tempo c’era un dio della guerra. Uno solo, capace di seminare il terrore tra i nemici e di portare alla vittoria i propri sudditi. Poi è giunto uno spartano, un uomo pieno di rabbia e rancore, che ha stravolto gli equilibri dell’Olimpo e ha scatenato la sua furia tra le divinità, distruggendo ogni cosa. Questo, molti possessori di una PlayStation 3 lo sanno bene. Ciò che ancora non è ben noto è cosa sia successo prima.
C’era solo Kratos pronto a lottare per gli dei? O erano disposti a farlo anche altri greci, umili sudditi di Zeus e dei suoi figli divini? God of War: Ascension farà un po’ più di luce su questa domanda. Non tanto con il singleplayer, in cui il protagonista è ancora una volta lo spartano più pelato di sempre, ma in un’inedita modalità multiplayer, capace di far confrontare tutti i giocatori tra di loro a suon di mazzate, magie sovrannaturali e armi ultraterrene. Molte sono le perplessità che hanno stretto il cuore dei fan, dubbiosi che tale aggiunta possa rivelarsi all’altezza della qualità a cui sono stati abituati negli episodi precedenti. Noi redattori di Console-Tribe abbiamo provato a fondo varie modalità multigiocatore presenti nella beta, disponibile da pochi giorni per gli iscritti al PSN+, e siamo pronti a dirvi le nostre prime impressioni, in attesa della versione finale del gioco.

Scalata all’Olimpo

Coniugare la brutalità di un gameplay storicamente ancorato dalle parti del singleplayer con le velleità di proporre una sfida multigiocatore poteva sembrare una sfida ardua, ma il trucco adottato da Santa Monica per rendere concreta una realtà sino ad oggi improbabile è stato quanto mai semplice: perché non traslare di peso i violenti combattimenti che da sempre contraddistinguono la saga in arene più o meno ampie, arene da popolare di numerosi giocatori in carne e netcode? Davvero, niente di più scontato.
Ma per poter prima menare le mani è d’obbligo scegliere a quale divinità rivolgere le proprie preghiere. La beta ci ha permesso di entrare in contatto con 2 delle alleanze divine che caratterizzeranno il gioco completo: la prima, che vede Ares come nume tutelare, garantirà una maggiore efficacia degli attacchi corpo a corpo, oltre a dotare il nostro alter ego di una possente spada. La seconda fazione avrà a capo il padre degli dei, Zeus, e ci permetterà di padroneggiare i fulmini assieme ad un enorme martello. Una volta selezionata l’alleanza che più sembra abbinarsi alla nostra indole sarà tempo di scendere in campo, scegliendo se cimentarsi in Favore degli Dei in singolo oppure a squadre. Nel primo caso ci siamo ritrovati all’interno dell’Arena di Ercole, una mappa davvero minuscola, assieme ad altri 3 giocatori, con l’unico obiettivo di raggiungere per primi un determinato punteggio, ovviamente ottenibile squartando a più non posso i nostri avversari. Purtroppo le ridottissime dimensioni della mappa hanno reso il tutto assai caotico e privo di una qualsiasi velleità strategica, nonostante siano presenti alcune trappole attivabili nel corso dei match. Le cose cambiano radicalmente nel caso delle partite cooperative a squadre, a partire dalle generose dimensioni dell’unica arena disponibile nella beta: in Favore degli Dei a squadre lo scopo della partita sarà quello di ottenere e mantenere il controllo di alcuni punti specifici della mappa, il tutto uccidendo qualunque semidio osi ostacolare il nostro cammino. È sicuramente questa la sezione più divertente di questo primo assaggio del multiplayer del prossimo God of War: il combat system storico della serie, difatti, si è rivelato adatto anche in un simile ed inedito frangente ed è risultato oltremodo più appagante sperimentare le combo su avversari senzienti, piuttosto che contro anonimi ammassi di neuroni artificiali.
Quindi se siete habitué della serie non tarderete molto a prendere confidenza con i controlli di gioco, dato che ricalcano in tutto e per tutto il classico schema di comandi già noto sin dai tempi del primo episodio.
 Al termine di ogni match si viene ricompensati con il classico ammontare di punti esperienza, il cui valore varia a seconda del nostro comportamento in partita, i quali ci permetteranno di aumentare di livello ed accedere a nuovi elementi utili a potenziare il nostro avatar (armi, armature, incantesimi, reliquie) ed il cui numero, sbirciando tra i vari menu, sembra essere assai cospicuo.

Sangue poligonale a fiotti!

Per quanto riguarda il comparto tecnico, la beta ha mostrato il fianco ad alcune critiche, ma anche a vari elogi. Partiamo dalle prime, legate tanto al netcode quanto alle varie nature del gioco stesso.
Sebbene la versione testata sia una semplice beta, e quindi con un numero decisamente minore di partecipanti rispetto alla media, il matchmaking si è rivelato più volte troppo lento, con interi minuti necessari a creare stanze bilanciate e, soprattutto, piene. Cosa che potrebbe divenire un problema, visto che la partita non comincia fino a quando il gioco non riesce a trovare un numero di partecipanti adeguato. È vero che, essendo le partite a squadre composte da pochi giocatori, la mancanza di un elemento potrebbe rivelarsi determinate per la vittoria o la sconfitta, ma aspettare nella speranza che qualcuno venga trovato è frustrante. Ovviamente poniamo fiducia che tale difetto venga smussato a dovere prima dell’uscita del titolo, momento tra l’altro in cui migliaia o milioni di giocatori si riverseranno in rete per scontrarsi, scongiurando con grande probabilità la noia dovuta ad attesa.
Per quanto riguarda invece le regole alla base degli scontri, c’è da dire che la natura vagamente ruolistica del gioco, affiancata a quella propria degli action, può in qualche modo inficiare sul bilanciamento stesso delle squadre. Infatti, durante i combattimenti, si ricevono punti esperienza per sbloccare nuove armi e armature, per potenziarle e altro, proprio come nei tanto amati/odiati GdR. Ma poiché gli oggetti ottenibili influiscono direttamente sulle statistiche del proprio alter-ego in maniera quasi proporzionale al livello raggiunto (arma più potente, caratteristiche bonus più elevate), il sistema è sembrato un po’ troppo punitivo nei confronti degli ultimi arrivati. Ovviamente il bilanciamento di armi e magie è ancora in fase di sviluppo, quindi i cambiamenti potrebbero essere vari e profondi. Difficile quindi definire questa caratteristica un vero e proprio difetto, considerando anche che spinge il giocatore a combattere il più possibile per ottenere nuovi potenziamenti e nuovi “ferri del mestiere” per essere sempre più competitivo.
E proprio la possibilità di ottenere armi e equipaggiamenti invoglia l’utente a continuare a fare stragi, grazie anche ad una giocabilità di alto livello, proprio come ci hanno abituato i capitoli precedenti di God of War. Vedere violenza, sangue e organi sparsi ovunque durante massacri inimmaginabili tra giocatori riesce a galvanizzare, aumentando oltremodo la longevità del titolo. Anche il comparto grafico e sonoro hanno dimostrato una qualità altissima, tra effetti speciali di ogni tipo e urla di rabbia o dolore inquietanti. Se si considera poi l’assenza di lag, il risultato è più che buono.

Speranze divine

Il primo incontro con le bellicose armate di aspiranti divinità si è rivelato assai positivo, spazzando quasi del tutto le naturali perplessità nate in seguito all’annuncio della comparsa di una modalità multigiocatore all’interno della saga di Kratos. Sebbene la quantità di opzioni disponibili in questa sessione preliminare non sia abbondantissima, è stata più che sufficiente per farci capire l’ossatura delle battaglie online, le quali si sono rivelate molto divertenti seppur non esenti da alcuni piccoli difetti. Resta da capire se le perplessità legate alle discrepanze tra i livelli dei vari giocatori verranno smussate nella versione completa e se, soprattutto, le mappe per i deathmatch risulteranno più ampie e variegate di quella testata. Le potenzialità per non scontentare ci sono tutte, pertanto non rimane che riporre la consueta fiducia nei ragazzi di Santa Monica Studios.