Final Fantasy XI e il panorama MMORPG
Internet: un mondo oramai massificato e globalizzato in cui la ricerca di un avvicinamento sociale e' sempre piu' forte. Tale fenomeno non poteva non toccare l'universo dei giochi, sia per PC, dove e' nato il game cooperativo o competitivo oltre ogni barriera territoriale, sia su console in tempi recenti. Dai multiplayer a schermo condiviso siamo passati alle battaglie e alle campagne in rete, in cui gruppi di persone si scontrano e si aiutano per raggiungere gloria e onore virtuali. Ma in realta' il genere principe che fa dell'incontro fra persone, culture e societa' diverse il loro punto cardine spetta agli MMORPG (Massive Multiplayer Online Role-Playing Game).
di: Claudio "Evil_Sephiroth" PerflerInternet: un mondo oramai massificato e globalizzato; perfino paesi notoriamente poco liberali come la Cina hanno dovuto in questi ultimi anni cedere alla forza aggregativa della rete, seppur con censure e limitazioni.
Da quando la ragnatela è diventata alla portata di tutti abbiamo assistito alla nascita di veri e propri luoghi di incontro: dai vecchi C6 e mIRC al più noto Windows Live Messenger, sino ad arrivare all’apoteosi di Facebook, vera e propria piazza virtuale dove ognuno è libero di sbandierare i fatti suoi ai quattro venti.
Tale fenomeno di avvicinamento di persone non poteva non toccare l’universo dei giochi, sia per PC, dove il game cooperativo o competitivo al di là delle barriere territoriali è nato, sia su console in tempi recenti.
Dai multiplayer a schermo condiviso siamo passati alle battaglie e alle campagne in rete, in cui gruppi di persone si scontrano e si aiutano per raggiungere gloria e onore virtuali.
Ma in realtà non sono questi i giochi che fanno dell’incontro fra persone, culture e società diverse il loro punto cardine: tale primato e tale merito spetta agli MMORPG (Massive Multiplayer Online Role-Playing Game).
Da quando la ragnatela è diventata alla portata di tutti abbiamo assistito alla nascita di veri e propri luoghi di incontro: dai vecchi C6 e mIRC al più noto Windows Live Messenger, sino ad arrivare all’apoteosi di Facebook, vera e propria piazza virtuale dove ognuno è libero di sbandierare i fatti suoi ai quattro venti.
Tale fenomeno di avvicinamento di persone non poteva non toccare l’universo dei giochi, sia per PC, dove il game cooperativo o competitivo al di là delle barriere territoriali è nato, sia su console in tempi recenti.
Dai multiplayer a schermo condiviso siamo passati alle battaglie e alle campagne in rete, in cui gruppi di persone si scontrano e si aiutano per raggiungere gloria e onore virtuali.
Ma in realtà non sono questi i giochi che fanno dell’incontro fra persone, culture e società diverse il loro punto cardine: tale primato e tale merito spetta agli MMORPG (Massive Multiplayer Online Role-Playing Game).
Tale tipologia di gioco può contare veramente moltissimi appartenenti alle sue fila, tutti con molteplici punti in comune, dei quali sicuramemte quello basilare è offrire a migliaia e migliaia di giocatori la possibilità di incontrarsi, conversare, sfidarsi e puntare alla conclusione della storia creata dalle case di sviluppo, tutto questo con persone reali e non con personaggi governati dalla cpu e dalle risposte programmate.
Nonostante questo sia un obiettivo fisso e ben delineato, esistono innumerevoli approcci con cui le software house hanno tentato di riuscire nel loro intento.