FIFA 16
Da sempre l'uscita di un videogioco calcistico viene accompagnata dalla classica demo che permette ai fan di farsi un'idea di quello che sarà il prodotto che hanno intenzione di comprare. Ovviamente quest'anno la situazione non è andata diversamente ed ecco arrivare puntuale come un orologio svizzero la demo di FIFA 16. Scendiamo in campo e vediamo cosa vuole offrire il calcistico di EA Sports una volta uscito nei negozi il 24 Settembre.
di: Luca SaatiDa sempre l’uscita di un videogioco calcistico viene accompagnata dalla classica demo che permette ai fan di farsi un’idea di quello che sarà il prodotto che hanno intenzione di comprare. Ovviamente quest’anno la situazione non è andata diversamente ed ecco arrivare puntuale come un orologio svizzero la demo di FIFA 16. Scendiamo in campo e vediamo cosa vuole offrire il calcistico di EA Sports una volta uscito nei negozi il 24 Settembre.
Per tutti i gusti
C’è spazio un po’ per tutti nella demo di FIFA 16. Al suo interno troviamo infatti otto squadre di club, tra cui Barcellona, Real Madrid, Chelsea, Mancester City, Borussia Dortmund, Borussia Mönchengladbach, Paris Saint-Germain, Inter, Seattle Sounders e River Plate, e le due nazionali femminili di Germania e USA. Con queste è possibile affrontare una partita amichevole in tre differenti stadi, ovvero il Santiago Bernabéu, il Borussia-Park e il CenturyLink Field. In più è possibile avere un assaggio di Draft, nuova modalità inserita in FIFA Ultimate Team. Troviamo infine tutti i livelli di difficoltà della serie FIFA che arrivano fino a Leggenda, a cui abbiamo dedicato la maggior parte del tempo durante la nostra prova.
Fischio d’inizio
Le sensazioni lasciate da questa demo sono molto positive. FIFA 16 infatti presenta un ritmo di gioco decisamente più lento rispetto al suo predecessore e più in linea con quanto succede sul campo reale. In questo modo la velocità, che ha dominato i recenti capitoli della saga, risulta decisamente meno efficace del passato donando quindi una maggiore importanza alla tecnica e alla forza fisica dei singoli calciatori. Pad alla mano quindi si ha la sensazione di trovarsi dinanzi un gioco molto più fisico dove calciatori dotati di maggiore forza possono avvalersi delle loro caratteristiche preponderanti per avere la meglio contro avversari più piccoli e veloci. Ad enfatizzare la maggiore fisicità del gioco ci pensa anche una lieve vibrazione del controller durante i contrasti più duri.
Di conseguenza il centrocampo risulta nuovamente il fulcro del gioco. Arrivare alla porta avversaria quindi non è una passeggiata, o meglio una corsa palla al piede del velocista di turno, ma risulta fondamentale riuscire a imporre il proprio gioco. Mantenere il possesso palla non è neanche così semplice, certo utilizzare una squadra tecnicamente abile come il Barcellona rende tutto più facile, ma già affidandarsi a squadre con giocatori con capacità inferiori richiede una maggiore precisione nei passaggi. Spesso infatti ci è capitato di sbagliare un passaggio all’apparenza semplice perchè non abbiamo dosato sapientemente la potenza con il tasto X. La percentuale d’errore poi aumenta nei minuti finali di una partita quando i giocatori hanno a che fare con la stanchezza. Durante i 90 minuti quindi bisogna dosare con maggiore attenzione la corsa dei calciatori per evitare di farli arrivare senza fiato alla fine del match.
Sono diverse le feature di FIFA 16 che gli sviluppatori hanno pubblicizzato in questi mesi prima del lancio. Uno di questi è il No Touch Dribbling. Si tratta essenzialmente di finte di corpo realizzabili senza neanche toccare il pallone che possono essere utili per sbilanciare un difensore e riuscire così a saltarlo. Queste vanno usate con parsimonia, in fondo il rischio figuraccia è sempre dietro l’angolo. Troviamo anche un nuovo tipo di passaggio che permette di infilarsi negli spazi più ristretti. Controllarlo però risulta tutt’altro che semplice visto che si tratta di un passaggio molto veloce.
Ciò che però è stato rivisto quasi del tutto è il sistema di difesa. Grazie a delle nuove animazioni i difensori si controllano con maggiore padronanza, reagiscono meglio ai cambi di direzione e nei contrasti si comportano con più efficacia in quanto tutto il sistema è stato riscritto rendendo la difesa molto più efficace. La difesa insomma è stata rivista in tutti i suoi aspetti ed è molto più affidabile del passato. Ci è bastata vedere la sicurezza con la quale i difensori anticipano i passaggi filtranti per convincerci della cura riposta dal team di sviluppo in questo reparto. Si avete letto bene, quei passaggi lunghi filtranti letali come le scorse edizioni sembrano un lontano ricordo. Anche i portieri risultano molto più affidabili, durante le nostre numerose partite non siamo incappati in nessun strafalcione da parte loro. Abbiamo solo notato un po’ di incertezza nelle uscite con il numero 1 che tende a respingere un po’ troppo spesso di pugno i traversoni.
Migliorie anche per l’intelligenza artificiale a favore di un gioco di squadra totale. In fase di possesso i giocatori si inseriscono negli spazi, i centrocampisti ad esempio si propongono per ricevere palla mentre gli attaccanti cercano la profondità. In fase di non possesso i giocatori sono più coscienti di quanto accade intorno a loro. A livello Leggenda la CPU è capace di mettere davvero i bastoni tra le ruote e si è rivelato davvero un osso duro come mai prima d’ora. Questo non vuol dire che a Leggenda vincere diventa impossibile, semplicemente è richiesta una certa abilità pad alla mano e un livello d’attenzione sempre alto visto che alla prima sciocchezza si rischia di venire puniti. Possiamo garantirvi che la soddisfazione di riuscire ad avere la meglio contro la CPU a Leggenda è molto alta.
L’altra faccia del calcio
FIFA 16 vede il debutto del calcio femminile per la prima volta nella serie. Nel gioco troveremo dunque 12 nazionali, tra cui USA e Germania presenti nella demo. Per l’implementazione del calcio femminile il team di sviluppo non si è limitato a un semplice reskin, ma ha svolto un lavoro certosino ricominciando quasi tutto da zero in alcuni campi. Infatti sono state registrate tutte le nuove animazioni tramite un’apposita sessione di motion capture con un risultato che non ha nulla da invidiare alla controparte maschile.
Pad alla mano l’esperienza di gioco è sensibilmente differente da quanto la serie FIFA ci ha abituato. Il ritmo di gioco è ancora più lento e meno fisico, e si basa maggiormente sulla corsa e sulla tecnica. Nel complesso comunque si tratta di un’ottima esperienza che potrebbe rappresentare un ottimo passatempo tra una partita a FUT e una alla carriera.
FIFA Trainer
Con il passare degli anni i simulatori calcistici sono diventati videogiochi sempre più complessi da padroneggiare e un giocatore alle prime armi può trovarsi spiazzato dalle tante combinazioni da apprendere in poco tempo. Ecco quindi che facciamo la conoscenza di FIFA Trainer, un assistente virtuale che mostra su schermo i comandi più adatti alla situazione. Possiamo impostarlo manualmente il livello degli aiuti con un parametro che va da 1 a 6, o impostarlo su automatico. In quest’ultimo caso il sistema si renderà conto partita dopo partita di quali aiuti abbiamo bisogno. In pratica se siamo abbastanza bravi non troveremo più il suggerimento che ci dice di passare la palla con il tasto X, ma magari avremo bisogno di sapere che con la pressione di L1 invitiamo un compagno a scattare in avanti per un passaggio filtrante. Insomma si tratta di un sistema che aumenta l’accessibilità e va incontro ai giocatori meno esperti.
FUT Draft
C’è spazio anche per la modalità FIFA Ultimate Team nella demo di FIFA 16. Per l’occasione ci viene data la possibilità di provare la nuova modalità Draft. In sostanza questa permette di creare la propria rosa di 23 elementi scegliendo per ogni posizione uno tra cinque giocatori casuali. Bisogna quindi selezionare con attenzione i propri giocatori: meglio puntare tutto sulla qualità o sull’intesa? Scegliete il modulo tra cinque proposti, il capitano e i vostri 23 giocatori. Dopo aver effettuato queste scelte è il momento di scendere in campo e sfidare gli avversari in una serie di quattro partite. Più avanti si riesce ad andare e più ricche sono le ricompense.
Partecipare a FUT Draft richiede il pagamento di una tassa d’iscrizione di 15 mila crediti. Un investimento non di poco conto che va valutato con attenzione. Siete pronti a rischiare i vostri sudati crediti? La buona riuscita di questa novità andrà valutata nel prodotto completo, ma si tratta sicuramente di qualcosa di interessante che andrà monitorato con attenzione.
La stessa atmosfera?
Graficamente non siamo davanti a un videogioco che stravolge quanto visto lo scorso anno. Dopo aver lavorato pesanemente sull’atmosfera in FIFA 15, quest’anno EA Sports ha apportato piccoli accorgimenti per rendere l’aspetto visivo più piacevole. A ricevere maggiore attenzione è stato il sistema d’illuminazione che adesso risulta più naturale ed elimina sui visi dei calciatori quel colorito pallido che li caratterizzava. Eccellenti come sempre le animazioni che ogni anno si arricchiscono sempre più. Il punto interrogativo restano i volti dei giocatori. Quelli più famosi possono vantare una cura certosina mentre altri sono completamente differenti dalla controparti real, basti vedere l’Inter inclusa nella demo per farsi un’idea.
Sul comparto sonoro invece aspettiamo di ascoltare la telecronaca in italiano con la conferma del duo formato da Pierluigi Pardo e Stefano Nava.
In conclusione…
Siamo sinceri. Da FIFA 16 ci aspettavamo qualche miglioria ma quanto visto dalla demo va oltre la parola ‘qualche’. Il gameplay sembra finalmente aver trovato quel bilanciamento tanto richiesto dai giocatori grazie a importanti migliorie in ogni settore del gioco, dai portieri fino agli attaccanti. Non vediamo l’ora di giocare con il prodotto completo che speriamo possa confermare le ottime impressioni avute in quest’occasione.