Far Cry 4: La valle degli Yeti
Prima dell'uscita di Far Cry 4 in tanti si aspettavano di vedere qualche paesaggio innevato esplorando il Kyrat. Purtroppo non è stato così e una volta uscito il gioco le sezioni ambientate sulla neve erano limitate a sporadiche missioni principali. A colmare questa mancanza ci pensa il nuovo DLC chiamato la Valle degli Yeti che non solo ci porta su una mappa inedita completamente innevata, ma, come suggerisce il nome, ci permette di fare la conoscenza dell'abominevole uomo delle nevi.
di: Luca SaatiPrima dell’uscita di Far Cry 4 in tanti si aspettavano di vedere qualche paesaggio innevato esplorando il Kyrat. Purtroppo non è stato così e una volta uscito il gioco le sezioni ambientate sulla neve erano limitate a sporadiche missioni principali. A colmare questa mancanza ci pensa il nuovo DLC chiamato la Valle degli Yeti che non solo ci porta su una mappa inedita completamente innevata, ma, come suggerisce il nome, ci permette di fare la conoscenza dell’abominevole uomo delle nevi.
Yeti nell’Himalaya
Torniamo a vestire i panni di Ajay nel nuovo DLC di Far Cry 4. Il tutto inizia con il nostro protagonista che si risveglia dopo che il suo elicottero si è schiantato sulle vette dell’Himalaya. Mentre cerca di capire cosa sta succedendo, Ajay si impossessa di un accampamento nemico nel tentativo di inviare una comunicazione via radio per chiedere di essere recuperato dal Sentiero d’Oro. Purtroppo i soccorsi si faranno aspettare più del dovuto e Ajay si trova costretto a combattere contro i membri di una misteriosa setta che sembra avere a che fare con la comparsa degli Yeti. La trama non è il punto forte della Valle degli Yeti in quanto si presenta come un semplice pretesto per affrontare le 11 missioni della campagna principale.
Il gameplay è quello che abbiamo già avuto il piacere di apprezzare nel gioco originale con le tante possibilità offerte grazie a un level design ben strutturato. Essere dei novelli Rambo, o dei cecchini o dei maestri dello stealth è una scelta che spetta solo a voi. Le missioni possiamo dividerle sostanzialmente in due tipi: da una parte abbiamo delle quest dallo stampo classico non troppo dissimili da quelle viste nel gioco principale, mentre dall’altra parte abbiamo le missioni di difesa dell’accampamento. Infatti di notte i membri della setta attaccano il nostro avamposto costringendoci ad affrontare una serie di ondate sempre crescenti. A quest’ultime ci sono collegate delle quest secondarie che se completate permettono di migliorare le difese dell’accampamento così da avere qualche agevolazione nelle missioni di difesa dell’avamposto. Ci sono poi sparsi per la mappa i soliti forzieri da saccheggiare con all’interno le pelli degli animali e le armi da sbloccare.
Tutti i progressi fatti nel gioco principale non vengono trasferiti nel nuovo DLC, di conseguenza all’inizio ci ritroveremo con un Ajay ‘spoglio’ senza abilità, senza le migliorie dell’equipaggiamento e con le armi tutte da sbloccare. Un nuovo inizio quindi, e in tal senso abbiamo apprezzato la scelta di inserire le pelli degli animali nei forzieri così da velocizzare l’aspetto della progressione relativa alla caccia degli animali. Ci sarebbe piaciuto vedere qualche nuova abilità o arma, ma purtroppo da questo punto di vista siamo rimasti a bocca asciutta.
Contenutisticamente le uniche novità da segnalare sono la nuova mappa in cui è ambientato il DLC e la presenza degli Yeti. L’aggiunta di quest’ultimi può sicuramente far piacere visto che nel panorama videoludico non hanno mai goduto della luce dei riflettori, peccato che sono stati sfruttati male. Infatti eliminarli si rivela piuttosto semplice, basta qualche colpo ben assestato per stordirli così da salire in groppa e infilzarli con il coltello. Ci aspettavamo delle creature molto più temibili un po’ come abbiamo visto con i draghi di Far Cry 3: Blood Dragon. Un po’ di delusione anche per quanto riguarda le cose da fare in questo DLC. Uno dei punti forti della serie Far Cry è proprio la sua pletora di quest e collezionabili capaci di tenere impegnati per un grandissimo numero di ore. E’ pur vero che stiamo parlando di un DLC, però finire le missioni principali e qualche quest secondaria e arrivare a una percentuale di completamento del 75% ci ha richiesto circa 5 ore. Un po’ pochino dal nostro punto di vista.
Sul fronte tecnico non c’è molto da segnalare, ci attestiamo infatti sui già ottimi livelli del gioco principale. La nuova mappa completamente innevata è ben costruita e permette di approcciare le missioni con la varietà tipica del gioco base. Estaticamente l’ambientazione ci è piaciuta molto, non nascondiamo infatti di esserci soffermati per qualche istante ad osservare il panorama in più di un’occasione. Da segnalare solo qualche sporadico calo di frame che però non compromette l’esperienza di gioco.
Commento finale
Siamo rimasti un po’ delusi dal nuovo DLC di Far Cry 4. La Valle degli Yeti è infatti un DLC contenutisticamente povero che aggiunge solo una manciata di ore di gioco e introduce pochissime novità. Ci aspettavamo qualcosa di più dall’introduzione degli Yeti ma purtroppo si sono rivelati dei nemici tutt’altro che ostici e imbattibili. La Valle degli Yeti purtroppo non è un contenuto scaricabile imprescendibile che non arricchisce di molto l’offerta del Season Pass di Far Cry 4. Il DLC lo consigliamo solo a chi ha amato alla follia Far Cry 4 e ha il desiderio di tornarci sopra per qualche ora a patto però di tenere ben presente a cosa si sta andando in contro.
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La nuova mappa
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Gli Yeti in un videogioco sono un evento più unico che raro…
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✘
…ma sono sfruttati male
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✘
Longevità scarsa
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Qualche novità in più non avrebbe guastato