
Il nostro viaggio alla Nintendo Switch 2 Experience
di: Marco RussiQuando la nostra redazione ha ricevuto l’invito per partecipare alla Nintendo Switch 2 Experience, non ci sono stati dubbi su chi avrebbe dovuto rappresentarci: me.
Da “Nintendaro” quasi incallito, con anni di passione alle spalle e una collezione che spazia da NES a Switch OLED, poter mettere finalmente le mani sulla nuova Nintendo Switch 2 è stato un vero sogno che si realizza.
L’evento si è svolto il 25 aprile 2025 a Milano, nella suggestiva cornice di The Mall, uno spazio moderno ed elegante che ha fatto da perfetto teatro per l’incontro tra tradizione e futuro videoludico
Nintendo Switch 2: il grande assente

Una cosa è certa: durante la Nintendo Switch 2 Experience le vere protagoniste non sono state le caratteristiche tecniche.
La sensazione era chiara: Nintendo voleva che l’attenzione restasse sulle emozioni, sul feeling di gioco, evitando accuratamente qualsiasi discorso tecnico.
Una scelta che ha lasciato un po’ d’amaro in bocca a chi, come me, si aspettava una presentazione più completa e trasparente.
In compenso, il nuovo schermo appare più definito nonostante trattasi di un LCD, e la modalità mouse è stata una piacevole sorpresa. Ma tutto il resto? Solo supposizioni.
Abbiamo avuto la possibilità di provare alcuni titoli di terze parti e giochi Nintendo…
Durante l’evento, mi è stata data l’opportunità di testare sia titoli di sviluppatori esterni sia giochi firmati direttamente Nintendo. Ecco come è andata:
Cyberpunk 2077: cali di frame imbarazzanti

Provare Cyberpunk 2077 su Switch 2 è stata una delusione.
Nonostante la nuova console, i cali di frame rate erano evidenti e talvolta imbarazzanti, soprattutto nei momenti più caotici.
L’immersione si spezzava troppo spesso, dimostrando che, almeno per ora, titoli così pesanti non sono ancora pienamente gestibili su questa piattaforma.
C’è da dire che durante il gameplay del titolo di CdProject tronava una bella scritta “Work in progress”, insomma….speriamo!!!
Yakuza 0: ci siamo quasi, ma non ancora

Tra i titoli di terze parti provati durante l’evento c’era anche Yakuza 0: Director’s Cut.
Un’aggiunta interessante sulla carta, peccato che l’esperienza pratica sia stata tutt’altro che positiva.
Parliamo di un gioco uscito quasi dieci anni fa, che su PlayStation 4 girava perfettamente fluido, senza scatti o incertezze.
Eppure, sulla nuova Nintendo Switch 2, la situazione è ben diversa: durante la prova si sono verificati rallentamenti evidenti nelle fasi più concitate, e anche durante l’esplorazione delle aree urbane più affollate.
Un titolo di questa età, che in teoria avrebbe dovuto girare senza il minimo problema su una console moderna, qui mostra invece tutte le sue difficoltà.
Un segnale poco incoraggiante per chi sperava che Switch 2 potesse finalmente colmare il gap tecnico con le altre piattaforme.
Donkey Kong Bananza

Tra i titoli Nintendo che ho potuto provare c’era anche Donkey Kong Bananza, previsto in uscita per luglio 2025, praticamente a ridosso del lancio ufficiale della Switch 2.
Il gioco si presenta bene sul piano estetico: la distruttibilità degli ambienti è una delle novità più evidenti e dona un bel senso di dinamismo all’azione.
Tuttavia, nonostante l’impatto iniziale positivo, dopo qualche minuto di gioco la sensazione è cambiata.
Donkey Kong Bananza spesso mi ha dato l’impressione di essere una tech demo che un gioco completo: tante meccaniche interessanti da vedere, ma poco amalgamate in un contesto davvero avvincente.
In più, mi sono trovato più volte in aree dispersive, dove uscire o capire come proseguire diventava frustrante, interrompendo il ritmo dell’avventura.
Insomma, il potenziale c’è, ma serve ancora molto lavoro di rifinitura se si vuole trasformare questo Bananza in un titolo degno della tradizione di Donkey Kong
Mario Kart World: divertente, ma sa di già visto

Tra i titoli Nintendo presenti all’evento, ho avuto modo di provare anche Mario Kart World, il nuovo capitolo della saga racing più famosa di casa Nintendo.
La prova si è limitata alla modalità 100cc, che comunque basta per farsi una prima idea.
Ci sono molti nuovi personaggi da scegliere e power-up inediti che cercano di rinfrescare un po’ il gameplay.
Nonostante tutto, l’impressione è chiara: Mario Kart World sembra più un enorme DLC di Mario Kart 8 che un vero salto generazionale.
Il feeling alla guida è rimasto praticamente invariato, così come le dinamiche di gara, lasciando un po’ di amaro in bocca a chi sperava in un’evoluzione più coraggiosa.
Divertente? Sempre.
Innovativo? Decisamente meno di quanto ci si aspettasse per il debutto su una nuova console.
Street Fighter 6: che voglia di tornare a combattere!

Tra le sorprese più piacevoli dell’evento c’è stata la prova di Street Fighter 6 su Nintendo Switch 2.
Finalmente un titolo che gira bene, diverte e, soprattutto, fa venire voglia di tornare a menare le mani in portatile.
I controlli rispondono in modo preciso, i combattimenti sono frenetici ma chiari, e l’esperienza complessiva è stata assolutamente divertente.
Che si tratti di partite rapide in mobilità o di sessioni più lunghe a casa, Street Fighter 6 sembra adattarsi perfettamente alla filosofia della console.
Una ventata d’aria fresca, soprattutto dopo alcune prove meno convincenti viste durante l’evento.
Metroid Prime 4: ottime impressioni, ma l’attesa continua
Tra i giochi provati alla Nintendo Switch 2 Experience, Metroid Prime 4 è stato senza dubbio uno dei più affascinanti.
Peccato che ancora non si sappia quando uscirà: nessuna data ufficiale, solo tante aspettative.
Il gioco si è presentato molto bene, con ambientazioni curate e un gameplay solido.
Interessante la possibilità di utilizzare la funzione mouse tramite i Joy-Con, che aggiunge precisione nei movimenti e nel puntamento.
Tuttavia, devo ammettere che in alcuni momenti sentivo la voglia di tornare al controller classico, soprattutto nelle fasi più concitate, dove l’immediatezza dei comandi tradizionali resta imbattibile.
In ogni caso, Metroid Prime 4 si è confermato un titolo promettente, e la speranza è che possa uscire il prima possibile per dare finalmente nuova linfa alla saga.
World Tour: minigiochi carini, ma niente per cui pagare
Tra i titoli pensati per mettere in mostra alcune delle nuove funzionalità della console, c’era World Tour.
Un gioco basato su una serie di minigiochi che evidenziano bene la reattività dei comandi, la velocità dello schermo e, in generale, le capacità della Switch 2.
Peccato che, superata la curiosità iniziale, il tutto lasciasse una sensazione strana: ok i minigiochi, ok vedere le caratteristiche, ma questa roba si paga?
Non a caso, non ho nemmeno ritenuto necessario scattare immagini di repertorio: l’impressione era quella di un contenuto più da demo tecnica che da prodotto vendibile al pubblico.
Una simpatica vetrina, certo, ma nulla che possa davvero convincere a investire soldi.
Drag X Drive: interessante, ma dopo 5 minuti basta
Discorso simile per Drag X Drive, un gioco di basket ambientato nel mondo della sedia a rotelle, che fa largo uso della nuova funzione mouse dei Joy-Con.
Un’idea interessante sulla carta e anche ben realizzata tecnicamente: i movimenti risultano fluidi, e il sistema di puntamento funziona.
Il problema? Dopo cinque minuti ero già stanco.
Il gameplay è troppo ripetitivo e il divertimento iniziale si spegne in fretta.
Nonostante la buona intuizione alla base, manca quella profondità che spinge a restare incollati allo schermo per più di una manciata di minuti.
Giochi GameCube su Switch 2: bello, ma il limite sa di marketing

Un’altra novità presentata durante l’evento riguarda il servizio Nintendo Switch Online + Pacchetto Aggiuntivo.
Gli abbonati potranno finalmente accedere a una selezione di giochi GameCube, ma esclusivamente su Nintendo Switch 2.
Ovviamente, non ho resistito e mi sono subito fiondato su Soul Calibur.
Il gioco è ancora oggi splendido, graficamente pulito e con una fluidità che regge alla grande anche dopo tanti anni.
Molto simpatica anche la possibilità di applicare filtri grafici tipo “tubo catodico”, che riproducono fedelmente l’effetto dei vecchi televisori a tubo.
Tuttavia, resta un dubbio enorme: i giochi GameCube disponibili sono in cloud, quindi girerebbero tranquillamente anche sulla Switch di prima generazione.
La decisione di renderli disponibili solo sulla nuova console sembra più una forzatura commerciale che una reale necessità tecnica.
Una scelta che rischia di scontentare tanti utenti fedeli che avrebbero potuto tranquillamente godersi questi titoli anche sulla loro Switch attuale.
Gli upgrade grafici di Zelda: finalmente come dovevano essere
Uno dei momenti più emozionanti della Nintendo Switch 2 Experience è stato vedere Breath of the Wild e Tears of the Kingdom con i nuovi upgrade grafici.
E posso dirlo senza mezzi termini: sono semplicemente bellissimi.
Finalmente i giochi hanno la veste grafica che si meritano, con texture più definite, colori più vivi, una fluidità impeccabile e dettagli ambientali che prima sembravano solo accennati.
Su Switch 2, le avventure di Link assumono una nuova dimensione, più moderna e coinvolgente, senza tradire lo stile artistico che li ha resi capolavori.
Che si tratti di attraversare le immense praterie di Breath of the Wild o di esplorare il vasto mondo sospeso di Tears of the Kingdom, l’esperienza è ora più appagante e spettacolare che mai.
Tra dolori, gioie e tanto amore per la grande N
Non posso dire di essere deluso da questa Nintendo Switch 2 Experience.
Resto eccitato, da Nintendaro quale sono, nonostante l’articolo tenda più a raccontare i dolori che le gioie.
Perché succede questo?
Perché da Nintendo mi aspetto sempre tanto.
Perché mio papà mi ha introdotto al mondo Nintendo, tanti anni fa, mi diceva sempre:
“La grande N regala emozioni.”
E, in fondo, ha ancora ragione: nonostante i difetti, le scelte discutibili e qualche occasione mancata, Nintendo riesce sempre a toccare corde che nessun’altra riesce a sfiorare.
Ora scusatemi, ma vado a controllare se il mio preorder della console con Mario Kart World in bundle, più Mario Kart in versione fisica, più Street Fighter 6, più la nuova telecamera Nintendo e quella di Pianta Piranha, più il Pro Controller, sia ancora attivo.
Perché alla fine, con tutti i suoi limiti e le sue magie, io con Nintendo non riesco proprio a smettere di sognare.