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Dying Light: the Following

Techland non è nuova ai videogiochi incentrati sugli zombie. Basti pensare che ha creato la serie Dead Island e quell'esperienza si è poi rivelata fondamentale per il successo di Dying Light. Quest'ultimo è stato una delle sorprese dello scorso anno e dopo una serie di DLC più piccoli ha ricevuto quella che possiamo definire un'espansione alla vecchia maniera. The Following infatti è quello che tutti noi vorremmo da ogni DLC: tanti contenuti capaci di tenere impegnati per ore e un arricchimento degli elementi cardine del gioco orignale.

di: Luca Saati

Techland non è nuova ai videogiochi incentrati sugli zombie. Basti pensare che ha creato la serie Dead Island e quell’esperienza si è poi rivelata fondamentale per il successo di Dying Light. Quest’ultimo è stato una delle sorprese dello scorso anno e dopo una serie di DLC più piccoli ha ricevuto quella che possiamo definire un’espansione alla vecchia maniera. The Following infatti è quello che tutti noi vorremmo da ogni DLC: tanti contenuti capaci di tenere impegnati per ore e un arricchimento degli elementi cardine del gioco orignale.

Zombie, zombie everywhere

Prima di iniziare The Following il nostro consiglio, e quello degli sviluppatori, è di finire l’originale Dying Light così da ritrovarvi con un livello sufficientemente alto per affrontare le insidie dell’espansione. The Following infatti già a livello normale non è un’espansione così semplice, ci sono avversari più forti e più numerosi e una serie di mini-boss decisamente ostici.
La trama vede Kyle Crane, già protagonista di Dying Light, avventurarsi al di fuori delle mura di Harran per investigare su una setta che risulta immune al contagio degli zombie. Senza anticiparvi altro, la storia si presenta con maggiore mordente rispetto a quanto visto in Dying Light grazie a una serie di personaggi e a quel senso di mistero che aleggia attorno alla setta che incuriosiscono il giocatore spingendolo ad arrivare ai titoli di coda.
Come inizierete The Following vi accorgerete che la prima novità sta nella nuovissima ambientazione molto più grande di Dying Light. Come detto poco più sopra, ci troviamo fuori dai confini di Harran, una zona rurale che presenta enormi campi, colline, spiagge, grotte e un piccolo quartiere cittadino che ci ha ricordato molto da vicino Harran. Fatta eccezione per quest’ultima frazione però le differenze tra Harran e la nuova ambientazione sono abissali. Il parkour infatti riveste un’importanza molto minore e qui interviene l’altra novità: la dune buggy.
Il veicolo si integra alla perfezione nelle meccaniche di gioco e vede l’introduzione di un apposito albero delle abilità con cui sbloccare nuovi upgrade come ad esempio una corazza più resistente, il nitro, e armi come il lanciafiamme o la scarica elettrica con cui arrostire gli zombie al contatto. Come le armi inoltre, anche il buggy si danneggia col tempo costringendo il giocatore a cercare sparsi per la mappa pezzi utili per riparare o migliorare le sue componenti. Anche la benzina va tenuta d’occhio spingendo a cercarne nei veicoli sparsi per la mappa di gioco.
Dying Light: The Following inoltre pone maggiormente l’accento sugli scontri a fuoco vista la presenza maggiore di nemici armati di fucili, pistole e così via. Per affrontare queste sequenze gli sviluppatori hanno ben pensato di inserire alcune novità nell’armamento come gli archi e le balestre utili per sfruttare un approccio più silenzioso.
Per il resto il gioco è quello che abbiamo avuto il piacere di apprezzare lo scorso anno. Lo stesso possiamo dirlo a livello tecnico visto che ci troviamo sullo stesso livello del gioco originale.

Commento finale

Se avete amato Dying Light allora riuscirete ad apprezzare allo stesso modo l’espansione The Following che introduce piccole ma significative novità capaci di rinfrescare la formula di gioco e non cadere nella ripetività per le circa 20 ore di gioco necessarie per arrivare alla sua conclusione. Se invece un anno fa siete stati degli zombie che si sono lasciati scappare il gioco, allora potrete rimediare con l’acquisto di Dying Light: The Following Enhanced Edition che racchiude in un unico pacchetto il gioco originale più tutti i suoi DLC. Insomma i non morti sono più vivi che mai.