Console-Tribe Most Wanted 2009
Come di consuetudine il primo mese dell'anno ha assunto un ruolo di transizione tra il periodo natalizio, in cui abbiamo fatto indigestione di ogni tipo di gioco, e la nuova stagione videoludica. Ora pero' si fa spazio un nuovo languorino negli stomaci dei giocatori piu' affamati, soprattutto in quello dei membri della redazione. Per questo ciascuno redattore e' stato chiamato in causa per stilare una lista di giochi che piu' stuzzica il suo palato.
di: RedazioneCome di consuetudine il primo mese dell’anno ha assunto un ruolo di transizione tra il periodo natalizio, in cui abbiamo fatto indigestione di ogni tipo di gioco, e la nuova stagione videoludica. Ora però si fa spazio un nuovo languorino negli stomaci dei giocatori più affamati, soprattutto in quello dei nostri redattori. Il 2008 è passato lasciandoci un sacco di sorprese e un po’ di amaro in bocca per le mille promesse non mantenute e per alcuni flop che non sembravano così annunciati. Abbiamo visto come è facile rovinare dei marchi di successo come Golden Axe ma allo stesso tempo abbiamo vissuto con enorme piacere l’ascesa di Dead Space, uno dei giochi più belli dell’anno, giunto sugli scaffali quasi in sordina ma carico di pathos come pochi.
Dopo il nostro excursus sul 2008, culminato con l’elezione dei migliori giochi della passata stagione, ci siamo chiesti cosa ci riserva il prossimo futuro. Per questo ciascun redattore è stato chiamato in causa per stilare una lista di giochi che più stuzzica il suo palato. Badate: questo non vuol dire che i giochi citati siano i più belli o desiderati del 2009, ma quelli che ognuno di noi qui in redazione vorrebbe avere nelle mani da spulciare fino in fondo e valutare con lo spirito critico che ci contraddistingue, senza nessun discorso partigiano e nessuna presa di posizione aprioristica. Ci teniamo a precisare come non sempre recensire un gioco equivale a goderselo come fan ma porta con sé ben altri approcci, altre problematiche e diverse considerazioni. Di solito non sono i veri fan che recensiscono il gioco, proprio per evitare di rimanere accecati dai propri gusti. Perciò quanto ora vi proponiamo non è una lista della spesa da sfoggiare quando si parla dei giochi più belli del prossimo anno. Di questo ancora non possiamo parlare, visto che molti di questi giochi sono in fase di sviluppo e pubblicazione. Piuttosto rappresenta quello che in redazione accade puntualmente quando si devono assegnare le recensioni. Troverete un po’ di tutto, e chissà che i vostri gusti non coincidano con alcuni dei nostri.
Ecco a voi i Most wanted dei nostri redattori, corredati da brevi descrizioni delle loro più recondite motivazioni.
Buona lettura.
Dopo il nostro excursus sul 2008, culminato con l’elezione dei migliori giochi della passata stagione, ci siamo chiesti cosa ci riserva il prossimo futuro. Per questo ciascun redattore è stato chiamato in causa per stilare una lista di giochi che più stuzzica il suo palato. Badate: questo non vuol dire che i giochi citati siano i più belli o desiderati del 2009, ma quelli che ognuno di noi qui in redazione vorrebbe avere nelle mani da spulciare fino in fondo e valutare con lo spirito critico che ci contraddistingue, senza nessun discorso partigiano e nessuna presa di posizione aprioristica. Ci teniamo a precisare come non sempre recensire un gioco equivale a goderselo come fan ma porta con sé ben altri approcci, altre problematiche e diverse considerazioni. Di solito non sono i veri fan che recensiscono il gioco, proprio per evitare di rimanere accecati dai propri gusti. Perciò quanto ora vi proponiamo non è una lista della spesa da sfoggiare quando si parla dei giochi più belli del prossimo anno. Di questo ancora non possiamo parlare, visto che molti di questi giochi sono in fase di sviluppo e pubblicazione. Piuttosto rappresenta quello che in redazione accade puntualmente quando si devono assegnare le recensioni. Troverete un po’ di tutto, e chissà che i vostri gusti non coincidano con alcuni dei nostri.
Ecco a voi i Most wanted dei nostri redattori, corredati da brevi descrizioni delle loro più recondite motivazioni.
Buona lettura.
Fabrizio ‘Dr_ Kerneg’ Picoco – Il 2009 è stato definito in molti modi, come l’anno delle anteprime PS3 (ben venga), come l’anno del sorpasso (chi sorpasserà chi è variabile a seconda del contesto), ma di sicuro sarà un anno proficuo per tutti i videogiocatori. Tanti seguiti di giochi famosi e pluripremiati ci attendono dietro l’angolo. Io personalmente vorrei recensire Killzone 2 solo perché è considerato uno degli sparatutto più belli mai creati. Dai video mi pare un po’ troppo simile agli altri e vorrei sbagliarmi. In secondo luogo, il gioco che attendo è Resident Evil 5: la demo mi ha talmente deluso che proverei un certo piacere a stroncarlo ma ne proverei uno ancora più grande a godermi qualche sorpresa nascosta. A questo aggiungo Chronicles of Riddick: assault on Dark Athena e F.E.A.R. 2: Project Origin, due seguiti che promettono molto, ma che potrebbero pagare l’enorme eredità dei loro predecessori. Per finire, un titolo che mi ha stuzzicato non poco è Wanted: credo che sarà un buon tie in, chissà che non riesca anche a divertire.
Francesco ‘B1GASS’ Russo – Quando penso ai videogiochi non posso fare a meno di considerare un valore a mio parere assolutamente fondamentale: l’innovazione.
Mi ha sempre colpito questa caratteristica, questa “piuma” che decide le sorti di un titolo in base a quale piatto della bilancia andrà a posarsi: basta così poco perché si sbilanci verso un giudizio negativo.
Questa affascinante ragione fa sì che il mio cervello venga continuamente stupito, che non si accontenti di blandi stratagemmi, e quindi esige da questo 2009 un parco titoli che della parola “innovazione” dovrebbe farne un proprio eroico inno. Almeno spero.
Il primo tra questi è senza dubbio Heavy Rain, sviluppato dai poco prolifici ma geniali Quantic Dream, capitanati a loro volta da David Cage, una sorta di Kojima all’americana. Il gioco promette molto bene, specialmente a livello registico e interattivo.
Il secondo titolo che aspetto con ansia (ma in fondo aspettiamo un po’ tutti noi) è senza dubbio Alan Wake; Silent Hill, Max Payne, Twin Peaks e un pizzico di GTA vengono mescolati come ingredienti segreti di un preannunciato capolavoro. Speriamo che da questo calderone fuoriesca vera originalità e non la solita zuppa mista casereccia.
Un altro titolo che sono molto curioso di approfondire è Halo Wars. Vi starete chiedendo cosa c’entri l’originalità in un gioco che ruba l’inflazionato brand del “pianeta anello” per adattarlo al genere RTS, forse uno tra i più vetusti mai vissuti su PC. Eppure è proprio questa strana coppia che riunita sa di aria fresca, di novità. Finalmente potremo guidare tanti piccoli Master Chief dall’alto, farli scontrare con altrettanti Covenant e giocare a fare Dio. Bua ah ah (!).
Attendo impazientemente anche Beyond Good & Evil 2: il primo episodio mi aveva entusiasmato tantissimo. Un ottimo gioco sopra le righe che univa con ingegno il platform, l’avventura, l’azione, alcuni minigames, lo stealth e una pennellata di free roaming. Il doppiaggio e la trama erano ben realizzati e l’innovazione sprizzava da ogni poro, anche a livello estetico. Dal suo seguito esigo come minimo una maggiore longevità, unica vera pecca dolente del primo titolo.
Per concludere, quindi, inserisco nel mio database dei preferiti anche l’ambiguo Just Cause 2. Il primo era una via di mezzo tra la “ciofeca del secolo” e la “genialata paurosa”. La vera pecca in realtà era un’intelligenza artificiale inesistente e una mole astronomica di bug, uniti però ad alcuni pregi davvero notevoli, per esempio l’ottima grafica fluida e uno sconfinato mondo da esplorare con ogni mezzo possibile. Spero che l’evoluzione si orienti verso il meglio, anche perché le potenzialità c’erano eccome.
Mi duole infine escludere le continuazioni di capolavori in grossissima fase di sviluppo come Mass Effect 2 e Half Life 3: speriamo che alla loro presunta data d’uscita sia ancora abbastanza ”giovane” per giocarli.
Mi ha sempre colpito questa caratteristica, questa “piuma” che decide le sorti di un titolo in base a quale piatto della bilancia andrà a posarsi: basta così poco perché si sbilanci verso un giudizio negativo.
Questa affascinante ragione fa sì che il mio cervello venga continuamente stupito, che non si accontenti di blandi stratagemmi, e quindi esige da questo 2009 un parco titoli che della parola “innovazione” dovrebbe farne un proprio eroico inno. Almeno spero.
Il primo tra questi è senza dubbio Heavy Rain, sviluppato dai poco prolifici ma geniali Quantic Dream, capitanati a loro volta da David Cage, una sorta di Kojima all’americana. Il gioco promette molto bene, specialmente a livello registico e interattivo.
Il secondo titolo che aspetto con ansia (ma in fondo aspettiamo un po’ tutti noi) è senza dubbio Alan Wake; Silent Hill, Max Payne, Twin Peaks e un pizzico di GTA vengono mescolati come ingredienti segreti di un preannunciato capolavoro. Speriamo che da questo calderone fuoriesca vera originalità e non la solita zuppa mista casereccia.
Un altro titolo che sono molto curioso di approfondire è Halo Wars. Vi starete chiedendo cosa c’entri l’originalità in un gioco che ruba l’inflazionato brand del “pianeta anello” per adattarlo al genere RTS, forse uno tra i più vetusti mai vissuti su PC. Eppure è proprio questa strana coppia che riunita sa di aria fresca, di novità. Finalmente potremo guidare tanti piccoli Master Chief dall’alto, farli scontrare con altrettanti Covenant e giocare a fare Dio. Bua ah ah (!).
Attendo impazientemente anche Beyond Good & Evil 2: il primo episodio mi aveva entusiasmato tantissimo. Un ottimo gioco sopra le righe che univa con ingegno il platform, l’avventura, l’azione, alcuni minigames, lo stealth e una pennellata di free roaming. Il doppiaggio e la trama erano ben realizzati e l’innovazione sprizzava da ogni poro, anche a livello estetico. Dal suo seguito esigo come minimo una maggiore longevità, unica vera pecca dolente del primo titolo.
Per concludere, quindi, inserisco nel mio database dei preferiti anche l’ambiguo Just Cause 2. Il primo era una via di mezzo tra la “ciofeca del secolo” e la “genialata paurosa”. La vera pecca in realtà era un’intelligenza artificiale inesistente e una mole astronomica di bug, uniti però ad alcuni pregi davvero notevoli, per esempio l’ottima grafica fluida e uno sconfinato mondo da esplorare con ogni mezzo possibile. Spero che l’evoluzione si orienti verso il meglio, anche perché le potenzialità c’erano eccome.
Mi duole infine escludere le continuazioni di capolavori in grossissima fase di sviluppo come Mass Effect 2 e Half Life 3: speriamo che alla loro presunta data d’uscita sia ancora abbastanza ”giovane” per giocarli.