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Call of Duty: Black Ops 2 – Revolution

Revolution è la nuova espansione per Call of Duty: Black Ops 2, che estende lo shooter con mappe ed una nuova modalità che, mettendoci nei panni laceri di un non-morto, probabilmente giustifica il titolo del pacchetto.
La composizione dell'offerta è al contempo ricca e classica: troviamo le quattro mappe HydroGrindMirage e Downhill, per il multiplayer competitivo, Die Rise per lo Zombie mode, ed un'ambientazione specifica per la nuova modalità Trasformato. Completa il pacchetto l'arma "Pacificatore".

di: Luca "lycenhol" Trevisson

Revolution è la nuova espansione per Call of Duty: Black Ops 2, che estende lo shooter con mappe ed una nuova modalità che, mettendoci nei panni laceri di un non-morto, probabilmente giustifica il titolo del pacchetto.
La composizione dell’offerta è al contempo ricca e classica: troviamo le quattro mappe HydroGrindMirage e Downhill, per il multiplayer competitivo, Die Rise per lo Zombie mode, ed un’ambientazione specifica per la nuova modalità Trasformato. Completa il pacchetto l’arma “Pacificatore“.
Vediamo i componenti uno per uno.

Quattro passi al fronte

La stazione sciistica di Downhill, nelle alpi francesi, è il primo incontro tra BO2 e la neve. È dominato da un’ovovia, che sorvola una zona aperta, circondata da cottage, gatti delle nevi e negozi, validi ripari dal fuoco di franchi tiratori. Sono molteplici in fatti le postazioni di tiro per i cecchini, anche se gli amanti del close range potranno avere buone chance grazie a costruzioni e ripari.
Attenti a non farvi colpire da una cabina dell’ovovia: è letale.

Hydro è una mappa allungata, ambientata in Pakistan su di una diga. Questa ha la caratteristica di rilasciare a intermittenza un potente flusso d’acqua, elemento caratterizzante dell’arena, che uccide i malcapitati in transito nella zona centrale e separa di fatto la location in due zone, collegate solo dai passaggi laterali. Non ha ampi spazi ottimali per i cecchini, bensì si presta all’uso di SMG ed armi veloci per scontri improvvisi. È una mappa abbastanza standard che, se privata della caratteristica di essere allagata, apparirebbe perfino banale.

Mirage è un complesso alberghiero nel deserto del Gobi, con un grosso palazzo centrale che rompe per un momento l’orizzontalità che è il lite motiv di tutte e 4 le locazioni. Completano la mappa delle strutture laterali più piccole, che offrono ripari dalle linee di tiro dei cecchini, i quali trovano numerose valide postazioni su balconi e ballatoi, raggiungibili anche grazie alle dune ed accumuli sabbiosi, comuni nell’ambientazione. I luoghi chiusi ben si prestano agli amanti del gameplay più frenetico e ravvicinato, anche se difficilmente otterrete lunghe kill streak senza morire. Consiglio: non sostate nella zona della piscina, avreste vita breve.

La californiana Grind è una location molto caratteristica e colorata. Costituisce uno skate park, pieno di tubi, rampe e salti. I corridoi, gli angoli dietro cui appostarsi e gli affacci sono il luogo ideale per attacchi ravvicinati. È infatti la mappa ideale per gli agguati. Ma non mancheranno sparatorie a distanza, magari scivolando giu da una rampa. È forse la migliore ambientazione del pacchetto, che trova nei nemici sospesi in aria in prossimità delle discese e nei pessimi modelli delle auto sparse qua e là, gli unici veri difetti.

Di nuovo tra i non morti…

Die Rise è la mappa per la modalità di sopravvivenza. È una sorta di “Inferno di Cristallo”, dove al posto delle fiamme troviamo i non morti. Partendo dalla sommita di un edificio, dovremo riuscire a raggiungere terra per scappare, comprando armi e munizioni nel contempo. Spettacolari gli assalti degli zombie che si lasciano cadere su di noi dai piani superiori, ed i salti, tramite catapulte, da un tetto all’altro del complesso.

Trasformato è la nuova modalità di gioco per un massimo di 4 giocatori. All’avvio si è tutti zombie ma, trovando l’antidoto, uno potrà tornare umano. Da qui si dovrà sopravvivere all’assalto degli altri giocatori zombie. Le regole sono semplici: il vivo fa punti restandolo e ad ogni abbattimento ottiene un’arma nuova. I non-morti possono diventare il nuovo vivo, semplicemente uccidendolo e scambiandosi così i ruoli.
Ritmo frenetico per una modalità curiosa, non originale, ma che offre un diversivo per alcune ore. Purtroppo è attuabile solo sulla mappa ad hoc proposta dai Treyarch.

Un nuovo ferro

Il Pacificatore è il nuovo mitra, “anello di congiunzione” tra i fucili d’assalto e le SMG. Ha infatti una gittata e danni maggiorati rispetto alle mitraglie, ed un rateo superiore rispetto ad un normale assault rifle. Non è l’arma definitiva perchè sia nel close combat, che nel long range puro esistono strumenti di morte specialistici superiori. Però potrete ulteriormente personalizzarla in base alle vostre esigenze, ad esempio ampliando la gittata con una canna lunga, o aumentando i danni usando proiettili corazzati. È una sorta di jolly!

Dulcis in Fundo

Revolution non è propriamente una rivoluzione. La modalità Trasformato è interessante, ma può stancare sul lungo periodo, per l’unica location e per la semplicità che può tradursi in ripetitività eccessiva.
Die Rise, la mappa zombie, è molto ben fatta e varia. La verticalità, con gli zombie che si lasciano cadere su di noi, offre una valida novità ed un aspetto nuovo cui prestare attenzione.
Ben fatte le mappe multiplayer, dove si percepisce il gran lavoro a tavolino per il bilanciamento ed il disegno dei percorsi. Risultano abbastanza varie in quanto ad offerta: i seguaci dei diversi stili di gioco ne troveranno sicuramente almeno una che fa per loro. L’unico appunto è per l’orientazione troppo orizzontale: avremmo preferito una location che sfruttasse la verticalità.
Tra queste spicca sicuramente Grind che, oltre ad essere bella e colorata, è ricca di situazioni diversificate.
Conclude il pacchetto il Pacificatore, nuova arma non definitiva, ma che riduce il gap tra i fucili d’assalto e gli SMG.
Complessivamente un buon pacchetto, eccellente se proposto a qualche euro in meno.