Anteprima

Beyond: Two Souls

Che i giochi non sono tutti uguali è per fortuna una dato di fatto. Ce n’è una grande varietà lì fuori, pronti a solleticare tutti i palati e a soddisfare tutti i gusti. Talvolta però nel mucchio compare un pezzo spurio, un outsider inclassificabile, un titolo che lascia prima perplessi e poi pensierosi. Tra questa categoria incategorizzabile di giochi sono sempre finiti i titoli di Quantic Dream. Ai suoi tempi, Heavy Rain ci ha portato verso nuove vette di arte videoludica e con nostro estremo piacere i Quantic Dream ci riprovano. 

di: Redazione

Che i giochi non sono tutti uguali è per fortuna una dato di fatto. Ce n’è una grande varietà lì fuori, pronti a solleticare tutti i palati e a soddisfare tutti i gusti. Talvolta però nel mucchio compare un pezzo spurio, un outsider inclassificabile, un titolo che lascia prima perplessi e poi pensierosi. Tra questa categoria incateogorizzabile di giochi sono sempre finiti i titoli di Quantic Dream. Il loro ultimo prodotto finito, Heavy Rain, è stato ed è tuttora un vero colpo di genio videoludico, un’evoluzione di quelli che negli anni novanta erano semplici film interattivi. Con Heavy Rain è stato dimostrato chiaramente che si può sorprendere il videogiocatore lasciandogli vivere una grande avventura, coprendolo di emozioni e suggerendogli che con un po’ di empatia e di immedesimazione, è possibile giungere alla fine di una storia soddisfatti al 100% qualunque sia il finale. Con questo entusiasmante concept, Heavy Rain ci ha portato verso nuove vette di arte videoludica incommensurabile e con nostro estremo piacere i Quantic Dream ci riprovano.

Dopo la tech demo circolata negli scorsi mesi sul web, ci aspettavamo qualcosa che coinvolgesse Kara, l’androide con coscienza di sè. Invece il gioco presentato è di tutt’altro genere (se di genere si può parlare.). Sulle parole dello stesso Cage ideatore di questo titolo, il gioco esplorerà la collisione tra due realtà diverse, quella dei vivi e quella dei morti. Inoltre il gioco coprirà un lunghissimo periodo della vita della protagonista, quasi trent’anni, per la prima volta nella storia dei videogiochi.
A dimostrazione della perizia artistica con cui vengono pensati e creati i giochi in Quantic Dream, è stata ingaggiata per l’occasione l’attrice Ellen Page che si è prestata a lunghe sessioni di motion capture per dare forma ed espressività alla bella protagonista.
Il risultato lo abbiamo ammirato nei cinque minuti di trailer presentato a questo E3.

Sola e indifesa

L’unico stralcio di gioco che abbiamo potuto vedere, inizia in una stazione di polizia di provincia, mentre uno sceriffo sovrappeso interroga una ragazza silenziosa appena presa dalla strada. Fa quasi paura vedere la dovizia di particolari, dalla scenografia ai costumi per arrivare alle sconvolgenti come sempre animazioni facciali. Mentre il dialogo a senso unico si snoda davanti a noi, la certezza che nella stanza dello sceriffo ci sia qualcun altro si fa sempre più strada dentro di noi. Le metonimie narrative inserite qua e la precisione dall’abile regia messa insieme per questa sequenza culminano con una tazza che vola frantumandosi contro il muro senza che nessuno l’abbia sfiorata. Almeno nessuno che possa essere visto nella stanza. Ed è così che si comincia a costruire quella che sembra una ghost story con tutti i sacri crismi. 
La cosa davvero sconvolgente è come l’intera scena sia stata mantenuta in piedi dall’incredibile gestualità della protagonista che comunica tra le righe con il giocatore con semplici sguardi o movimenti di sopracciglia.
Considerando la tradizione narrativa dei Quantic Dream, appare immediatamente chiaro come quella che sta per iniziare non sia una ghost story qualsiasi. Infatti ecco emergere in assetto antisommossa una squadra SWAT capeggiata da un militare che palesemente la sa lunga su tutti i retroscena che coivolgono l’eroina della storia.
Tra gli sguardi confusi dello sceriffo, i poliziotti fanno irruzione nella stanza dell’interogatorio… e qui la demo finisce trasformandosi in un trailer action, ricco di inseguimenti ed esplosioni, in cui appare chiaro quanto il soprannaturale giochi un ruolo essenziale nell’economia narrativa e quanto la ragazza all’apparenza indifesa sia invece una potenziale calamità naturale.
Non ci è dato sapere almeno non per adesso cosa abbiamo visto in realtà, quale parte del gioco, se il prologo o una parte di mezzo, quello che possiamo dire con certezza è che Beyond è un titolo da tenere sotto controllo.

Cameraman, regista e attore

A proposito di controlli, il demo è stato avaro di indizi sulle modalità di gioco, su come interagiremo con l’ambiente e con i PNG. Quello che si è visto sembrava tanto una scena di intermezzo o un prologo per un avvenimento più importante. Aspettiamo ulteriori footage per farci un’idea di cosa si siano inventati Cage e company per farci impugnare il pad. Indubbiamente finora hanno acceso la nostra fantasia, con poche scene e qualche battuta recitata qua e là.
Il valore cinematografico di questo demo-trailer è altissimo e lascia presagire grandi cose. Non riusciamo a immaginare come alcune scene action velocissime possano essere inserite in un contesto che sembra essere molto riflessivo. Forse siamo troppo legati a quello che abbiamo vissuto con Heavy Rain, da non riuscire a immaginare un’evoluzione di questo gameplay.
Non ci sbilanciamo in giudizi affrettati, ma sappiate per certo che Beyond è finito per direttissima tra i nostri giochi più attesi. Speriamo solo che i Quantic Dream si rivelino all’altezza di loro stessi.