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Bandfuse: Rock Legends

Quest’anno arriva su console un nuovo titolo per poter rockeggiare come vere rockstar: stiamo parlando di Bandfuse, di Realta Entertainment Group, annunciato durante l’E3 2013 e disponibile a partire da quest’autunno. Durante la Gamescom 2013 abbiamo avuto modo di provarlo e di seguito vi riportiamo le nostre impressioni.

di: Gianmarco Forcella

Quest’anno arriva su console un nuovo titolo per poter rockeggiare come vere rockstar: stiamo parlando di Bandfuse, di Realta Entertainment Group, annunciato durante l’E3 2013 e disponibile a partire da quest’autunno. Durante la Gamescom 2013 abbiamo avuto modo di provarlo e di seguito vi riportiamo le nostre impressioni.

Potere alla Stratocaster

Un grosso difetto che forse era presente all’interno di Rocksmith 1 erano sicuramente i tempi abbastanza lunghi di caricamento tra una modalità e l’altra. Partiamo subito dicendo quindi che con Bandfuse questo non accadrà: i caricamenti sono infatti ridotti all’osso e il passaggio da un menù all’altro è velocissimo.

Sebbene ci sia anche un comparto multiplayer, la nostra prova si è concentrata sulla parte di giocatore singolo in quanto gli sviluppatori stanno ancora mettendo appunto alcune modalità all’interno del multigiocatore.

Dopo aver scelto quindi la canzone che si desidera suonare (nel nostro caso “Yellow” dei Coldplay), il giocatore può scegliere a che livello di difficoltà impostare il gioco (fino a cinque livelli), la velocità e quale pezzo suonare. Prima di procedere al gameplay vero e proprio, vi sarà proposto di controllare l’accordatura del vostro strumento, in base a quella richiesta dalla traccia selezionata. Una volta che si giunge al gameplay vero e proprio, ci si ritrova di fronte ad un’interfaccia, divisa per buona parte dal manico della chitarra in cui vengono mostrate le note da suonare in basso e in alto il video musicale del brano scelto con lycris annesso. Vicino alle note è anche presente l’indicatore di punteggio e un piccolo indicatore che indica se il timing è stato preciso o meno.

Inoltre, è possibile scegliere quale parte della chitarra eseguire: se quella ritmica o quella solista. Anche la combinazione chitarra + voce.

Ottimi invece i tempi di reazione tra input e output del suono.

School of Rock

Come però in un simulatore di musica che si rispetti, sono presenti delle lezioni su come suonare la chitarra. A differenza però di altri titoli in commercio, Bandfuse si avvale di video registrati assieme a grandi star del rock come Slash, che spiegano anche alcune delle loro tecniche.

Naturalmente lo studio si allarga anche per tutte le canzoni presenti all’interno del gioco, che possono essere suonate per sezioni. Bandfuse poi, fino a quando non totalizzerete una percentuale soddisfacente (circa 80% delle note esatte), vi farà ripetere la sezione prescelta fino a quando non avrà capito che siete riuscita a perfezionarla/memorizzarla.

Tutto “By Ear”

Prima di passare alle conclusioni, una lancia a favore va spezzata per il grande lavoro di trascrizione che è stato eseguito da tutto il team di Realta Entertainment Group: le tablature delle tracce presenti nel gioco sono state effettuate tutte “by ear” (cioè ascoltando semplicemente il brano) da musicisti esperti e dagli sviluppatori stessi dopo aver imparato il tutto dal loro prodotto. Il risultato è a dir poco eccezionale: le canzoni, sebbene per leggerissime varianti, come in Yellow, dove il ritornello è diverso di poco, rispecchiano fedelmente il suono originale.

Lo stage è pronto

Bandfuse è forse il secondo titolo che si affaccia sul palcoscenico di simulatori di musica reali (escludendo quindi i vari Guitar Hero e Rock Band) e il risultato è a dir poco notevole: azzarderei a sbilanciarmi dicendo che le lezioni proposte siano addirittura migliori di quelle di Rocksmith.

Ottima anche la tracklist, un pochetto più “sobria” rispetto a quella proposta da Rocksmith.

Ricordiamo che il gioco è in arrivo quest’autunno per PS3 ed Xbox 360.