Google Stadia: la parola alla Redazione
di: Simone CantiniConfermando tutti rumor circolati negli ultimi giorni, nella giornata di ieri Google ha presentato Stadia, la tanto vociferata console del colosso statunitense. A dire il vero più che di una macchina vera e propria sarebbe il caso di parlare di infrastruttura, vista la natura smaccatamente indirizzata alla condivisione a 360° che pare essere alla base del progetto: tutto si baserà sullo sfruttamento della rete internet, così da poter giocar praticamente ovunque ed in qualsiasi momento, a patto di avere sufficiente banda a nostra disposizione. La feature più importante di Stadia, comunque, risiederà nel fatto che non richiederà hardware fantascientifici per far girare a 60 frame al secondo ed in 4K i vari titoli, dato che il lavoro computazionale sarà tutto a carico dei server Google. Sulla carta la proposta pare decisamente intrigante, anche in virtù degli accordi con le terze parti che sono stati ufficializzati nel corso della presentazione, ma è anche vero che permangono alcuni punti oscuri, che con tutta probabilità saranno sviscerati nelle prossime settimane. Ovviamente l’annuncio di Stadia non è passato inosservato in redazione, ed ecco quindi che vi proponiamo, in ordine rigorosamente sparso, alcune delle nostre impressioni.
https://youtu.be/HikAuH40fHc
Quali sono state le impressioni a caldo in seguito all’annuncio di Stadia?
The_WLF: Sarò tremendamente sincero: per come sono solito intendere il media videogioco, Stadia la ritengo una colossale cavolata, al pari di tutte le proposte di streaming che stanno pian piano facendosi strada sul mercato. Quando si tratta di uno dei mei passatempi preferiti, difatti, sono molto conservativo e non vedo di buon occhio questa corsa alla smaterializzazione del bene, unita alla spasmodica volontà di poter giocare sempre e ovunque al nostro titolo preferito. Essere, inoltre, legato alle bizze di una connessione internet, per quanto la situazione sia presente (seppur in forma molto più marginale) anche sulle attuali macchine, non mi va proprio a genio. Resto uno della vecchia scuola, che celebrava l’uscita del giocone di turno, ed attendeva con trepidazione il momento in cui avrebbe inserito la cassetta/cartuccia/disco all’interno della sua scatola delle meraviglie. E poi vogliamo mettere la soddisfazione di attendere l’uscita del nuovo hardware? No grazie, ma Stadia, allo stadio (ah ah!) attuale delle cose, sta bene dove è.
Ulell: Sono sempre stato assetato di novità in ogni ambito, ed ho sempre accolto a cuore e mente aperta ogni cambiamento e miglioria che la tecnologia ha proposto durante la mia vita. Stadia dal mio punto di vista è una ottima idea, che innoverà profondamente il mercato videoludico, fin’ora troppo fermo o votato a cambiamenti inutili o anche troppo futuristici, come il VR. L’idea di poter avere un intero catalogo di gioco direttamente disponibile su ogni mia piattaforma, senza dover spendere 500 euro di hardware, mi va a genio. Se non fosse che, per alcuni giochi, mi piace possedere la copia fisica per collezione. Ma francamente credo che le grandi aziende come Ubisoft troveranno comunque il modo di proporre le varie copie “fisiche” del gioco, con tanto di collector’s edition.
MarkoDeeJay: Google ha fatto centro e lo sa bene. Si parla da tempo di streaming, e già in passato abbiamo visto servizi come OnLive o Nvidia tentare di catturare questa fetta di mercato, ma si sa, per far partire il trend bisogna fare le cose per bene. Stadia ha una base installata enorme, basti pensare quanti dispositivi supportano Google Chrome, un browser presentato 10 anni fa e che oggi é diventato il piu’ utilizzato al mondo. Avendo Chrome, basterà una connessione di minimo 25mb per usufruire di titoli che il nostro vecchio PC non potrebbe neppure immaginare. La console é semplicemente un mezzo, se questo già lo abbiamo che si fa, ci si lamenta?
Quali pensi che siano i punti di forza e le criticità del progetto?
The_WLF: Ora devo far finta di non essere me stesso, ma solo una delle numerose nuove leve del media, che sbavano al pensiero di essere perennemente connessi alla Matrice. Non è semplice, ma ci provo. È innegabile come la comodità di poter giocare su qualsiasi dispositivo, dal PC della Nasa al tostapane di casa, è una situazione allettante, così come il non dover spendere millemila monete d’oro in hardware ultra perfomanti. Così come non è da sottovalutare l’immediatezza con cui, stando a quanto mostrato, sarà possibile accedere al gioco desiderato, anche solo mentre osserviamo un trailer. Resta il dubbio della connessione perenne che, almeno in Italia, presenta ancora molte criticità, così come è da valutare l’effettiva bontà del poter giocare allo shooter di turno, o al più impegnativo dei titoli, mentre siamo in viaggio. Sarò sonaro dentro, ma ricordo ancora quando si criticava Vita perché tentava di replicare in mobilità esperienze nate per una fruizione casalinga: ci siamo improvvisamente evoluti in modo inconsapevole?
Ulell: Come ho scritto sopra, il non dover spendere per acquistare l’ultima console uscita sul mercato, oppure buttare il sangue per farmi il mega-PC da gaming, che fra 5 anni sarà nuovamente obsoleto, per me è un vantaggio e non da poco. Praticamente avremo un PC remoto sempre aggiornato, ma compatibile anche con i giochi più vecchi e quindi una gen infinita che ci permetterà di giocare a ogni titolo della storia senza più dover recuperare console vecchie. Questo scatenerà l’ira funesta di alcune case madri come Nintendo che sul retrogaming aveva trovato altra fonte di guadagno, ma è il futuro baby.
MarkoDeeJay: Il punto di forza più grande di Stadia non é altro che il suo punto debole più grande: il fattore streaming. Un click, cinque secondi, e sei già nel gioco. 4K, 60fps, dettaglio massimo, senza attese, senza patch al day one, senza installazioni. Praticamente un sogno. Ma se già facevamo fatica a concepire i giochi solo digital, quelli in streaming sono ancora più incorporei, in quanto non avremo neanche la finta stabilità di avere un file del gioco nel nostro hard disk. Completamente volatile, così come la nostra connessione: cosa succederà nel momento in cui avremo problemi con essa, e ancora che può fare chi non ha internet veloce in casa?
Come pensi che reagirà il mercato?
The_WLF: Vedendo come i servizi in abbonamento, tipo Netflix e similari, stiano sempre più diventando una consuetudine della nostra quotidianità, credo che Stadia riuscirà a penetrare molto bene nel mercato, ovviamente se proporrà un rapporto qualità/prezzo vantaggioso. Inutile sottolineare come sarà il costo dell’eventuale abbonamento, unito al catalogo, a determinare in modo massiccio il successo del progetto che, soprattutto tra i più giovani, magari allettati dalla possibilità di poter giocare con lo youtuber di turno, ma anche dal poter evitare l’esborso per una nuova macchina, potrebbe trovare il più fertile dei terreni.
Ulell: Tutto dipende da come sarà impostato il servizio. Se sarà in abbonamento mensile, magari basato sulla qualità video del gioco (vuoi giocare in full hd? Paghi tot. Vuoi giocare in 4k? Questo é il prezzo. Vuoi pure HDR? Aggiungi due euro, ecc.), allora potrebbe sfondare come Netflix, perché ogni giocatore potrà fare l’abbonamento che più gli aggrada e più adatto alla sua connessione. Se invece avranno la brillante idea di far acquistare il singolo gioco, magari pagandolo anche a prezzo pieno come se fosse una versione fisica, beh sarà un flop e se lo saranno pure meritato. Anche il catalogo dei giochi sarà definitivo. Si limiteranno a proporre giochi vecchi o anche giochi appena usciti? Inoltre ci saranno molte esclusive di peso? Lo vedremo.
MarkoDeeJay: Amore e odio. Da un lato, i vecchi giocatori, quelli per cui il gioco é fisico, si colleziona, si mette in vetrina. Aggiungiamo anche tutti coloro che hanno le nostre care connessioni, che non permettono neanche una chiamata su Whatsapp senza raggiungere i 4 secondi di lag e ripetere “mi senti?”. Dall’altro, i giocatori che vogliono semplicemente giocare, e magari non possono o non vogliono spendere soldi per un PC di fascia alta, o per l’ultima Xbox One X, e troverebbero in Stadia la soluzione a tutti i loro problemi, evitando oltretutto la compravendita su Ebay o GameStop dell’usato.
Come credi che risponderanno Microsoft, Sony e Nintendo?
The_WLF: Che lo streaming, ahimè, sia il futuro è un fatto evidente, e se la pensa così uno come il sottoscritto, sarebbe sciocco credere che simili pensieri non siano anche nella mente dei tre colossi di cui sopra. E a riprova di come non abbiano intenzione di rimanere al palo ci giungono le notizie relative a Xcloud, l’arrivo anche dalle nostre parti di PS Now ed i test fatti sul suolo nipponico da Nintendo, con titoli del calibro di Assassin’s Creed e Resident Evil streammati su Switch. È però impensabile, almeno a mio avviso, che tutti e tre abbandonino il modello di gaming tradizionale, visto comunque l’ampio bacino di utenza che accoglie, pertanto sono propenso a credere ad una sorta di soluzione ibrida, almeno per quanto riguarda l’immediato futuro. Anche se spero di sbagliarmi…
Ulell: Adattandosi. Se Stadia funziona come deve, non potranno far altro che adeguarsi al servizio, proponendo soluzioni sia hardware (per i patiti come The_WLF) che in abbonamento. Alcuni passi sicuramente Microsoft li sta già facendo vista la recente preview di Xcloud, mentre Sony resta un po’ al palo con il suo PS Now, che offre un catalogo fin troppo vecchio e scarno per il suo prezzo, mentre Nintendo ha già testato in Giappone il suo servizio in streaming su Switch. Vedremo. Il futuro è alle porte, e noi non vediamo l’ora di provarlo per voi!
MarkoDeeJay: Le sopracitate hanno un marchio ed un’immagine che tuttavia può cambiare facilmente all’occhio del giocatore. La mossa di Google dovrebbe preoccuparli, in quanto avranno una ricca concorrenza. E si sa, per controbattere, bisogna offrire una variante che funzioni, perciò non mi sorprenderebbe se anche loro sfornassero qualcosa di nuovo. Non si sa ancora come reagirà il mercato, ma ciò che é sicuro é che per noi giocatori la concorrenza rappresenta un vantaggio, in quanto la risposta di MS, Sony e Nintendo non si farà di certo attendere.