Anteprima

Xbox EMEA Developer Session

di: Simone Cantini

Qualche giorno fa ho avuto il piacere di partecipare all’EMEA Developer Session, evento streaming che Xbox ha dedicato ad alcune produzioni indipendenti che arriveranno sulla piattaforma nei prossimi mesi. Un’occasione sicuramente interessante per gettare uno sguardo su titoli che caratterizzeranno la line-up della console americana, che sono stati presentati dagli stessi membri dei vari team, che hanno anche svelato qualcosa in più sui loro lavori. Un quintetto di videogiochi estremamente variegati, che spaziano dal survival di Winter Burrow al crafting rilassante di Outbound. Si è passati poi al platforming di Hela, per poi andare a sviscerare più nel dettaglio The Alters, fino a chiudere con il ritorno delle meccaniche roguelike di Moonlighter 2: The Endless Vault.

Per visualizzare i video di terze parti è necessario
accettare i cookie con finalità di marketing.

Winter Burrow

Cosa succede se un piccolo topolino si ritrova a dover sopravvivere ad un gelido inverno, mentre incontra meccaniche care a Don’t Starve e Frostpunk? Beh, la risposta è Winter Borrow, intrigante lavoro firmato Pine Creek che ha proprio un simpatico roditore come protagonista. La storia ci catapulta in un mondo in cui il nostro peloso protagonista farà ritorno alla sua casa natia, abbandonata assieme ai genitori quando era ancora piccolo per rincorrere il sogno di una vita migliore. Quando il padre e la madre del protagonista lasciano questo mondo, fiaccati da condizioni di lavoro non certo idilliache, l’uno modo per sopravvivere sarà quindi quello di tornare alle origini, cercando di rimettere in sesto la nostra tana nell’albero, mentre fuori imperversa un rigido inverno.

Winter Burrow è un survival fortemente ispirato a 7 Days to Die, ma anche ad Animal Crossing, come ci hanno raccontato gli sviluppatori, che ci chiederà di avventurarci fuori dal nostro rifugio per poter raccogliere i materiali necessari alla creazione degli strumenti utili alla nostra sopravvivenza. Partiremo con una piccola stamberga, abbigliato solo con leggerissimi indumenti cittadini, quindi il primo passo sarà costruire i primi rudimentali attrezzi con cui accendere un fuoco e tessere abiti più adatti alla stagione. Una volta fuori dalla casetta, dovremo sempre tenere d’occhio la nostra temperatura corporea ed il livello di fame, oltre agli immancabili punti vita, che potranno essere messi a repentaglio da vari animali ostili, che ovviamente dovremo combattere. Poco alla volta, man mano che miglioreremo il nostro setup, potremo accedere a zone sempre nuove della mappa, così da recuperare materiali sempre differenti, ma anche fare la conoscenza di alcuni NPC. Lontano dall’apparire un mero sandbox roguelike, Winter Burrow ha messo sul piatto un set di meccaniche tutto sommato semplici, ma che sembrano in grado di garantire un flow di gioco sicuramente intrigante, complice anche un comparto artistico di sicuro impatto, che adotta uno stile che richiama alla mente lo stile dei libri illustrati per ragazzi. Sicuramente una produzione da tenere d’occhio.

Per visualizzare i video di terze parti è necessario
accettare i cookie con finalità di marketing.

Outbound

Amate il campeggio all’aria aperta? Allora Outbound potrebbe fare al caso vostro. La produzione targata Square Glade Games, difatti, ci metterà alla guida di un van personalizzabile, che potremo utilizzare per guidare attraverso rilassanti mappe realizzate con toni pastello, dove potremo creare quasi liberamente il nostro piccolo accampamento mobile. Per farlo, come prevedibile, il titolo ci darà in pasto piccoli obiettivi, conditi con l’immancabile meccanica di crafting che, per mezzo di alcuni semplici minigiochi, ci permetterà di costruire gli strumenti di cui avremo bisogno per poter rendere più agevole l’avanzamento.

Fulcro dell’esperienza sarà ovviamente il nostro van (ce ne saranno, almeno inizialmente, 3 tipologie differenti), che diverrà la nostra vera e propria base mobile, su cui costruiremo di volta in volta il nostro rifugio. Sarà possibile creare stanze, oggetti di arredamento e postazioni utili alla creazione, in maniera semplice ed intuitiva. Sarà necessario tenere d’occhio il consumo energetico della nostra struttura, sfruttando anche il ciclo giorno/notte dinamico ed il clima variabile, elementi che andranno anche ad impattare sulla natura della location presso cui ci troveremo di volta in volta. Le premesse per chi cerca un titolo rilassante, da giocare anche in compagnia (è prevista l’implementazione del multiplayer cooperativo), ci sono tutte, anche se resta da capire quali saranno effettivamente le meccaniche di progressione. Staremo a vedere.

Per visualizzare i video di terze parti è necessario
accettare i cookie con finalità di marketing.

Hela

Se l’estetica di Hela vi ricorda in più di un frangente il delizioso Unravel, non vi sorprenderà sapere che dietro questa avventura open world cooperativa ci sono proprio alcuni degli sviluppatori che hanno dato vita al tenero Yarny. Parliamo di un titolo che ha al centro la campagna svedese, in cui si muoveranno dei famigli magici dalle sembianze di topolini, che dovranno attraversare questo piccolo mondo fiabesco caratterizzato da elementi platform, puzzle ed un pizzico di crafting. Come detto, alla base di tutto ci sarà la cooperazione, che sarà sfruttata sia in chiave split screen che online, per un massimo di 4 giocatori. Nulla però ci vieterà di giocare anche da soli, grazie alla possibilità di dare vita a dei cloni del nostro personaggio, così da alternare il controllo al bisogno per poter superare le sfide che il gioco ci proporrà.

Il gameplay sarà fortemente basato sulla fisica e richiederà, oltre alla collaborazione tra giocatori (reali e non) di sfruttare lo zaino rana che avremo in dotazione, che ci permetterà di accedere ad un set di abilità. Confermata anche la presenza di alcuni animali con cui poter interagire: ci è stata mostrata una lepre che, una volta “addomesticata”, potrà essere sfruttata per spostarsi più velocemente lugo la mappa di gioco. Ovviamente non mancheranno anche delle creature ostili da affrontare, per mezzo di un semplice combat system. Sicuramente interessante il comparto estetico della produzione, che con Unravel condivide parte della visione realistica del comparto visivo. I richiami al titolo EA saranno anche sonori, dato che ad occuparsi della soundtrack troveremo ancora una volta Frida Johansson ed Henrik Oja. Un titolo da tenere sicuramente d’occhio se si è in cerca di un’avventura da vivere in compagnia.

Per visualizzare i video di terze parti è necessario
accettare i cookie con finalità di marketing.

The Alters 

The Alters è stato sicuramente il titolo più atteso tra quelli mostrati durante lo streaming, anche in virtù del nome che si cela dietro la sua produzione, visto i precedenti successi firmati 11 Bit Studios, gli autori di This War of Mine. Una produzione sci-fi che si sta facendo desiderare, anche a causa di alcuni ritardi sulla tabella di marcia, ma che proprio in occasione dell’evento ha messo sul piatto ancora una volta elementi in grado di giustificare l’interesse suscitato. Parliamo di un’avventura a base di elementi crafting e survival, ambientata su di un pianeta alieno su cui il nostro astronauta protagonista finirà per naufragare. Sopravvivere in un luogo alieno e sconosciuto non sarà certo facile, soprattutto se si è da soli, ma grazie ad una misteriosa sostanza presente sul luogo entreremo in possesso di una tecnologia in grado di dare vita a dei cloni.

Lontani dall’essere semplice carne da macello come in The Swapper, queste repliche saranno tutte dotate di una propria personalità unica, che oltre a caratterizzarne comportamento e background, li renderanno adatti a ruoli sempre differenti. E la gestione delle loro routine comportamentali sarà un altro perno portante del gameplay, che darà vita a diramazioni narrative e dialoghi in stile puramente RPG, che ci chiederanno di prendere talvolta le parti di uno dei personaggi coinvolti. Agendo come veri e propri coprotagonisti, e non come semplici e meccanici NPC, i membri della nostra improvvisata compagnia potranno anche scatenare rivolte o ribellarsi al protagonista, permeando il tutto di un benvenuto alone di imprevedibilità. Mescolando elementi di creazione del nostro hub abitativo, che strizzano l’occhio a Fallout Shelter, il quadro presentato da 11 Bit Studios sembra decisamente complesso e sfaccettato, che onestamente non vediamo l’ora di sviscerare a dovere.

Per visualizzare i video di terze parti è necessario
accettare i cookie con finalità di marketing.

Moonlighter 2: The Endless Vault

A chiudere l’EMEA Developer Session ci hanno pensato le meccaniche roguelike di Moonlighter 2: The Endless Vault, che segnano il ritorno, dopo 7 anni di assenza, della serie targata Digital Sun. Pur mantenendo inalterata la struttura portante dell’esperienza, la prima cosa che balza all’occhio di questo nuovo capitolo è l’abbandono della grafica 2D, in favore di un’esperienza interamente tridimensionale, che come impostazione ed estetica mi ha ricordato in parte il delizioso Tunic. Al centro troveremo ancora una volta il nostro cacciatore di tesori, che dovrà avventurarsi lungo livelli generati proceduralmente per raccogliere il bottino più prezioso che, una volta tornati alla città hub, dovrà essere messo in vendita nel negozio preparato per l’occasione (che presenterà le sue brave meccaniche di gestione). Naturalmente, guadagnare denaro ci permetterà di mettere le mani su dell’equipaggiamento sempre migliore, che sarà indispensabile per accedere alle sezioni più difficili.

Un loop ben definito, che si dilungherà attraverso vari biomi differenti, ognuno caratterizzato dalle proprie minacce e ricompense uniche, e che proporrà una struttura suddivisa in stanze. Sia il nostro eroe che i nemici potranno sfruttare un combat system che abbraccerà attacchi a corto e a lungo raggio, così da garantire una discreta varietà di possibilità di offesa. Una volta che avremo ripulito ciascuna stanza, verremo ricompensati con tesori o perk, e starà a noi decidere su cosa mettere di volta in volta le mani, oltre a optare per rientrare prudentemente in città, oppure procedere in cerca di tesori ancora più ricchi. Ovviamente, non potranno mancare anche stuzzicanti boss, ognuno dotato di meccaniche uniche che andranno a caratterizzare gli scontri. Un concept rodato, che sicuramente si fa più interessante grazie al palpabile update tecnico di cui è stato oggetto.

E con l’agile cacciatore di tesori si è chiuso l’appuntamento con l’EMEA Developer Session, che si è portato in dote uno sguardo approfondito su di un quintetto di produzioni quanto mai variegate per stile ed impostazione. Se per alcune produzioni oramai in dirittura di arrivo come The Alters (speriamo) l’occasione è servita unicamente a rinvigorire il desiderio di metterci le mani sopra, per altri titoli come nel caso di Outbound è ancora prematuro esprimere un giudizio, visto che quanto mostrato ha avuto più l’aspetto di una piccola preview preliminare. Carne al fuoco, comunque pare essercene molta, pertanto non resta che aspettare nuove informazioni in merito a quanto mostrato da Xbox.