Anteprima

Gran Turismo Sport Demo

di: Luca Saati

A una settimana dal lancio di Gran Turismo Sport, Sony e Polyphony Digital hanno pubblicato una demo a tempo che ci ha permesso di testare con mano l’atteso racing game esclusivo per PS4. Una demo che purtroppo non ha fatto altro che creare in noi dubbi e perplessità per questo prodotto che, nonostante uno sviluppo tutt’altro che veloce, ha messo in mostra numerosi limiti dell’opera del team di Yamauchi e soci.

Per visualizzare i video di terze parti è necessario
accettare i cookie con finalità di marketing.

Gran Turismo (e)Sport!

Nella parte alta del menù di gioco troviamo i contenuti principali raccolti nel gioco come la modalità Arcade con cui gareggiare liberamente a bordo di una delle auto su uno dei circuiti, la Campagna, la modalità Sport, il concessionario dove acquistare nuovi veicoli, le Lobby e la modalità Panoramica dove scattare splendide foto dei mezzi in strabilianti location. Nella parte sinistra invece troviamo la parte dedicata al proprio pilota come il Garage, la personalizzazione estetica del proprio avatar e delle auto. Prima di inoltrarci più nel dettaglio nelle modalità, diamo prima uno sguardo al gameplay di questo Gran Turismo Sport.

Scesi per la prima volta in pista, il gioco ci chiede di scegliere uno stile di guida: quello per principianti con tutti gli aiuti attivati, quello per professionisti con gli aiuti disattivati atti a restituire un’esperienza molto più simulativa e infine la classica via di mezzo con solo una piccola parte degli aiuti attivati. Successivamente è possibile intervenire manualmente nelle varie opzioni personalizzando ulteriormente l’esperienza di gioco. Gran Turismo Sport fa parte di quella schiera di racing game che, nonostante un approccio realistico, vogliono essere in grado di assicurare divertimento a una vasta fascia di pubblico che comprende gli hardcore gamer che, siamo sicuri, passeranno decine e decine di ore nella parte multiplayer e il pubblico occasionale che vuole semplicemente divertirsi alla guida dei mezzi. Se siete alla ricerca di un simulatore più puro vi converrà recarvi su altri lidi come Assetto Corsa o il recentissimo Project CARS 2. Come sensazioni pad (o volante) alla mano quindi Gran Turismo Sport presenta un sistema di guida tutto sommato divertente e soddisfacente, peccato solo per il peso delle varie auto che ci ha restituito sensazioni contrastanti a causa di mezzi che appaiono davvero troppo leggeri. Proprio per questo problema a nostro modo di vedere Gran Turismo Sport si posiziona un gradino sotto Forza Motorsport 7 che ci ha restituito un feeling più appagante. I veri problemi comunque non sono questi, ma lo sono la gestione degli impatti poco realistica, un’IA davvero troppo timida che presenta ancora quel solito effetto trenino e l’assenza del meteo dinamico. Difetti a nostro modo di vedere ingiustificabili nel 2017 per un gioco che, innanzitutto, per uscire ci mette sempre più tempo di tutti gli altri e per gli standard settati dai competitor come i favolosi Drivatar di Forza o l’incredibile meteo dinamico di Project CARS. Yamauchi e soci insomma sono rimasti indietro di anni, sembrano incapaci di evolversi da questo punto di vista mettendo in mostra diversi limiti che ormai si portano da davvero troppo tempo. Sul sistema di danni non ci pronunciamo dato che li troveremo nel gioco completo.

Dal punto di vista tecnico invece non possiamo non elogiare le splendide auto ricreate in modo maniacale, con una cura per i dettagli più piccoli che vanno dall’interno all’esterno dei vari veicoli che ha dell’incredibile. Le piste invece non possono vantare la medesima cura risultando solo piacevoli da vedere per alcuni elementi di contorno scarni. La componente sonora invece maschera un rombo dei motori, da sempre uno dei problemi storici della serie, non del tutto convincente con una musica elettronica piacevole che accompagna durante le varie gare.

Ma le brutte notizie non sono finite qui, anzi la situazione peggiora nel momento in cui ci si inoltre nelle modalità di gioco. Campagna e Sport sono le due principali, rispettivamente singleplayer e multiplayer. La prima a essere onesti fatichiamo a definirla campagna, essendo sostanzialmente una raccolta di missioni di vario tipo divise in tre parti: l’Accademia di Guida è paragonabile alle vecchie patenti; Sfida missioni richiede invece di conseguire determinati obiettivi come ad esempio superare un certo numero di auto in brevi sezioni di un tracciato o entro un certo numero di giri; e l’Esperienza sul circuito infine ci mette a bordo di particolari bolidi per insegnarci al meglio tutti i segreti dei vari tracciati inclusi nel gioco. Capite perché fatichiamo a definirla campagna? Sostanzialmente ci troviamo dinanzi a un lunghissimo (e noioso) tutorial che ci prepara all’esperienza vera del gioco, ovvero la modalità Sport. Quest’ultima propone una serie di competizioni classificate che si aggiornano ogni giorno con regole e auto molto stringenti. Qui possiamo effettuare prima delle qualifiche e poi una gara vera e propria contro altri avversari. È presente ovviamente un sistema di livelli e un altro che determina la correttezza di ciascun utente in modo tale da prendere questi due fattori e creare competizioni sembre bilanciate. Il tutto andrà sicuramente ad estendere la componente eSport su cui Gran Turismo negli ultimi anni grazie all’Academy ha creato un vero e proprio fenomeno.

Ogni operazione svolta con Gran Turismo Sport permette di aumentare il proprio livello e di accumulare diverse tipologie di crediti, tra cui troviamo i Punti Miglia utili per sbloccare auto speciali e oggetti estetici per il pilota e l’auto. C’è quindi un sistema di crescita, ma riuscirà il titolo racing a spingere i giocatori a progredire? Per scoprirlo non ci resta che aspettare il prodotto completo, ma abbiamo davvero tantissimi dubbi a riguardo.

In conclusione

Dopo aver provato la demo, siamo davvero preoccupati su Gran Turismo Sport. Questa versione di test del gioco di Polyphony Digital ha messo in luce tantissime criticità e lacune. Sicuramente il multiplayer farà la felicità di una determinata schiera di fan, ma tutti gli altri resteranno davvero a bocca asciutta a causa delle numerose mancanze del gioco. Manca una vera e propria campagna, un’IA competitiva e il meteo dinamico, tutti elementi su cui gli avversari sono avanti anni luce.