Anteprima

Concord Beta

di: Simone Cantini

In questi ultimi giorni mi sono ritrovato ad empatizzare inconsapevolmente con i ragazzi di Firewalk, memore di come il loro Concord sia stato tra i protagonisti in negativo dell’ultimo State of Play di casa Sony. In fondo non deve essere bello vedere la propria IP, il tuo debutto ufficiale sulle scene, vittima del downvote selvaggio e dell’unanime disappunto di quell’utenza che si spera di conquistare. E così, più per cercare di capire se il malumore fosse giustificato (non sono un fan degli hero shooter), ho deciso di dare una chance alla beta resa disponibile questo weekend che, per quanto mi abbia in parte intrattenuto, mi ha lasciato addosso anche un sacco di dubbi.

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Freegunner a me!

È strano, almeno per uno come il sottoscritto che non apprezza simili esperienze, vedere come Firewalk si sia prodigata a fornire un substrato narrativo al suo Concord. Una velleità non certo comprensibile, visto che in definitiva nel gioco non faremo altro che cercare di sforacchiare di proiettili i membri (umani) della squadra avversaria, a prescindere dalla modalità di gioco. Però, sin dall’avvio della beta, si vede come ci sia voglia di contestualizzare un minimo le vicende grazie ad alcune cinematiche che, come detto dal team in occasione dello State of Play, andranno ad ampliare il background con cadenza regolare. Scelta vincente? Onestamente ho i miei dubbi, visto che chi si avvicina a simili produzioni non lo fa certo perché ansioso di sentirsi raccontare una storia, ma magari la situazione riuscirà a sorprendere (e sorprendermi) una volta che Concord sarà realtà. Va detto, comunque, che il taglio dato al tutto è riuscito a risultare accattivante, grazie ad un mood che mi ha ricordato i serial anni 70-80, pur al netto di un design che non può che ricordare un mix tra I Guardiani della Galassia e Suicide Squad.

Concord

Si tratta, comunque, di un aspetto sicuramente secondario una volta stretto in mano il pad, visto che Concord si gioca tutte le sue carte principali all’interno del recinto che risponde al nome di gameplay. Questo contatto preliminare ha messo a disposizione 16 personaggi, 4 modalità di gioco ed altrettante mappe, che sono servite a prendere confidenza con le meccaniche ludiche della produzione. Come detto prima, ci troviamo al cospetto di un hero shooter incentrato sul PvP, in cui due squadre di 5 giocatori se le daranno di santa ragione. La peculiarità, al di là della tipologia degli scontri, risiederà tutta nella natura dei personaggi, ognuno dotato di caratteristiche e skill uniche: si va dal classico tank (mi sono trovato a mio agio con quella Emari protagonista di tante discussioni online in merito al suo design), all’healer, passando per il cecchino, il sabotatore, lo stealth ed altro ancora.

Ciascuno sarà dotato di un paio di skill passive, due abilità principali soggette a cooldown, un proprio sistema di movimento (c’è chi può volare, chi fare doppi o tripli salti e così via) ed una o due armi a seconda della classe. Le personalizzazioni presenti sono molteplici e, per quanto si avverta la necessità di un piccolo bilanciamento ulteriore, è davvero difficile non trovare un personaggio in grado di adattarsi al nostro stile di gioco. insomma, niente che non si sia già abbondantemente visto in Overwatch e soci, anche se le varie caratterizzazioni risultano un pizzico più fluide rispetto alla norma.

All’ultimo proiettile

Non stupiscono anche le modalità presenti nella beta, che comprendono il canonico deathmatch ed il kill confirmed per quanto riguarda gli scontri con respawn infinito. Abbiamo poi anche altre due opzioni in cui ciascun player ha a disposizione una sola vita: nella prima dovremo conquistare e difendere una postazione, mentre nell’altra sarà necessario recuperare un forziere da trasportare presso il punto di estrazione. Per quanto estremamente funzionali e rodate, le varie modalità pagano lo scotto di un design delle mappe non certo sorprendente (almeno quelle disponibili nel test), che soprattutto negli scontri indiscriminati hanno portato a concentrare il focus su di un paio di luoghi fissi, rendendo assai prevedibile il flow delle sparatorie.

Tutto da buttare, quindi? Beh, non proprio, visto che una volta scesi in campo, pur al netto di queste criticità, Concord mette in mostra un gunplay ed un gameplay comunque divertenti e ben confezionati, in cui sono evidentissime le vibes di Destiny. Sparare è davvero un piacere, grazie anche ad una ottima diversificazione delle varie bocche da fuoco, in grado di restituire feeling sempre unici e peculiari, a cui si accompagnano le caratteristiche motorie di ciascun personaggio. In definitiva, pur non sorprendendo per trovate particolari, il titolo Firewalk riesce ad intrattenere e divertire a dovere, in virtù anche dei classici incarichi in grado di garantire lo sblocco di ricompense estetiche, tramite le quali personalizzare il nostro equipaggio di fiducia.

Appurato come tutto in Concord funzioni, per quanto riguarda la cruda realtà giocabile, è comunque impossibile sgombrare il campo da alcuni dubbi non proprio secondari. Se si può soprassedere sulle scelte relative al character design che, come vuole il pensiero imperante occidentale, sembra quasi rifuggire con orrore la volontà di presentare personaggi anche solo minimamente attraenti, viene più difficile chiudere un occhio dinanzi alle scelte commerciali del prodotto. Concord verrà, difatti, messo in commercio a 39,99 Euro, cifra non proprio trascurabile se consideriamo come i suoi diretti competitor siano offerti in forma gratuita. Vero è che l’acquisto garantirà accesso, senza ulteriori esborsi, a tutte le novità che verranno introdotte in corso d’opera, siano queste modalità o nuovi personaggi, ma se consideriamo che brand più rodati come Overwatch e Destiny siano stati quasi costretti a trasformarsi in f2p per sopravvivere, non si può che essere dubbiosi in merito al successo di una nuova IP come Concord.

Anche perché non è da escludere che, qualora l’appeal non dovesse essere quello sperato, il team possa staccare la spina anzitempo, mandando alle ortiche la fiducia accordata dai player (Exoprimal docet). E tali perplessità sono lecite, soprattutto per quell’effetto wow che è latitato in questa beta, che ha messo in luce un gameplay sicuramente solido, ma anche così estremamente derivativo che potrebbe non stuzzicare l’apertura dei borsellini dei potenziali utenti. E poi, almeno per me, resta in piedi una scomodissima domanda: visto che la beta era inizialmente riservata a chi aveva preordinato il gioco, non è che la mossa di aprirla in anticipo agli iscritti al Plus è legata ad una scarsa quantità di preorder?

Dopo un weekend passato in compagnia dell’equipaggio della Northstar, quello che mi resta sono le risposte a due semplicissime domande: Concord è divertente? Beh, pur amando il genere non posso che dire di sì. Concord mi ha convinto? In questo caso, pur circoscrivendo il giudizio ad una parziale prova del pacchetto, non posso che sollevare qualche perplessità. Certo, il gunplay ed il gameplay funzionano a dovere, grazie anche ad un cast assai variegato per caratteristiche e modalità di approccio, ma sarebbe sciocco negare come il tutto sia apparso sin troppo derivativo e privo della giusta personalità. Una lacuna che, se confermata, renderebbe alquanto problematica la scelta di commercializzare il tutto a 39,99 Euro, pur con la promessa di avere gratis tutto ciò che verrà post day one. Dubbi sicuramente leciti, che troveranno la loro conferma (o smentita) solo dopo che il titolo sarà ufficialmente rilasciato il prossimo 23 di agosto.