Anteprima

Asura’s Wrath

A meno di un mese dalla data di rilascio ufficiale, abbiamo avuto modo di mettere le mani sulla versione dimostrativa di Asura’s Wrath, nuovo ed interessante action-game targato Capcom e sviluppato da CyberConnect2.
Volete saperne di più? Guardate la nostra prova diretta! 

di: Simone "PulpGuy88" Bravi

A meno di un mese dalla data di rilascio ufficiale, abbiamo avuto modo di mettere le mani sulla versione dimostrativa di Asura’s Wrath, nuovo ed interessante action-game targato Capcom e sviluppato da CyberConnect2.

God’s War

Il plot narrativo si preannuncia a dir poco evocativo, mettendoci nei panni di Asura, un dio appartenente alle Sette Divinità e venerato da migliaia di anni. I suoi fratelli però lo tradiscono, condannandolo all’esilio sulla Terra ad una vita da mortale e rapendo sua figlia Mythra. È a questo punto che Asura comincerà la sua ricerca dei sei traditori per lavare l’onta del tradimento.
Già dalla trama si evince come God of War abbia fornito più di qualche ispirazione al team di sviluppo, che pare abbia messo in piedi un intreccio epico e ricco d’azione, pur non sforzandosi di offrire qualcosa di totalmente nuovo al pubblico.

Il trionfo dello script

Fiondandoci a capofitto nell’azione, la versione di gioco che abbiamo provato ci ha messo di fronte a ben due boss-fight. La prima ci vedeva opposti al gigantesco Dio Wyzen, colpevole di aver rapito la figlia di Asura. Lo scontro entrerà subito nel vivo, evidenziando immediatamente su cosa abbia puntato forte il team: il quick time event. Queste sessioni sono talmente ricorrenti da rappresentare un buon 90% della battaglia e richiederanno la pressione di un dato tasto col giusto tempismo, corrispondenti a specifiche valutazioni visibili a schermo. Per esempio, un tempismo “eccellente” avrà ripercussioni maggiori sul nostro avversario, e darà un piccolo vantaggio nel proseguo dello scontro. Per il resto, lo schema dei comandi prevede un solo tasto per effettuare le combo ed un altro per eseguire un attacco pesante. Altri due tasti saranno adibiti al fuoco dalla distanza, rappresentato da sfere energetiche che Asura potrà lanciare dalle proprie mani nel tipico stile Capcom.
La lotta contro il boss ci ha visti impegnati in una serie interminabile di quick time event, inframezzata da diverse cinematiche e condita solo in parte da un brevissimo scontro hack n’ slash contro gli scagnozzi di Wyzen.

 

L’iniziale esaltazione si è tramutata ben presto in delusione una volta appurata la totale ripetitività della formula, che risulta totalmente satura di quick time event, inseriti persino nelle fasi puramente action. Al posto di un tasto per la schivata o uno per la parata, non potremo far altro che incassare il colpo nemico, premere il tasto adibito al recupero rapido oppure ricominciare un forsennato button-mashing. Lo scopo finale è di caricare la barra della Furia, attivando così l’ennesimo super-attacco contro il boss, condito ancora una volta da estenuanti quick time event.

Il secondo avversario, il maestro Augus, lo si affronta in un’affascinante battaglia sulla Luna. Dopo una cut-scene di presentazione, cominceremo ancora una volta lo scontro con delle sequenze in quick time event, ma per fortuna stavolta la fase action sarà più consistente.
A parte piccole e scontate strategie difensive, non c’è alcuna profondità di gameplay, nessun punto debole da scovare e sfruttare. Solo un clamoroso e noioso “aspettare-premere-attaccare”, ripetuto all’infinito fino alla conclusione dello scontro.

Almeno c’è stile

Se il gameplay di Asura’s Wrath ci ha impressionati negativamente, per il momento non possiamo che gioire per l’ottima resa visiva del titolo: lo stile grafico scelto dagli sviluppatori è davvero ricercato ed offre uno spettacolo più che godibile. Lo stile cartoon in simil cel-shading fa il suo lavoro in modo egregio sui modelli poligonali, un po’ spoglie invece ci sono sembrate le location.
Anche il doppiaggio originale è stato realizzato con cura e le musiche sottolineano con epicità le fasi della battaglia.
Almeno la direzione artistica non sembra deludere le aspettative.

Per concludere questa prova diretta, possiamo quindi confermare di essere rimasti parzialmente delusi dalle scelte di gameplay: la ripetitività la fa da padrona ma confidiamo che nella versione finale saranno presenti molte più fasi action, caratteristica classica del genere, e qualche variante di attacco più approfondita rispetto alla forsennata pressione di un singolo tasto.
Siamo soddisfatti, invece, del comparto tecnico che ha messo in luce ottime caratteristiche, anche se in questo tipo di videogame sono ben altri i valori che contano.
Non ci resta che aspettare il 24 febbraio per saggiare il gioco completo, rimanete quindi su Console-Tribe per ulteriori dettagli.