Tales of Xillia
Ospitati nella sede italiana di Namco Bandai abbiamo avuto modo di passare una mattinata in compagnia di Hideo Baba, producer della serie Tales of dal 2005. Per chi non lo conoscesse, sappiate che Baba-san non è un normale producer; è quanto più simile al vostro stereotipo di giapponese-tipo ma ancora di più è "uno che ci crede".
di: Manuel "haures" Di Gregorio
Ospitati nella sede italiana di Namco Bandai abbiamo passato una mattinata in compagnia di Hideo Baba, producer della serie Tales of dal 2005.
Per chi non lo conoscesse, sappiate che Baba-san non è un normale producer; è quanto più simile al vostro stereotipo di giapponese-tipo ma ancora di più è “uno che ci crede”. Sebbene non riesca ad esprimersi in lingua inglese e l’incontro sia avvenuto in presenza di una traduttrice, possiamo assicurarvi che davvero poche persone riescono a ritrasmettere l’entusiasmo infuso nel proprio lavoro con la sua stessa passione! L’avvento di Hideo Baba in terra nostrana ha voluto consacrare l’uscita di Tales of Xillia, atteso da noi l’8 agosto. A proposito, il titolo in questione celebra il 15esimo anniversario della serie e Baba, oltre ad esserne il producer ne è anche l’ideatore. Il brand, molto conosciuto e apprezzato in terra nipponica punta ora moltissimo sull’espansione nel mercato occidentale per colmare un gap (quello dei JRPG) ormai troppo contaminato e/o ghettizzato. Le promesse fatte ai giocatori da Namco Bandai appaiono subito chiare: in primis la localizzazione italiana dei testi di Xillia, cosa non avvenuta per Tales of Vesperia. Successivamente, la promessa di riduzione dei tempi biblici di traduzione, stimando il lancio europeo a circa 5-6 mesi di distanza da quello giapponese.
E scusate se è poco.
Tales of Art
Abbracciando il peluches di Teepo, uno dei protagonisti del gioco che non manca mai di portare a qualsivoglia evento, Baba-san ci illustra, entusiasta una panoramica delle novità in arrivo. Come ogni Tales of che si rispetti, non mancheranno svariate cut-scene anime per illustrare gli eventi importanti della narrazione; lo storico studio Production I.G. passerà il testimone allo studio Ufotable (Fate/Zero) e Tales of Xillia sarà il primo titolo della saga a godere di due diverse opening; una per ciascun protagonista con cui si sceglie di seguire la trama. Per la prima volta in assoluto i due storici designer della serie, Matsumi Inomata (Tales of Graces, Rebirth, Destiny) e Kosuke Fujishima (Abyss, Vesperia, Symphonia) hanno disegnato a quattro mani creando rispettivamente il character-design dei personaggi femminili e maschili del titolo. Lo stile appare marcatamente più maturo, abbandonando la ricercatezza a tratti efebica e spesso super-deformed di personaggi affrontati in Tales of Grace o Tales of Symphonia, per assicurare un taglio decisamente più adulto e ricercato come avvenne invece in Tales of the Abyss.
Jude Mathis e Milla Maxwell saranno i protagonisti delle due story-line a loro dedicate. Sebbene la trama sia univoca il giocatore potrà scegliere di viverla nei panni di un solo personaggio, sperimentando eventi, cut-scene ed esplorando aree diverse da quelle che potrà invece giocare nella narrazione parallela. Le vite di Jude e Milla saranno indissolubilmente legate e per questo la trama si congiungerà in determinati punti, narrandoci le vicende dalla prospettiva del personaggio scelto. “Convinzione”, questo è il tema cardine dell’opera e motore primo della volontà dei protagonisti: andare avanti per la propria strada affrontando le avversità con forza e decisione. Una volta terminata la main-story sarà possibile ripetere l’esperienza selezionando un personaggio diverso e approfondire parte degli elementi della trama.
A Link to the Artes
Una delle particolarità della serie, probabilmente quella che più nel tempo è riuscita a fidelizzare gli appassionati, è quella di sapersi (r)innovare senza snaturare nè il genere a cui appartiene nè il gameplay a cui fedelmente ogni titolo rimane legato. Donando in questo capitolo una maggior libertà alla telecamera (sia negli incontri casuali che nell’esplorazione della world-map) viene inaugurato il Linked Combat Sistem; sarà possibile legare tra loro due personaggi in battaglia, selezionando le coppie mediante la croce direzionale. Il sistema di Link permetterà di attaccare o difendere reciprocamente e, in particolare, di utilizzare delle Linked Artes in cooperazione. Questi attacchi speciali potranno essere rilasciati premendo il tasto grilletto sinistro insieme ai comandi dell’Artes associata ma solo dopo aver caricato la Link Gauge di combo.
Non mancheranno le classiche skits con la solita verve comica/ironica e assolutamente divertente, che aiuteranno ad approfondire la psicologia dei personaggi risaltandone il loro carattere piu umano. Per favorire lo spirito kawaii prettamente nipponico del titolo si potranno customizzare i propri personaggi con differenti oggetti, capigliature, accessori in tre differenti parti del copro e vederli riprodotti nelle cut-scene tratte dal motore in-game.
Abbiamo anche testato un’area di gioco denominata Cascate di Kijara e, questa prima prova del nuovo battle-system ha saputo intrigarci non senza causare un minimo di frustrazione. Sebbene le varie Linked Artes spettacolarizzino i combattimenti con effetti visivi curati e concitati (condendo il tutto con ottimi effetti di luci) attivarle però, non sarà un’operazione altrettanto immediata. Sarà necessario non solo buttare spesso un’occhio al brillare della Link Gauge ma anche disporre del giusto tempismo per capitare nella finestra d’attivazione dell’Artes, ricordandosi di premere l’esatta sequenza di comandi assegnata all’attacco desiderato (e le possibilità son tante!).
Tales of Xillia giunge finalmente in Italia portandosi dietro il vagone di aspettative di cui si è fatto carico quando nel lontano settembre del 2011 ha registrato il più alto numero di preorder della serie, vendendo solo in giappone più di 730.000 copie. L’impegno di Namco Bandai e Baba-san nel promuovere il titolo e fidelizzare il pubblico europeo è apprezzabile e la pubblicazione del gioco in Day-one edition, ovvero uno speciale cofanetto contente artbook e colonna sonora al normale prezzo del gioco, costituisce un surplus alquanto gradito da noi consumatori finali. Un’edizione limitata per collezionisti contenente una statuetta (bellissima! L’abbiamo toccata con mano!) di Milla Maxwell di 30cm, artbook e soundtrack è ordinabile dal sito “talesofgame.com” al costo di 99,99€.
Abbiamo salutato Baba-san dopo una veloce intervista (che potete leggere a pagina 2!) e probabilmente non siamo riusciti a trasmettervi in queste poche righe la speranza insita negli sforzi di Namco Tales Studio nel convincere i giocatori occidentali che oltre-a-Final-Fantasy-c’è-di-più. Siamo stati rapiti (come altri pochi titoli Tales of hanno saputo fare) dalla cura con cui Tales of XIllia è stato prodotto e dalla ricerca di riscatto dello studio Tales il quale tenta ora disperatamente di bissare il successo di titoli quali Abyss e Symphonia.
Appuntamento quindi qui, tra un mese, per la recensione completa!