Red Faction: Armageddon
A due anni circa dall'uscita dell'ultimo capitolo, Red Faction: Guerrilla, i ragazzi di Volition vogliono riportare in auge la serie con Red Faction: Armageddon, sparatutto in terza persona nuovamente pubblicato da THQ. Questa volta pero' non impersoneremo piu' i panni del rivoluzionario Alec Mason, che riusci' a liberare Marte dalle tiranniche forze dell'Earth Defense Force (EDF), bensi' quelli del nipote Darius Mason. Anche i nemici saranno differenti: niente piu' soldati armati di tutto punto e predoni disperati, ma terribili alieni risvegliati dalle profondita' di quelle aride terre, affamati solamente di carne umana...
di: Giorgio "Nadim" CataniaDistruzione, distruzione, distruzione!
Elemento caratterizzante della serie è sempre stato l’elevato tasso di distruttibilità degli scenari visitati. Lo stesso Red Faction: Guerrilla sotto questo aspetto aveva rivelato la solidità del motore Geo Mod, capace di rendere i crolli degli edifici particolarmente realistici e cinematografici. Vedere torri o magazzini schiantarsi al suolo sollevando nubi di polvere e sparpagliando detriti ovunque lasciava sempre a bocca aperta. Nonostante ciò gli sviluppatori hanno apportato alcune modifiche, migliorando ulteriormente la fisica che governerà il mondo di gioco di Armageddon e promettendo così una ulteriore spettacolarità. Certo, non si potrà demolire tutto ciò che si vedrà su schermo, ma in ogni caso gli elementi abbattibili saranno tanti durante i vostri pellegrinaggi e vederli saltare in aria donerà ancora tanto divertimento. Ciò vi offrirà anche possibilità tattiche inesistenti in buona parte degli altri titoli presenti nei negozi, e l’opportunità di ricostruire ogni elemento con il già citato “Nano-Proiettore” accrescerà il senso di onnipotenza che il titolo vi farà provare.
Ovviamente il tutto sarà esaltato da un motore grafico potenziato specialmente nel comparto di illuminazione, che conferirà alle ambientazioni che visiterete nel sottosuolo un senso di angoscia e soffocamento certamente gradito e, in generale, un tono decisamente più cupo e oscuro al gioco stesso.
Disinfestazione in corso…
Nonostante molto peso sia stato dato alla campagna singleplayer, i ragazzi di Volition non hanno voluto tralasciare il comparto multigiocatore. Questa volta però, anziché porre l’accento sugli scontri deathmatch tra i vari giocatori, hanno optato per un sano gioco di squadra tipico delle modalità cooperative.
Ecco quindi che fino a quattro giocatori dovranno coprirsi le spalle nella modalità di gioco Infestazione, affrontando ondate su ondate di alieni pronti a fare stragi dei loro corpi in arene piene di elementi distruttibili e di punti in cui nascondersi e preparasi a difese strenue.
Anche in questo caso non si parla di nulla di particolarmente innovativo, ma i match di sicuro offriranno tanto sano divertimento a chi adora le partite in co-op. Un po’ per la varietà di nemici da uccidere, che come già accennato sarà buona e presenterà esseri dal diverso aspetto e con differenti punti di forza o debolezza, un po’ per la difficoltà crescente ad ogni nuova ondata, un po’ per la possibilità di scegliere il proprio equipaggiamento e organizzarsi al meglio con i propri compagni di sventura. Ovviamente se tutti e quattro i giocatori presenti cadranno sul campo di battaglia la partita terminerà bruscamente, sia chiaro, ma per fortuna la possibilità di riportare in vita ogni alleato permetterà di allungare lo scontro fino a quando tutti gli alieni non saranno stati trucidati.
Arrivare vivi all’ultimo assalto si rivelerà certamente difficile ma se sarete in grado di sfruttare al meglio le armi in vostro possesso e i bonus di cui godrete, capaci di darvi un vero vantaggio tattico, forse ce la farete. Ammesso che, appunto, riusciate a non farvi aggirare dai numerosi nemici nelle ambientazioni che spesso saranno davvero poco illuminate, costringendovi così a cercare ogni utile fonte di luce per avvistare meglio le bestie.
Ovviamente ci saranno varianti di questa modalità, come ad esempio quella in cui dovrete difendere determinate strutture dalla foga distruttiva degli alieni, ricorrendo sempre al “Nano-Proiettore”, ma le informazioni a riguardo sono poche. Il divertimento offerto però sembra sarà tanto, e i ragazzi di Volition hanno promesso che il multiplayer terrà occupati i giocatori per lungo tempo.
Marte non è più la stessa…
Ormai manca poco all’uscita nei negozi di Red Faction: Armageddon, e le speranze di poter giocare ad un buon sparatutto in terza persona ci sono tutte. Una trama curata, dalle tinte decisamente dark, e un’ambientazione cupa, tipica di una produzione horror, unite alle nuove possibilità tattiche promettono un’esperienza ludica di qualità, così come lo fanno l’aggiunta delle nuove e distruttive armi e degli agguerriti e selvaggi nemici in cui Darius si imbatterà. Prima di poter gioire però bisogna verificare con mano la varietà offerta dalle missioni principali, che raramente nel capitolo precedente si dimostravano sufficientemente epiche, e di quelle secondarie, oltre a capire se la maggior linearità effettivamente renderà il gameplay più adrenalinico. Inoltre bisognerà constatare per quante ore effettivamente il multiplayer riuscirà a tenere i fan della saga incollati allo schermo, in partite che per adesso sembrano sì poco originali ma comunque molto divertenti e ricche di azione.
Per ora non rimane quindi che attendere con pazienza, strofinandoci le mani all’allettante idea di poter abbattere nuovamente tutte le costruzioni che l’uomo ha edificato poco saggiamente su Marte.
Ovviamente lo scopo principale rimarrà sempre quello di salvare i coloni, ma in fondo che male c’è nel farlo portando un po’ di scompiglio nelle tane aliene, magari con delle cariche esplosive in una mano e il micidiale maglio nell’altra? D’altronde questo è quello che Alec Mason vorrebbe, ne siamo certi!