Recensione This War of Mine: The Little Ones
di: Luca SaatiDi solito quando nei videogiochi ci ritroviamo ad affrontare una guerra vestiamo i panni del soldato di turno e mai dei civili che soffrono più di tutti gli orrori del conflitto. This War of Mine: The Little Ones vuole colmare proprio a questa mancanza puntando tutto sull’aspetto emotivo e sulla crudezza degli eventi. E lo fa con il debutto su console a poco più di un anno di distanza dall’uscita su PC introducendo un ulteriore novità: i bambini.
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L’orrore della guerra
L’assedio di Sarajevo, avvenuto durante la guerra in Bosnia ed Erzegovina, fa da sfondo agli eventi di This War of Mine: The Little Ones. La produzione di 11bit Studios è in sostanza un roguelike che genera in modo procedurale ogni avventura (potrete anche creare la vostra storia tramite un’apposita modalità che vi permette di settare una serie di parametri) in cui controlliamo un certo numero di personaggi con l’obiettivo di farli sopravvivere fino al giorno dell’armistizio.
In sostanza il gameplay si divide in due fasi: giorno e notte. Durante le ore diurne ci troviamo nel rifugio dei nostri protagonisti con l’obiettivo di aggiustare la casa, cucinare, produrre nuovi oggetti come armi, letti e qualsiasi altra cosa utile per sopravvivere tramite i vari tavoli di lavoro messi a disposizione per sfruttare l’elemento crafting nel gioco. Arrivata la notte invece bisognerà scegliere un personaggio (di solito conviene quello che ha a disposizione un’inventario più spazioso) per esplorare i luoghi nelle vicinanze alla ricerca di materiali come cibo, acqua, ferro, legno, medicine e così via. Durante l’esplorazione notturna dovremo infiltrarci nei rifugi di altre persone che, nella maggior parte dei casi, sono ostili costringendo il giocatore ad agire silenziosamente senza farsi scoprire cercando di evitare quanto più possibile gli scontri dato che la morte di un personaggio è definitiva. Nel gioco ci saranno anche i mercanti che verranno a trovarvi ogni tanto al vostro rifugio di giorno o potete decidere voi di far visita a loro durante la notte, cercando magari anche di derubarli, per barattare gli oggetti. In This War of Mine: The Little Ones non è presente una vera e propria moneta, ogni oggetto ha il suo grado di rarità. Ad esempio i diamanti, i liquori o le medicine possono rappresentare un’ottima merce di scambio. Nelle nostre partite abbiamo costruito una piccola distilleria con la quale produrre liquore da utilizzare nello scambio con i mercanti così da ottenere merci decisamente più utili per la sopravvivenza.
Dove This War of Mine: The Little Ones riesce a coinvolgere il giocatore è nell’impatto emotivo. Ogni personaggio ha un proprio diario personale in cui troviamo i suoi pensieri, speranze, paure e non solo. Nel corso di un’intera partita a farla da padrone sono i dilemmi morali. Andate a rubare in una casa di poveri anziani e i vostri personaggi cominceranno a sentirsi (e a farvi sentire) in colpa per le loro azioni e continuando a compiere azioni ‘criminali’ il rischio di far cadere uno dei vostri personaggi in uno stato di depressione è dietro l’angolo. In mancanza di cibo invece vi ritroverete con i personaggi preoccuparsi per i loro compagni. Con i bambini poi la situazione si fa ancora più delicata. Bisognerà infatti distrarre i piccoli dal conflitto che si sta tenendo fuori dal rifugio, farli riposare e nutrirli come si deve. Se dovesse fallire nel vostro intento i bambini non moriranno, bensì scapperanno con gravi ripercussioni morali sul gruppo.
11bit Studios ha fatto un buon lavoro nel passaggio da PC a console. Il sistema di controllo infatti è stato ben adattato al joypad seppur risulti in alcuni frammenti leggermente macchinoso e più lento rispetto all’icona controllabile con il mouse su PC. Per passare da un personaggio all’altro si utilizzano i tasti dorsali, mentre le levette analogiche muovono ovviamente la telecamera e i nostri omini. La croce direzionale viene utilizzata per scorrere le varie azioni da compiere mediante l’uso dei tasti frontali. Infine i grilletti si occupano della gestione del combattimento. Tecnicamente su console troviamo i 1080p e 60 fps stabili che, visto il ritmo lento dell’azione, non si sono rivelati indispensabili. Il comparto artistico è particolarmente ispirato con toni chiaroscuri che si adattano alla perfezione con lo stile del gioco esaltandone la sua atmosfera. Il sonoro è essenziale e fa il compitino.
Commento finale
This War of Mine: The Little Ones prende il giocatore a pugni nello stomaco grazie al suo forte impatto emotivo messo ancora più in risalto grazie all’introduzione dei bambini e dal suo stile artistico. Il concept di farci vivere la guerra da un punto di vista inedito dona un grande fascino alla produzione di 11bit Studios e lo rende un roguelike diverso da quelli che abbiamo visto nei vari titoli indie che stanno invadendo questa generazione di console. Se riuscite a farvi catturare dalle sue atmosfere, troverete in This War of Mine: The Little One un’esperienza longeva e dal buon tasso di sfida. Peccato solo per un sistema di controllo macchinoso in alcune occasioni.
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La guerra vista da un punto di vista completamente diverso da quello a cui eravamo abituati
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Atmosfera affascinante
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I dilemmi morali
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✘
Passaggio al joypad non del tutto indolore