Recensione Sniper Elite 4
di: Luca SaatiNel mondo del gaming la figura del cecchino corrisponde solitamente a quella del camper che durante i match multiplayer si apposta in un punto della mappa per tutto il tempo e aspetta le poveri vittime ignare della sua presenza. In realtà quella del cecchino è qualcosa in più, una vera e propria arte che il mondo dell’intrattenimento ha cercato in più di un’occasione di riproporre, ci basti pensare ai film American Sniper o a Shooter (quest’ultimo con tanto di serie TV). Anche l’industria videoludica non si è lasciata scappare l’occasione per trattare il tema con Sniper Elite come uno dei massimi esponenti del genere. Disponibile dal 14 Febbraio, il quarto capitolo della serie Rebellion ci porta a vivere la seconda guerra mondiale sul suolo italiano.
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“Tu vuò fa l’americano, ma si nato in Italy!”
Dopo la missione nelle terre desertiche africane, l’agente americano dell’OSS Karl Fairburne viene mandato nel 1943 in Italia, terra nelle mani delle forza militari fasciste. Senza inoltrarci troppo nel plot narrativo, l’obiettivo di Fairburne è quello di liberare l’Italia dai fascisti e distruggere un’arma che può cambiare le sorti del conflitto mondiale. Ci vuole poco per capire che la storia di Sniper Elite 4 è solo un pretesto per affrontare le otto missioni che compongono la campagna. Abbiamo giocato l’avventura al livello Difficile impiegandoci poco più di 10 ore, da precisare che il timer del gioco tiene conto solo del tempo effettivo ed esclude le varie morti o il restart dal checkpoint. Si tratta di una longevità in linea con quella di altri esponenti del genere, tuttavia è doveroso fare qualche altra precisazione: ogni missione del gioco propone anche delle quest secondarie, noi abbiamo completato tutto ma se deciderete di dedicarvi solo all’obiettivo principale impiegherete qualche ora in meno. Da segnalare anche la presenza di una lunga serie di collezionabili che richiederanno ulteriori ore di gioco per essere raccolti tutti.
L’arte del cecchino
Gli otto livelli proposti da Sniper Elite 4 sfruttano tutti la struttura sandbox che danno al giocatore la massima libertà su come completare gli obiettivi. Ogni mappa del gioco ha dimensioni tre volte superiori rispetto a quelle viste nel precedente capitolo e danno un ottimo senso di libertà. Dal punto di vista del level design è stato fatto un buon lavoro con punti sopraelevati adatti per l’osservazione e per il cecchinaggio, zone cittadine, boschive, spiagge e basi militari caratterizzati da ambienti più stretti per uno scontro più ravvicinato. Pur essendo il cuore dell’esperienza del gioco ancora dedicata agli amanti per gli scontri alla lunga distanza, la struttura sandbox di Sniper Elite 4 dona al gameplay un respiro maggiore. Dopo aver individuato una zona piena di nemici ci siamo appostati in un punto sopraelevato dove con il nostro binocolo abbiamo marchiato tutte le minacce e i punti di riferimento come barili esplosivi e veicoli, dopodiché abbiamo eliminato diversi soldati con il nostro fidato fucile da cecchino per poi fare piazza pulita con il fucile d’assalto. Questo è solo un esempio dei modus operandi che più abbiamo sfruttato durante le nostre sessioni di gioco, ma niente e nessuno vi vieta di infiltrarvi ed eliminare i nemici a colpi di pistola con silenziatore, o di utilizzare metodi più creativi mediante l’uso di trappole, bombe e gadget vari che è possibile raccogliere.
La fisica dei proiettili è estremamente curata (motivo per cui vi consigliamo di giocare almeno al livello difficile) con i colpi che subiscono la gravità. Immancabile la killcam che ci mostra i devastanti effetti delle nostre uccisioni, tra cervelli spappolati, cuori infranti, testicoli scoppiati, esplosioni, coltellate (anche le eliminazioni melee vantano questa feature) e molto altro ancora vi divertirete per tutto il corso dell’avventura. Le sequenze di cecchinaggio appaiono accessibili, grazie all’uso di appositi indicatori liberamente disattivabili per un’esperienza più hardcore, ma allo stesso tempo profonde, ad esempio ci sono momenti in cui per non farsi scoprire si possono utilizzare i rumori di sottofondo per coprire il suono degli spari, risulta quindi un peccato che la stessa cura non sia stata riproposta anche in quelle tradizionali per uno shooter in terza persona a causa di un gunplay troppo basilare e di un sistema di copertura automatico che non sempre ha funzionato a dovere. Buona l’intelligenza artificiale con i nemici che cercano di triangolare la posizione del cecchino e restano sempre all’erta, tuttavia non è esente da difetti visto che non si fa mancare in qualche occasione il solito effetto trenino al ritrovamento di un cadavere.
Sniper Elite 4 non si lascia mancare anche una personalizzazione del personaggio a cui accedere prima dell’inizio di ogni missione che permette di acquistare nuove armi per poi potenziarle completando delle apposite sfide. Possiamo anche equipaggiare una lunga serie di gadget come bende, mine, munizioni silenziate e così via. Presente anche un sistema di crescita che propone un piccolo e semplice albero di abilità che consente ad esempio di aumentare la barra del battito cardiaco, subire meno danni da caduta e molto altro ancora.
Il comparto grafico di Sniper Elite 4 fa il suo lavoro senza raggiungere vette di eccellenza. Della varietà del level design, della fisica dei proiettili e della spettacolarità delle killcam ne abbiamo parlato più sopra, e sono affiancati da una modellazione poligonali, texture e effetti particellari di discreto livello. Sottotono le animazioni che necessitavano di una cura maggiore così da eliminare quel po’ di legnosità che si avverte in alcuni momenti. Presenti in alcuni momenti sporadici effetti di aliasing, buono invece il framerate sempre solido sui 30 fotogrammi al secondo. Anche il comparto sonoro svolge il suo lavoro senza infamia e senza lode con buoni effetti ma una colonna sonora e un doppiaggio in italiano dimenticabili.
Cecchinare in compagnia
Rebellion ha anche inserito una componente multiplayer nella sua creatura. Il comparto cooperativo permette di affrontare la campagna insieme a un altro giocatore e propone anche due modalità: Sopravvivenza e Osservazione. La prima è la classica modalità orda dove un massimo di quattro giocatori devono combattere contro ondate sempre più forti di nemici, mentre la seconda è un po’ più particolare e richiede tanta collaborazione tra due giocatori. Osservazione propone in pratica missioni asimmetriche dove un giocatore svolge il ruolo di osservatore che marchia i nemici con il binocolo e l’altro quello di cecchino che li elimina.
Il multiplayer competitivo propone invece un totale di sei modalità, tra cui troviamo i classici Deathmatch, Deathmatch a squadre e Re della Collina, e altre un po’ più particolari e in tema con il gioco. Re della Distanza (disponibile anche nella sua variante a squadre) richiede di eliminare i nemici dalla distanza e vede trionfare chi totalizza la distanza maggiore, mentre Attraversamento Vietato è una variante del Deathmatch a squadre dove le due squadre sono separate da una terra di nessuno invalicabile e si affrontano quindi solo dalla distanza.
Nel complesso Sniper Elite 4 si presenta al lancio con un pacchetto di contenuti piuttosto solido, probabilmente non passerete i mesi sul suo multiplayer, ma magari riuscirà a intrattenervi per qualche ora in più.
Commento finale
Sniper Elite 4 è un gioco divertente che farà la felicità degli amanti della nobile arte del cecchinaggio. Per i fan della serie si tratta quindi di un titolo consigliato grazie a dinamiche legate agli scontri dalla distanza capaci di regalare soddisfazioni sia ai novizi che ai freddi killer calcolatori. Il gioco di Rebellion non è solo ed esclusivamente un’esperienza dedicata al cecchinaggio, ma anche una solida esperienza stealth e action che però non riesce a raggiungere il livello di altri competitor a causa di un’IA nemica non sempre all’altezza e dinamiche shooting estremamente basilari. Per i fan dell’action/stealth non si tratterà di un titolo memorabile, ma un’occasione in un periodo più tranquillo e magari a prezzo budget non gliela si può negare.